Calendari nudi del 2000

 

I collaboratori dell’ Eco pronti a posare per il Calendario del 2001

Avevamo deciso di non spendere una sola parola sulla discutibile "corsa al calendario più nudo" che si è scatenata fin dallo scorso novembre per "festeggiare il nuovo millennio". La proliferazione e la moltiplicazione di queste pubblicazioni , in edicola, su Internet, sulle bancarelle di Napoli etc., ha offerto una visione quasi esaustiva del patrimonio fotografico-corporeo di attrici e soubrette alla moda. "Ho accettato soltanto perché sono nudi artistici" è stato il ritornello della maggior parte delle pulzelle coinvolte, soprattutto "quelle che non lo avevano mai fatto prima" ( e che avevano giurato di non farlo, n.d.r.). Niente di particolarmente significativo dunque, almeno fino a quando non ci siamo imbattuti in due articoli molto particolari.

La nazionale di calcio femminile dell’Australia, denominata "The Matildas" ha dato alle stampe un calendario con le 12 protagoniste senza veli "per promuovere il calcio femminile per i Giochi Olimpici di Sidney 2000". Una di loro, in un’intervista, ha spiegato che "she posed in her birthday suit" ovvero "ha posato come il giorno della sua nascita (leggi: come mamma l’ha fatta!) per mostrare alla gente che le calciatrici non sono goffe e mascoline, ma possono essere attraenti e femminili" .

Un sistema veramente singolare di promozione olimpica, non c’è che dire!

 

http://www.womensoccer.com/refs/austrcalendar.html

Foto di gruppo per la presentazione del Calendario; a destra il mese di Giugno

 

Martedì 25 gennaio leggiamo una notizia ancora più inverosimile. Nella vecchia, fredda e casta (!) Inghilterra le dame di carità della centenaria associazione Women's Institute,, hanno deciso di posare anch’esse nude sul calendario del 2000, certe di ottenere vendite più cospicue rispetto agli ultimi anni in cui paesaggi bucolici, tramonti, linde casette e giardini ordinati e pieni di fiori non avevano più riscosso grande successo . Ed allora, abbandonati per un giorno i lavori a maglia e le confetture di marmellata di arance amare, "dodici dame sulla cinquantina, vestite solo di una collana di perle o un cappello" sono passate al contrattacco lanciando sul mercato il loro primo calendario di nudo integrale. Successo garantito, 70 mila copie vendute pari a circa un miliardo e mezzo di lire. Per dirla col Machiavelli "il fine giustifica i mezzi". O no?

Dopo aver letto queste importantissime novità sul fronte calendaristico italiano ed internazionale , anche noi dell’ Eco abbiamo lanciato una proposta al nostro interno con l’intento di promuovere un Calendario dell’Eco 2001, in distribuzione dal prossimo dicembre (abbiamo quindi tutto il tempo per prepararlo) i cui proventi potrebbero essere in parte reinvestiti nell’Eco ed in parte devoluti in beneficenza. Come fotografo c’è Franco Nardi, i soggetti non mancano (anche se il numero di collaboratrici donne invero scarseggia un pochino), come luoghi Roccasecca ne offre a iosa, rimane solo da definire il tipo di foto. Su questo punto non sembrano emergere dubbi; l’unico modo di presentare un calendario di successo, realmente nuovo ed alternativo sarà: Tutti vestiti!

Compresi cappottone, cappello, guanti, sciarpa e stivaloni!!!

Fateci sapere le vostre impressioni.

Il Direttore