Le copertine dei dischi più strani e misteriosi

 

Come promesso sul numero scorso, ecco uno spettacolare reportage, in esclusiva per l’Eco di Roccasecca, su una serie incredibile di dischi stranissimi, sia dal punto di vista musicale che delle relative copertine.

Partiamo con un trio di dischi che, se pubblicati oggi, farebbero drizzare i bianchi capelli sulla testa del Ministro della Salute Sirchia, acerrimo nemico delle sigarette, sempre in prima fila per mettere sull’avviso dai danni che il fumo può provocare alla nostra salute.

Il primo LP è un classico esempio di easy listening anni ’50, musica d’atmosfera per facilitare incontri galanti … Si intitola Two Cigarettes in the Dark , laddove si può presumere che queste due sigarette nel buio siano quelle fumate dai due amanti! Il tutto grazie alla musica di “The Jay Stevens Concert Orchestra”.

 

 

Il secondo LP in ambito “fumatori” proviene dall’intima voce di tal Ronnie Deauville. Ancora musica per conquistare un’appetitosa donna, in questo caso stesa languidamente sul letto, in mano la sigaretta col bocchino, il cui fumo crea la scritta “Smoke Dreams”. Non si capisce bene se l’oggetto di questi “sogni di fumo” sia “LUI” o “LEI” … insomma chi è il sognatore e chi è il desiderio sognato?

Ai nostri lettori la sentenza!

 

 

Infine un disco che, almeno nei propositi, dovrebbe essere “contro” il fumo. Infatti si intitola “Music to help you stop smoking” ovvero “Musica per aiutarvi a smettere di fumare”. In apparenza un prodotto che dovrebbe trovare l’approvazione del nostro Ministro succitato. In realtà abbiamo trovato la testimonianza di uno degli ultimi possessori di una copia del microsolco in oggetto, il quale ha dichiarato di averlo ascoltato ben 150 volte senza risultati accettabili!

Il disco è attribuito ai “Living Strings” ed è stato pubblicato dalla RCA-Camden.

 

 

Cambiamo genere, anche se la copertina del prossimo disco potrebbe essere utilizzata per mostrare gli effetti deleteri del fumo!!!!

 

 

 

L’autore si chiama Michael Strange (Michele Strano) ed il titolo del disco è “Something Strange” (Qualcosa di strano). L’unica cosa strana di questo LP ci sembra la macabra copertina, con tanto di scheletro nella bara aperta, per un disco che, all’ascolto, è semplicemente un banale LP di folk music!!!!

 

Rimaniamo nell’ambito di “strane cose”.

Avete visto mai niente di più strano e bizzarro di un tizio che suona il violino con una mazza da baseball indossando una pelle di tigre?

E sorvoliamo sull’anello non propriamente “maschile” sfoggiato al mignolo sinistro e sul cappello col paraorecchie!!!

 

Si tratta dei “Primitive sounds” di tale Henny Youngman (che francamente tutto sembra tranne che giovane; oltretutto ci pare poco probabile che il curioso personaggio possa offrire suoni primitivi!!!

 

Ancora stranezze senza speranza di comprensione per quest’altro LP di musica “Easy listening” . Non si riesce a capire perché una notte d’amore – “One Night Of Love” debba essere presentata con un tizio in vestaglia che entra in una normalissima stanza arredata in modo sobrio e classico … indossando  una maschera da licantropo!!!!! Da parte di Daniel Di Carlo, un nome che più normale non si può.

 

E cosa dire di questa banda scolastica tutta rossoverde vestita alla maniera di Robin Hood, leggendario eroe della foresta di Nottingham?

 

Si tratta di “Spectacular Sounds” da parte della The Incomparable Robin Hood Band. Musica per ragazzi? Probabilmente sì, anche se il nome dell’arrangiatore e direttore suona alquanto inquietante … Baskerville!!!

E passiamo ora ad una serie di dischi “istruttivi”. Quei dischi in cui non è tanto la musica, che pure è presente,  a tenere banco, ma le informazioni che vengono offerte, di volta in volta, a massaie, ragazzi, aspiranti segretarie, etc. etc.

 

Il primo è semplicemente un LP pubblicitario che invita a cucinare mediante il GAS. Illustrazioni esplicative sulla copertina. Il titolo, anch’esso esplicativo, “A La Carte”, la musica da parte di Harry Fields , his piano and his Orchestra.

Per palati fini!

 

 

Rimaniamo nell’ambito della cucina con un LP di pura informazione gastronomica, atto a conoscere bene le varie parti della carne prima di acquistarle. Per conto del U.S Departmentof Agriculture’s Food Safety and Quality Service fu pubblicato questo “How To Buy Meat” ossia “Come comprare la carne” . Un’esperta del settore, Sarah Beck, insegna come riconoscere I vari tagli di carne e l’importanza della temperatura della stessa. L’uso appropriato di questo LP può aiutare a ridurre i casi di malori conseguenti a ingestione di carni non adeguatamente controllate o non cucinate a dovere ed alla giusta temperatura. Immancabile in ogni casa che si rispetti.

