Dove va la cultura della Val di Comino

 

intervento di Fulvio Cocuzzo del 3/1/01 a Casalvieri

 

"Noi dobbiamo partire dalla considerazione che la storia della Val Comino e’ unitaria e quindi i nostri paesi hanno condiviso le stesse vicende, le stesse miserie. Un progetto deve essere organico, estraneo ad ogni campanilismo, insomma nen se po fa’ che ogni paese fa’ pe’ conto suo. Oltretutto non e’ un precetto metodologico, insomma, perché nelle condizioni di disagio in cui si trova la Valle di Comino con problemi di aumento della disoccupazione e addirittura di ripresa dell’emigrazione (sempre più minacciosa ‘sta ripresa), la collaborazione e l’intesa al di la’ di tutti gli schieramenti e’ una pura necessita’. Senza la forza di una progettualità di Valle i nostri paesi non faranno cultura ma semplice e superficiale intrattenimento natalizio, pasquale, estivo, festivo, ma sarà solo apparenza.

E continueremo a bruciare risorse, perché questo noi facciamo. I nostri paesi bruciano risorse e subiamo la colonizzazione culturale di dotti e di dottori, di artisti e certe volte di pseudo artisti, cooperative. Vengono cooperative da Roma, da Frosinone a fare, che ne so, socio-psico….. Jazzisti, rockettari, attori d’avanguardia e tradizionali. Venne De Filippo, viene Paolo Hendel, vengono bande a volontà, vengono orchestre dalla Romagna e dal Salento, fuochi e spari vieve da Mondragone e il giorno dopo ci ritroviamo sempre a dire "E mo’? E mo che seme fuatte? Quanne seme spise nu sacche de solde" quando non abbiamo progettato niente di nostro….quando non abbiamo sviluppato niente di nostro. E mo’ facciamo ….. una rassegna di teatro con i nostri bambini delle nostre scuole elementari. Evvabbe’, dice, non ci sono le settecentomilalire per le scene e per i costumi. Esse. Dopo che abbiamo speso milioni e milioni mo’ faceme uno spettacolino estivo con i bambini, oppure di Natale. Niente! E’ successo. Pero’ si saranno spesi centinaia di milioni solo nel periodo luglio-agosto per spettacoli di prestigio; grandi spettacoli che vengono da Roma. Magari il romano nen se va a vede’ Paolo Hendel a Roma dove costa cinquantamilalire e viene in Valle di Comino dove glielo facciamo pagare diecimilalire. Ma faceteglie paja’. Se e’ romano edda paja’, insomma. Vuoi vedere lo spettacolo che costa…no glielo diamo gratis. Se noi andiamo in Romagna loche nen se trova manche l’acqua pe’ la via. Loche si paga tutto, sta tutto attrezzato per spillare il turista. Quando arriva il turista in Val Comino ce deme la polentata, la fagiolata, il teatro gratis……. Fra l’altro il turismo non si sviluppa lo stesso in questo modo. Pero’ si saranno spesi centinaia di milioni solo nel periodo luglio-agosto. Poi la rassegna dei bambini la facciamo lo stesso. E ci arrangiamo. E viene più gente da noi che alle rassegne milionarie. Qualche anno fa un mio amico ha organizzato "Rock in Val Comino". E’ venuto nu gruppe, uno che te sputuava ‘nfaccia da Roma; si, gente avanzata, musicisti…. Ma perché non fai suonare i gruppi della Val Comino …. anche. Ci sono gruppi…c’è un gruppo a Picinisco, a Ponte Melfa pure due…."no perché questi non sono di tendenza". E che vuol dire esse di tendenza. E non sono di tendenza. E poi vengono gente che poi improvvisa, da fuori.

E non abbiamo una collana con le pubblicazione che riguardano la storia della Val Comino. Non abbiamo un concerto bandistico. Esiste quella di Alvito che campicchia, quando abbiamo tanti soldi per le bande de gliate. Non abbiamo una o due o tre filodrammatiche operanti quando in ogni paese c’è una stanza così, basterebbe adibirle e fare un circuito come ce l’hanno in Emilia Romagna, come ce l’hanno in altri posti. Uno fa sala teatrale ad Alvito, sala teatrale a San Donato, sala… si crea una compagnia di dieci giovani che girano. E vanno pure fuori. Fanno spettacoli che possono portare pure fuori. I nostri bambini, io lo dissi a Silvio, vanno a vedere gli spettacoli al teatro Argentina a Roma. Uno potrebbe fare un centro in Val Comino e i bambini della Val Comino e forse anche da Cassino e da Sora vengono qua. No, prendono il pullman per andare a Roma. Non abbiamo un’orchestra. Con tanti musicisti bravissimi che ci sono in Val Comino e che potrebbe fare più di cento serate l’anno in Valle con tutte le celebrazioni e manifestazioni che si svolgono in zona. Non abbiamo, con tanta storia dietro le spalle, una manifestazione di rievocazione medioevale di Valle, …. con costumi come si fanno da tutte le parti. …… A Carnevale si potrebbe fare "Carnevale in Val Comino", un giorno a Casalvieri, un giorno a niate poste, poi magari la domenica e il martedì tutti insieme……… Questo per quello che riguarda solo lo spettacolo, io parlo dello spettacolo perché io conosco, in un certo senso, l’ambiente dello spettacolo. Ma lo stesso discorso si potrebbe fare per la ricerca storica, per l’archivistica, per lo sport, l’istruzione ecc. ecc. ecc. E questa e’ una cosa su cui bisogna meditare. Cercare di fare qualcosa che metta in collegamento tutti i Comuni della della Valle, e cercare la nostra comune origine e non quello che ci divide."

Fulvio Cocuzzo