I regali di Natale per i vostri bambini secondo un lontano articolo del dicembre 1956

 

 

Giochi libri e films per ragazzi

Natale, tempo di regali, soprattutto per i più piccini, e tempo di articoli dedicati alla scelta dei doni ed al criterio da seguire all’atto dell’acquisto. Quante pagine vengono pubblicate in questo periodo, con tutti i consigli utili provenienti da esperti di psicologia, pedagogia e problemi dell’infanzia! Se volete leggere qualcosa in merito non avete che da aprire una qualunque rivista o rotocalco tra quelli in edicola e troverete materiale in abbondanza; ma se invece avete intenzione di approfondire l’argomento secondo un’ottica diversa e particolare, allora dovete leggere con noi questo personalissimo intervento di tale Clara Zambonini, apparso sulla "Cucina Italiana" del dicembre 1956 (42 anni orsono!) ricco di gustose ed acutissime osservazioni in proposito. Lo scritto, diciamocelo chiaramente, offre il fianco ad ironia e sorrisetti, forse anche a qualche sberleffo, perchè, anche considerando l’epoca in cui è stato pubblicato, contiene argomentazioni un po’ esagerate, accentuate da uno stile alquanto arcaico. La scrivente ci appare di stampo "mormone" (non vuole essere accusata di "quaccherismo", è logico, lei è molto più rigida!), infierisce contro cinema (sequenze di "danze piccanti" nei film storici!) e letture (auspica versioni "purgate"!), per non parlare delle riviste (inflazionate da fotografie di "maggiorate fisiche"!). Ma noi vogliamo anche spezzare una lancia a favore della scrivente che per certi aspetti coglie nel segno quando si preoccupa fin da allora dell’eccessiva quantità di giocattoli regalati e della pericolosità di certi giochi che ispirano violenza (pensate alla campagna scatenata dai cartoni animati giapponesi degli anni ’70) e quando mette in guardia le adolescenti dai romanzetti rosa che elevano esageratamente valori futili quali la bellezza, l’eleganza e la ricchezza (pensate alle varie serie di romanzetti tutt’oggi in edicola ed alle parallele e sciroppose "soap opera" televisive che incollano quotidianamente tante persone davanti alla TV). Ma vi lasciamo ora con il documento originale che potrà fungere dunque sia da consiglio per genitori che da piacevole passatempo per tutti. Con tante scuse e … ringraziamenti all’autrice!

Attenzione alle letture dei vostri ragazzi: vigilate!

 

La fantascienza imperversa: alimenta i fumetti, ispira film orripilanti e suggerisce inediti giocattoli. Quanti marziani e razzi interplanetari in trentaduesimo scorgiamo fra le mani di bimbi che, spesso, li guardano con un misto di sconcerto e di timore! Anche l'arte contemporanea influisce sulle creazioni giocattolesche, ed ecco le bestioline stilizzate o cubisteggianti in realtà più gradite a noi che ai piccoli. In argomento ho una personale esperienza: quando regalai al mio nipotino un elefantino, a mio vedere divertentissimo per l'accentuazione surrealista caricaturale, scoppiò in singhiozzi tanto si appaurò! Non intendo affatto infliggervi il sunto di un trattato di psicologia infantile, mi limito a qualche suggerimento sulla scelta dei giocattoli da farsi seguendo particolari criteri educativi e tenendo conto dell'età, sesso e delle tendenze del destinatario. Così a un rompicollo si daranno a preferenza giochi atti ad imbrigliarlo, mentre a un ragazzino un pò torbido, cose escanti un sano dinamismo. Dannoso tutto ciò che stimola lo sviluppo degli istinti violenti come fucili, pistole tomahawks e armi in genere. Óttimi i giochi istruttivi, le costruzioni, il meccano, gli utensili per le arti e mestieri, le piccole cose gentili come il villaggio con le casette e le bestioline in micro formato, il teatrino con le marionette nostrane: Arlecchino e Brighella, Pantalone e Rosaura e i rutilanti paladini dell’Opera dei Pupi. Deliziosi e sempre graditi i giocattoli regionali dai carretti siciliani alle bambole in costume. Ogni anno Babbo Natale porta nella sua inesauribile gerla originalissime novità giocattolesche. Bellissime cose, per tutti i gusti e tutte le borse, ma la palla, il cerchio e la corda quasi antichi come l'umanità saranno sempre attuali. Inoltre spesso al bambino più di un costoso dernier-cri meccanico ed elettrificato, gli è cara un’inezia da bancarella estrosa nella sua semplicità e più ancora il balocco che si e costruito da sè con due pezzi di legno e qualche cencetto colorato.

