Continua la pubblicazione, cominciata col n.
20, delle pagine dei vecchi numeri dell’Eco. Molti ci hanno
ringraziato per questa iniziativa che ha riscosso i favori di
tutti coloro che non erano in possesso degli arretrati ed hanno
finalmente potuto leggere ciò che avevano soltanto ascoltato
nei racconti tramandati da amici e parenti più fortunati,
possessori dei primi "Eco". Ricordiamo che questa
"rivisitazione" antologica, con una nuova
impaginazione e l’aggiunta, quando è possibile, di fotografie
appropriate che nelle edizioni originali erano assenti,
procederà per tutto il 1999. La maggior parte degli articoli in
oggetto risale a circa quattro anni fa: anche per l’Eco gli
anni passano!
Gli aneddoti odierni sono stati pubblicati su
due edizioni diverse e precisamente sull’ Eco di Roccasecca
numero 12, pag. 3, del gennaio 1998 e sull’ Eco
di Roccasecca numero 2, pag. 6, dell’agosto 1996,
rispettivamente nelle sezioni "Accadeva … anni
fa" e "Racconti e frasi
celebri". Oggi presentiamo insieme le due
storie dal momento che si svolgono nel medesimo posto: da
Peppantonio!
Accadeva 20 anni fa
Si narra che il primo telefono installato in
un locale pubblico di Roccasecca sia stato quello della Locanda
di Peppantonio. L’apparecchio aveva un primordiale contascatti
dal quale si sarebbe dovuta desumere la cifra da pagare. Ma la
persona delegata al controllo, e cioè la moglie del gestore del
locale, non usava verificare la cifra degli scatti e richiedeva
la somma da pagare a seconda della destinazione
"dichiarata" della telefonata. Il cliente che aveva
utilizzato l’apparecchio telefonico domandava:
" Zi’ ‘Ndunè, quant’è?"
Lei, facendo finta di girarsi a guardare il
contascatti, chiedeva:
"Addò sì chiamate?"
A quel punto, a seconda della risposta,
richiedeva una certa cifra: 200 lire per ‘Ncoppa a Roccasecca,
2.000 lire per Aquino, 4000 lire per Cassino, e così via, fino
ad arrivare a cifre di fantasia se il malcapitato avventore
dichiarava città "strane" e lontane come potevano
essere Varese o Aosta. Un giorno un malcapitato,
raggiunto da un’ingiunzione di pagamento ritenuta eccessiva,
protestò vivacemente e discusse sulla cifra; così successe con
altri "malcapitati" finché i gestori del
locale, seccati dalla situazione, presero la drastica decisione
di staccare il filo del telefono. Il giorno successivo, sull’apparecchio
telefonico veniva attaccato un bisunto pezzo di carta sul quale
campeggiava, a caratteri cubitali, l’indicazione:
"QUAST"
Nessuno telefonò più dalla Locanda di
Peppantonio.
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La
signora immortalata nella foto soprastante (archivio
Nardi Communications) è la famosa Zi’ ‘Ndunetta,
che ha gestito, per decenni, la Locanda Peppantonio, insieme
al medesimo. Dietro al bancone spicca, tra le altre, la
bottiglia del potentissimo "Milkov", il liquore
all’uovo più amato dai Roccaseccani. |
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