What is life?

 

 

 

 

 

 

 

Avevamo pensato di dedicare qualche riga ai sessant’anni di Bob Dylan, festeggiati proprio di recente, poco prima della breve tournee italiana. Soltanto poche, ma sentite parole, per ricordare il più amato e seguito "menestrello" della canzone, seguace del "puro" Woody Guthrie, appassionato interprete di ideali ed aspirazioni di tanti giovani (ed ormai ex-giovani), tra cui, lo sappiamo per certo, tanti lettori dell’Eco.

Ma in questi giorni (chi scrive data questa pagina, che voi leggerete successivamente, 23 luglio 2001) c’è una notizia che sempre più si fa strada, tra conferme e smentite, lasciando increduli ed impotenti milioni di fans: la inarrestabile malattia che avrebbe colpito George Harrison.

Avevo deciso di lasciar perdere il pensiero su Dylan e, allo stesso tempo, non avevo nessuna intenzione di firmare in anticipo un "ricordo" di Harrison, quando mi è venuta alla mente una delle più belle foto dei due personaggi, scattata durante la memorabile serata al Madison Square Garden di New York, durante il celebre Concert For Bangla Desh, organizzato proprio dall’ex Beatle. Sono andato a rivedere quella fotografia, all’interno dell’album triplo dedicato all’avvenimento. I due artisti sono fianco a fianco, di profilo, quasi in penombra, in un gioco di chiaroscuri che rende l’immagine ancor più suggestiva.

 

George presentò l’amico Bob a sorpresa, semplicemente dicendo che stava per arrivare un "vecchio amico, Bob Dylan". Quella presentazione, con il successivo boato rimane uno dei momenti più emozionanti dell’intero concerto.

Nell’altro album triplo di Harrison, "All Things Must Pass", c’era una canzone, pubblicata anche come singolo, dal riff molto accattivante: "What is life". Ebbene, quel riff mi è entrato in testa da giorni e non se va, insieme al ritornello in cui si chiede, ripetutamente "Cos’è la vita?". Sarà banale, ma continuo a chiedermelo ogni volta che sento che una persona cara si ammala gravemente. Perché proprio a lui? E’ una domanda tanto assurda e superflua quanto inevitabile. George Harrison, proprio lui! Certo, con le cure attualmente esistenti forse la situazione potrà migliorare, forse guarire, ma riuscirà a cantare di nuovo? Perché proprio a lui?

Una domanda senza risposta, come senza risposta resta "What is life".

Eppure, il semplice fatto che restino dentro di noi quelle melodie, quei testi, che non solo Bob e George ma anche altri hanno consegnato per sempre a tutti noi, ci aiuta a vivere con un sorriso e una speranza, fino alla prossima volta in cui ci porremo la medesima domanda.

Buon compleanno, Bob

Buona fortuna, George

R.M.