Il Direttore gironzola tra piazze e vicoli

Serate d’estate 2002

Le brevi vacanze roccaseccane sono state contrassegnate, quest’anno, da un curioso rituale meteorologico quasi quotidiano: sole al mattino, pioggia nella seconda parte del giorno. In alcuni casi i violenti rovesci serali hanno portato al rinvio di alcune serate musicali.

Fortunatamente non sempre è andata a finire così. Abbiamo assistito ad una simpatica rivisitazione delle “serenate” in una tiepida sera a Casalvieri. Organizzatore di questo e di altri eventi culturali il vulcanico Silvio Zincone, un cognome che è una garanzia in paese, a giudicare dai vari parenti/avi che vengono ricordati con targhe, busti ed effigi varie.

 

 

Mentre aspettavo che si desse inizio a questo interessante ed inusuale “revival” musicale, mi recavo nella sede del Municipio dove, insieme a mostre di artigianato (ricami, pelli, legno), erano esposte le opere di un pittore decisamente particolare, Rodolfo Losani. La sua Pittura Manifesto nasce dal “tentativo di lanciare un messaggio oltre che con le immagini anche con le parole”; parole scritte direttamente sulla tela, parte integrante dell’opera.

 

Marco ed Andrea, che mi accompagnavano in questa escursione artistica, mostravano un certo interesse nel cercare di inquadrare i “simbolismi” di alcune opere. In particolare Andrea (Ielo), un tempo pittore in erba, figlio e nipote d’arte (sia il nonno, che il padre, Carlo, hanno dipinto opere di un certo rilievo) scambiava alcune battute con l’autore ed i suoi amici. Personalmente ho trovato alquanto insolito cercare di “autodefinire” la ragione dei quadri, scrivendo su di essi, ma non sono un esperto di pittura, quindi mi sono limitato ad osservare le varie tele, restando particolarmente colpito da un enorme quadro che aveva come oggetto il dramma dell’11 settembre 2001. Ho scattato una fotografia (venuta male, in quanto la tela non è entrata tutta nello scatto!) e mi sono soffermato a leggere il messaggio. L’autore è stato così gentile da donarmi una riproduzione stampata del quadro (quella che vedete qui, completa!), che mi sembra giusto, al di là dei giudizi soggettivi di ciascuno, pubblicare proprio in occasione del primo anniversario della tragedia.

 

I “suonatori”

Intanto Gianfranco, Leopoldo e Fulvio avevano accordato gli strumenti e si stavano dirigendo verso il balcone sotto il quale avrebbero cantato la prima serenata. Una discreta folla si era nel frattempo radunata nella piazzetta, apprestandosi a seguire, in simpatica processione lungo i vicoli della Casalvieri “vecchia”, i suonatori, che avrebbero cantato sotto tre diversi balconi, gentilmente messi a disposizione dai legittimi proprietari. Ad essere pignoli, quella che doveva essere una rivisitazione di serenate tradizionali, è sfociata, talvolta, in esecuzione di brani ben noti e poco “ciociari” …

 

Fulvio Cocuzzo ha dimostrato ancora una volta, al di là della bravura “tecnica”, una straordinaria capacità comunicativa coinvolgente, a volte interrompendo le canzoni stesse per gettare là un commento, una battuta, una spiegazione, centrando sempre l’interesse della platea.

Gianfranco ha gestito da par suo il ruolo di seconda chitarra (non per importanza!) donando agli ascoltatori più fini alcuni saggi del suo straordinario tocco alla “James Taylor”.

Leopoldo ha impreziosito il tutto con il suo ineguagliabile mandolino; in questa occasione, come quando suona con i MBL, la sua partecipazione risulta assolutamente impeccabile.

 

Una dama particolarmente assorta

 

Le dame coinvolte (alcune del luogo, altre turiste di … passaggio) non erano state certo preavvertite, ma alla fine, chi più entusiasta, chi più recalcitrante, hanno simpaticamente partecipato alla rievocazione. Di solito era il marito, o il fidanzato, o il “simpatizzante” che indicava all’organizzatore la dama alla quale voleva fosse dedicata la canzone. La gente la chiamava a gran voce e “lei” apriva lentamente le persiane e si sistemava comoda ad ascoltare …

Una gustosa serata terminata, dopo la mezzanotte, con un bel pezzo di pizza calda, sì, perché a quell’ora tarda, a Casalvieri, c’era un forno che ne stava sfornando a decine!

Un’esperienza da ripetere sicuramente. Tra l’altro Gianfranco sta progettando la pubblicazione di un nuovo cd composto proprio da questo tipo di serenate. Ovviamente con Cocuzzo, ovviamente sotto l’egida di Preta.

 

All’inizio “recalcitrante”, alla fine “entusiasta

 

A Roccasecca Scalo c’è stato il Primo Festival della Birra, durato circa una settimana.

Che dire? Se lo scopo era quello di richiamare una discreta folla, soprattutto di giovani, il risultato non è mancato, ma l’atmosfera, forse anche a causa dei “gruppi musicali” coinvolti e del presentatore dalla voce tonante, risultava eccessivamente rumorosa.

Unica eccezione la serata in cui sul palco si è esibito Benedetto Vecchio con i Musicisti del Basso Lazio, che hanno offerto il solito repertorio di musica folk, con l’aggiunta, rispetto all’ultima volta che li avevamo ammirati, di due nuovi elementi, al violino ed alla zampogna.

Seduti intorno alle lunghe tavolate dove si degustava la bionda bevanda, abbiamo avuto occasione di incontrare tanti vecchi amici e collaboratori, non sempre in condizioni di totale lucidità.

 

Gianfranco, Ferdinando e Fabrizio, che indica le due dita di birra che ha bevuto ….