I Film di Fantascienza (4)

 

Continua la pubblicazione a puntate del saggio di Gianni Sarro sui film di Fantascienza. La puntata odierna è relativa a due pellicole storiche: "Ultimatum alla Terra" e "La Cosa da un altro mondo".

 

 

ultimatum alla terra (1951)

 

Regia: Robert Wise

Sceneggiatura: Edmund North da un soggetto di Harry Bates

Fotografia: Leo Tover

Montaggio: William H. Reynolds

Musica: Bernard Herrmann

Effetti speciali: Fred Sersen

Origine: USA, 1951

Durata: 95’

Interpreti principali: Michel Rennie, Patricia Neal, Hugh Marlowe, Sam Jaffe, Billy Gray, Frances Bavier, Lock Martin.

 

A Washington atterra un disco volante, ne sbarcano un gigantesco robot e un extraterrestre dalle sembianze umane. Lo sconosciuto, si chiama Klaatu, viene avvistato da un soldato che gli spara addosso, il robot reagisce irradiando un misterioso raggio che disintegra le armi dei soldati. Lo scontro frontale sembra inevitabile, ma Klaatu trova in una vedova e in uno scienziato l’insperato aiuto. Vorrebbe parlare con il presidente degli Stati Uniti, per lanciare un monito sui pericoli di una guerra atomica. Tratto da un soggetto di Henry Bates e sceneggiato da Edmund North, scardina la regola che vuole l’alieno dipinto sempre e solo come un selvaggio invasore. Parafrasi semplice del terrore comunista di quegli anni, il film attacca i pregiudizi sulla guerra fredda, invitando un po’ tutti quanti alla ragionevolezza.

Aggiungiamo che il film contiene la famosa frase "Klaatu, Barada, Nikto" (vedi Eco n. 19, pag.1), con la quale Helen ferma il terrificante robot Gort, guardiano del disco volante, che sta facendo partire il suo raggio devastante. Quelle parole entrarono presto nell’immaginario collettivo dei ragazzi che ancora oggi, ormai grandicelli, le rispolverano ad ogni occasione.

 

 

          

       

 

 

 

la cosa da un altro mondo (1951)

 

Regia: Christian Nyby

Sceneggiatura: Charles Lederer dal libro "Who goes there" di Don A. Stuart

Fotografia: Russel Harlan

Montaggio: Roland Gross

Effetti speciali: Don Stewart, Linwood Dunn

Origine: USA, 1951

Durata: 87’

Interpreti principali: Robert Cornthwaite, Kenneth Tobey, Margaret Sheridan, James Arness, Douglas Spencer, James Young.

 

 

In una base scientifica al polo nord viene scoperta un’astronave incagliata nel ghiaccio. Il professor Carrington chiama il capitano Hendry per cercare di capire la natura dell’incidente. Il capitano è accompagnato da un giornalista, Ned Scott. Nel tentativo di disincagliare il disco volante, questo va distrutto, si riesce a recuperare solamente un corpo mostruoso imprigionato in un blocco di ghiaccio. Per errore il mostro viene scongelato: inizia così un’odissea terribile. L’essere alieno è di natura vegetale con spiccate tendenze al vampirismo, ama infatti nutrirsi di sangue. Terrore e morte sconvolgono la base. Dopo lunghe e tormentate vicende il capitano Hendry e i suoi amici affrontano la mostruosa creatura. Diretto da Christian Niby La cosa da un altro mondo ha un grande debito con Howard Hawks, che viene accreditato come produttore e supervisore, ma di cui si nota la mano nelle riprese; alcune finti più recenti comunque citano l’autore del Grande sonno come co-regista. Dal canto suo Niby, in passato, aveva montato alcuni film di Hakws, come ad esempio in Rio Bravo. La pellicola ha il pregio di rifuggire dai facili effetti; la tensione viene creata ad arte ma senza fuochi artificiali.