Pertanto, sorvolando sulle ragioni economiche è sconsigliabile un eccesso di giochi, il bimbo finirebbe col tediarsene e non desiderare più nulla. Il bambino ama immensamente i balocchi vivi: cani, gatti, uccellini e pesci rossi; un igienista vi dirà che gli animali sono veicoli di infezioni: non lo escludo, ma tenendoli con estrema pulizia il pericolo è scongiurato. Avendo un giardino, sia pure piccolo come un fazzoletto, o una terrazza,. instillate al fanciullo l’interesse al giardinaggio presentandolo sotto forma di svago. Si sporcherà le manine di terra, ma in compenso prenderà amore ai fiori e alla natura, seguirà con trepida attenzione lo sviluppo di una piantina da lui seminata, la comparsa del primo germoglio 1’entusiasmerà, mentre le tenere foglioline gli parranno una sua creazione.

La sempre maggiore diffusione della carta stampata impone una rigida vigilanza sulle letture dei nostri ragazzi. Ogni mamma dovrebbe aver cura di comporre per i propri figli una bibliotechina con i classici della letteratura infantile: Pinocchio, Le fiabe di Andersen, Cuore, Don Chisciotte (in edizione purgata), i libri della giungla di Kipling, le opere di Dickens e di Twain fino al Cucciolo della Rawlings. Inoltre libri di viaggi e sia pure di fantascienza, ma scegliendoli con cura, evitando quelli sballatamente avventurosi ed eccessivamente irreali. In proposito bisognerebbe ridar credito ai romanzi di Verne che innegabilmente intuì e vaticinò le grandi scoperte della scienza moderna. Anche Salgari è da tener presente e per gli adolescenti Zanna Bianca, Jerry delle Isole e Michael cane da circo di London. Aggiungete sani racconti storici e vite di personaggi illustri "ad usum Delphini" e la biblioteca è composta, senza eccessiva spesa poiché vi sono ottime edizioni economiche. Scartabili assolutamente i gialli truculenti, le storiacce di gangsters e western con eccesso di sparatorie e pugilato e certi fumetti escanti i peggiori istinti.

Non accusatemi, vi prego, di quaccherismo, ma ritengo che bisognerebbe dosare anche la lettura dei rotocalchi di cui siamo patiti, per la vera e propria inflazione di effigi di "maggiorate fisiche" pressoché vestite di nulla e le cronache di orrendi delitti, spesso commessi da giovanissimi. Metterei all’indice anche certi melensi romanzetti, sciropposi, futili e di un ottimismo assurdo e fasullo, dedicati alle ragazze. Oltre a valere zero letterariamente, finiscono con l’essere dannosi perché insistendo troppo sui valori della bellezza ed eleganza e prospettando la vita come una rosea sequenza a lieto fine alimentano la vanità e creano. sciocche e irrealizzabili illusioni.

Attenzione ai film che vedono i vostri ragazzi: vigilate!

Se si escludono i cartoni animati e i documentari a lungometraggio di W. Disney, il "Monello" e qualche altro incunabolo di C. Chaplin, visibili solo in retrospettiva di cineclub, alcuni westerns esemplari come "Ombre Rosse" di Ford, "Il piccolo fuggitivo", "Marcellino pane e vino" e poche altre opere, si può dire che non esiste una cinematografia per ragazzi. Anche i cosiddetti film storici non sempre sono raccomandabili per il romanzato travisamento del fatto, interpretato e sceneggiato in stile hollywoodiano con lo inserimento di scene e danze piccanti. Più della lettura, per la sua vastissima divulgazione perfino in remoti paesi e il fortissimo potere di suggestione di racconti per immagini, il cinema ha grandissima influenza specie negli individui, come i ragazzi, in formazione, portati istintivamente all’imitazione. Infatti quanti deIitti e rapine perpetrati da sciagurati adolescenti son risultati un tragico ricalco fin nei minuti particolari di una vicenda filmica?! S’impone una regolare produzione di film infantili e non mancano i bene intenzionati che si adoperano alla soluzione di un problema di così somma importanza ma siamo ancora lontani dai risultati costanti e positivi. Esortiamo pertanto le mamme a sincerarsi bene sul programma prima di condurre al cinema la pargoletta decenne o il vispo ragazzino, poiché certi film classificati visibili a tutti sono ugualmente nocivi per la ciclopica scemenza di cui sono permeati. E allora? Preferibile una passeggiata in campagna o ai giardini, dove l’aria è pura e profumata e gli occhi si estasiano al puro technicolor della natura, eterno film che sempre si rinnova, registi il sole e le stagioni.

 

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