Poesie roccaseccane
Mario Izzi, raccogliendo l’appello lanciato nello scorso “Eco”, ha immediatamente inviato un ulteriore contributo: si tratta di una poesiola in dialetto, che riflette i problemi paesani del momento. Lo stesso autore ricorda che la scrisse “l’anno scorso, con un’intuizione tutta <poetica> anticipando di qualche giorno quel che sarebbe accaduto al vertice dell’ Amministrazione Comunale”. A proposito del problema dell’acqua, Mario ci informa anche che sta preparando una sorta di censimento delle polle d’acqua presenti nel concentrico urbano, nelle adiacenti frazioni e nel territorio. Le belle immagini scattate da di Franco, con una vivacissima Ludovica in primo piano fungono da ideale supporto ai versi.
(La torre cilindrica – foto F. Nardi)
Secca d’auste “Miserere all’ustaria” (Se fau, se fau, se fau …)
S
Note: (°) L’Autorità di bacino (Liri-Garigliano) potrebbe fornire aiuti anche finanziari.
(°°) E’ imperdonabile lasciare quel luogo allo stato brado. E’ un percorso ‘doc’ unico e magnifico, da usare come accesso pedonale dal basso al borgo medioevale e al Parco dei D’Aquino. |