 

 

Ancora in cucina con “Mix Along – Favorite Drink Recipes” da Maurice Hart.

Qui imparate tutti i segreti degli aperitivi per i vostri ricevimenti più importanti. Trovate le ricette per creare Moscow mule, Brandy Alexander e perfino una novità presentata solo su questo LP: il "gherkintini." Un omino fatto tutto di cipolline ed olive (classici ornamenti dei long-drinks) funge da “corredo” al disco.

 

Un tizio che deve aver usufruito di molti ascolti del disco di cui abbiamo appena parlato deve essere il cantante Johnny Paycheck, il quale ha pensato bene di dedicare un intero LP ai Bar, alle ubriacature ed alle bionde: “Bars - Booze - Blondes”. Non conoscendo la data di pubblicazione dell’LP, non possiamo dire se sia un emulo di George Best, od il contrario!

 

 

Ad ogni modo il nostro attempato ubriacone (pardon! Cantante!) ci offre soffici ballate che crediamo sia superfluo tradurre in lingua italiana, quali  "I Drop More Than I Drink," "Two Candles, One Dinner & A Bottle," "Excuse Me, I've Got Someone to Kill" e "The Pint Of No Return." Un fulgido esempio di sound of alcoholic melancholia ….

Tornando al tema dei dischi informativi, se tutto ciò che vi interessa è l’apprendimento dell’alfabeto Morse, non avete da fare altro che rintracciare il disco seguente, “International Morse Advanced Code Corse” della Smith International, 30 minuti fitti fitti di “blips e beeps”.

 

Ed eccoci ad un bel corso di stenografia: “Actual Business Letters – Dictated at various speeds“ (Dictation PracticeBusiness letters for Advanced Students and Brush-Up for Employment tests. 80, 90, 100 and 110 Words Per Minute).

Non ci sarebbe niente di strano da segnalare se non fosse che la signorina in copertina sembra sognare chissà quale musica celestiale, mentre il microsolco che sta ascoltando è un ripetitivo dettato di lettere commerciali, recitate a varie velocità per aiutare le aspiranti stenografe ad acquisire la maggiore velocità possibile. Sul retro copertina si rammenta che “I lavori meglio pagati sono quelli in cui gli stenografi dimostrano la migliore velocità al minuto sotto veloce dettatura”. Eppure, osservando l’espressione della ragazza, continuiamo a pensare che da quel disco provengano ben altre note …

 

 

Passiamo ad un Lp che presenta una delle copertine più strampalate della storia.

Si tratta di un disco che presenta musiche eseguite con il moog, quello strumento che ebbe tanto successo con l’avvento del cosiddetto “progressive” rock, ELP in testa.

Un certo Mike Melvoin ha messo insieme una serie di celeberrime canzoni rock (da Lady Jane a Sunshine of your love, da Lay Lady Lay a Born to be wild) eseguendole con il moog. Niente di strano, no? Ma allora per quale ragione ne avremmo parlato in questo speciale?

Presto detto1 Basta leggere il titolo prima ancora di guardare la copertina: “The Plastic Cow Goes Moooooog”.

Il verso della mucca – Mooooh o anche muuuuh – viene modificato, ad uso e consumo del nostro amico, in “Moooooog”!!!! Non basta! Dal corpo del mammifero parte un filo elettrico che va dentro una spina ………  dire “kitsch” è dire poco!

Altro giro altra corsa, anzi altra corsia … di manicomio! Guardate che splendore queste tre infermiere, guantate di camici con abbondante spacco, come si vedono in tutte le corsie di ospedale, che tengono sotto controllo, ben legati nelle loro camicie di forza, i tre squilibrati cantanti.

Si tratta di Somethin’ Smith and The Readheads in Crazy People.

Non so cosa sia più demenziale tra il nome del gruppo, il titolo dell’album o la copertina.

L’unica cosa di cui sono estremamente sicuro è che si tratta di roba da manicomio!

 

 

Ci avviamo al termine di questa lunghissima cavalcata sui dischi più pazzeschi della storia e ci sembra doveroso finire in … bellezza, facendo un … dono ai nostri affezionati lettori:

“Especially for you” da Lee Scott, solo per tutti gli amici dell’Eco di Roccasecca, ecco a voi una ragazza incartata per un regalo senza paragoni!!!!

C’è anche il fiocco rosso!

Demenziale.

E se pensate che sia finita qui, vi sbagliate di grosso. Sto preparando un altro articolo dedicato ad un solo LP che ho “sezionato” per offrire l’osservazione specifica di ogni particolare!

Alla prossima puntata.

Van Dijck