Il
secondo aneddoto, alquanto singolare, risale a qualche tempo fa.
Ometteremo i nomi reali in ottemperanza alla legge sulla
"privacy", ma il fatto è reale.
Cè una casa che ha la sfortuna di trovarsi proprio su una curva
lungo la strada che congiunge Roccasecca Scalo a Roccasecca Alta. Perché sfortuna?
Perché purtroppo più di una volta quella curva è stata oggetto di incidenti stradali.
La prima volta:
cè un tale che mentre sta percorrendo la succitata strada con il
motorino, dirigendosi verso Roccasecca centro, esce fuori strada proprio allaltezza
della famigerata curva. Il motorino urta il muretto ed il malcapitato conducente finisce
nel giardino della casa di cui sopra. Il proprietario che in quel momento stava pranzando
accorre in soccorso, offre un bicchiere dacqua allo sventurato, che comunque se la
cava con qualche escoriazione e tanta paura. Il muretto risulta un poco scrostato, ma
sembra un danno da poco e non viene neanche preso in considerazione. Intanto il merlo dice
"Stavame scarse".
La seconda volta:
lo stesso tizio del motorino ora ha preso da poco la patente e sta
provando la sua automobile quando, vuoi per la scarsa perizia, vuoi per una distrazione,
esce di strada proprio nello stesso posto dellaltra volta ma con conseguenze più
pesanti. Sfonda il muretto, abbatte un salice e sui ferma a pochissimi centimetri dalla
gabbia del merlo. Il proprietario, che stava rientrando da una faticosa giornata di
lavoro, accorre come nelloccasione precedente e chi ti trova? Ancora lui! Dopo
essersi "ragionevolmente irritato", presta i primi soccorsi anche se il
"pilota" risulta illeso. In compenso i danni sono ingenti. Il merlo tace ma
fischia nervosamente.
La terza volta:
ancora un incidente, ancora lo stesso guidatore, ancora la stessa
curva, la stessa casa. Abbatte il muretto (che pure era stato rinforzato con due file di
blocchetti di cemento ed anche rialzato), la ringhiera di ferro taglia la cappotta
dellautomobile, spazza via alcune cassette piene di pomodori, colpisce la gabbia con
il merlo e va a fermarsi proprio vicino alla porta di casa. E ora di cena, il
proprietario si alza di scatto di fronte a questo nuovo "terremoto" e, trovatosi
di fronte allennesimo scempio, si rivolge alla moglie: "Ma mò chi è
chissavete?" E lei di rimando: "Ma a me me sembra ancora chiglie
vaglione
" Allora lui, fuori di sé pare abbia detto: "Mannneggia
. ,
se manche sta vota nzè fatte niende, glie accide ie!"
Il merlo non fischia più.
F.N. |