Un’altra puntata dedicata ai
Dischi StraniCome promesso, ecco un’altra puntata con alcune copertine di dischi particolarmente affascinanti. Cominciamo con un LP che sembra la risposta “americana” (o marziana?) alla copertina del libro edito sotto l’egida di Preta l’estate scorsa “ISSE CHISA’ CHE SE CREDEVENE”. Ovviamente mentre i “nostri” poveri concittadini si accontentavano di un semplice bombardiere, gli americani, megalomani più che mai, pensavano bene di rispondere affacciandosi da un razzo interplanetario!!!
Ecco dunque i Roccaseccani ….
… e gli Americani!!!
Passando ad altri argomenti più seri, come l’educazione dei bambini, ecco un bellissimo disco atto ad insegnare ai più piccini i primi rudimenti dell’alfabeto: le 5 vocali:
E’ probabile che questo LP facesse parte di un set di due dischi, il cui secondo volume fosse dedicato alle consonanti! L’autrice dei disegni di copertina, Lori Mayer, era talmente modesta da porre la propria firma piccolissima poco al di sopra della staccionata, quasi invisibile, come volesse non apparire in modo plateale. La domanda che viene più spontanea riguardo questo disco è: una volta creata questa bella e colorata copertina (per chi la vede solo sul “cartaceo” e non su Internet chiariamo che è tutta gialla con le vocali rosse) totalmente esplicativa dell’oggetto (le vocali), cosa avrà mai contenuto la parte “parlata” e “cantata”? Forse qualcosa come quella vecchia filastrocca che mi raccontava la mamma? Faceva così:
Babbo Alfabeto Disse un giorno Babbo Alfabeto: le cinque vocali le voglio da me. Vengano subito A, U, I, O, E. Ma I col puntino è andata al mulino O viso tondo girava pel mondo A stanca stanca sull’unica gamba Andava da E per sapere perché Aveva rotto l’ovino là nel giardino Babbo Alfabeto andava su e giù Per ritrovare A, E, I, O, U.
Cambiamo totalmente argomento e soggetto. Gary Wilson, un tale talmente sicuro di sé da ripetere il suo nome quattro volte sulla copertina, per essere certo che l’acquirente non possa sbagliarsi. La canzone dice “Tu pensi di non conoscermi realmente”. Probabilmente era proprio così: la persona in questione di certo non lo conosceva completamente, soprattutto se non aveva visto prima la copertina che lo ritraeva appoggiato ad un muro scrostato, forse un bagno, o un lavatoio, con vecchie manopole dei tubi dell’acqua!
Di Van Impe conoscevamo soltanto il mitico Luciene, fantastico scalatore ciclista degli anni 70. Ora, grazie a questo disco, veniamo a conoscenza del dr. Jack Van Impe che declama il sermone “Inferno senza Inferno”. Sul retro una inquietante domanda: “E’ la bara?”
Assolutamente oscena, ma di grandissimo valore artistico questa copertina raffigurante un water a metà. Eh già, perché la Musica contenuta in questo LP è dedicata ad amici con “metà fondo schiena”!!! Essendo in possesso soltanto dell’immagine della prima facciata di copertina, non sappiamo se sul retro, anziché la tazza, non siano visibili anche questi “fondoschiena” a metà: un immagine che evocherebbe film dell’orrore …
Chiudiamo con una piccola curiosità. Gli Electric Prunes furono uno dei primi gruppi psichedelici di fine anni 60 e pubblicarono alcuni dischi di successo. In Italia il loro nome veniva “tradotto”, da qui la curiosa scritta Le prugne elettriche sul titolo inglese “I had too much to dream” (che era la versione inglese originale di “Sospesa ad un filo” dei Corvi). Alla prossima!
RM |