LETTERE e MAIL ALL’ECO
Riceviamo e volentieri pubblichiamo due lettere del nostro amico, illustre professor Alessandro Bertani (nella foto), residente nel nordest italico, sulla rotta Trieste-Monfalcone. Egli ci ha inviato le due missive, la prima indirizzata al Direttore e l’altra a tutti i lettori, dopo aver letto con particolare attenzione, ed apprensione, l’articolo apparso sullo scorso numero dell’Eco, dedicato alla pastasciutta in vendita in Australia.
Egregio Direttore, Mi riferisco ai Gobbetti, impropriamente del Tirreno, mentre è noto che sono dell'Adriatico, o meglio, di Senigallia. Due questioni. La prima e più importante: io pensavo fossero 4 e non 201. Quindi, gli altri 197 ...., possiamo stare tranquilli? La seconda: non sarà mica che in Australia confondono la destra con la sinistra? Lo sanno gli Australi che l'Adriatico è quello a destra e che è il Tirreno quello a sinistra? Ma, a pensarci bene, deve trattarsi di un fenomeno di psicoastigmatismo longitudinale ovvero di un virus locale: infatti, gli Australi, come gli Ingliteriesi, credono di andare per strada correttamente e invece vanno a sinistra. Angelo Scienziato come spiega il fenomeno? Per il momento alla Gobbetti non diciamo niente: è meglio prima capire. Con osservanza, dal Nord Est (in alto a destra), Alessandro Bertani.
Carissimi amici, ho scritto ieri una importantissima comunicazione al Direttore dell'Eco. Ho letto l'ultimo numero della rivista ed un brivido mi ha percorso la schiena. Si parlava di 201 Gobbetti del Tirreno. Vi rendete conto? 197 nuovi Gobbetti sconosciuti ai più, in libertà in giro per il mondo. Sono pericolosissimi, vanno controllati a vista. Possiamo dormire tranquilli?
E poi si tratta di Gobbetti tirrenici, che sono più pericolosi di quelli adriatici. I Gobbetti sono una specie nomade, pericolosissima, che gira per il mondo con i mezzi più disparati creando scompigli inenarrabili. Le storie popolari raccontano che, al passaggio dei Gobbetti, le popolazioni terrorizzate si barricavano in casa, accendevano ceri ai Santi protettori, e una volta scampato il pericolo, facevano voti perenni di ringraziamento. Anche gli animali domestici si nascondevano nei loro stambugi, le galline per una settimana non facevano più uova, i galli dallo spavento, per giorni, facevano coccodè e solo dopo mesi riprendevano il loro chicchirichì. Si racconta di anatre che si sentivano pavoni e pavoni che si credevano elefanti. Cose tremende. Eppure bastavano un paio di Gobbetti in transito per creare un tale scompiglio. Pensate al dramma dell'Australia: ci sono 197 Gobbetti a piede libero! Una calamità da intervento immediato dell'ONU. Angelo Scienziato se ne rende conto? Io dico ad alta voce: per favore, avvisate Scienziato del pericolo! Per gli Australiani ormai temo non ci sia più niente da fare. Rendetevi conto, non sono abile con la tastiera, altrimenti avrei scritto un racconto del terrore completo perché la materia è ricchissima. Un saluto preoccupato a tutti. Alessandro of Nord East
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Abbiamo ricevuto anche molte mail gonfie di delusione da parte dei lettori tifosi della Ferrari, dopo lo sciagurato finale di Campionato del Mondo ben noto a tutti. Ognuno ha detto la sua, in merito, dai super esperti ai semplici tifosi. Noi vi proponiamo una fotografia scattata dal nostro fotoreporter Angelo Scienziato che forse getta una luce diversa sulla crisi della Ferrari.
Ma con una sede ridotta così, si poteva mai vincere un Campionato del Mondo?
A presto,
Il Direttore