L’Eco di Roccasecca incontra Francesco Guccini

  Guccini e... il calcio

 

 

ANCONA – Quando siamo entrati nel suo camerino al Palarossini, Francesco se ne stava seduto su una sedia con l’immancabile sigaretta in mano, attorniato discretamente dai suoi musicisti e da qualcuno del suo entourage.

Abbiamo riconosciuto subito l’immancabile Cengio, personaggio incredibile che ha una faccia da film western tanto che ti aspetti, da un momento all’altro, di veder spuntare dietro di lui la grinta di James Coburn.

Come sempre però, dopo averci riconosciuti, attacca con la sua passione Genoana maledicendo la Sampdoria e chiedendo a Marco Cerioni se ha mai parato un rigore dei blucerchiati.

Quando Cerioni gli risponde che gli capitò in una gara di Coppa Italia quando lui giocava nel Bologna, Cengio gli assesta una bella pacca sulle spalle squadrate.

Guccini invece accoglie Cerioni con un largo sorriso e arriva la sua immancabile battuta, dopo aver ricordato delle maglie che gli regalammo con Alessandro Corallo ex centravanti dell’Ancona ora al Lecce:

“Beh prima mi regalavate le maglie numero nove, da centravanti. Stavolta quella da portiere, volete farmi capire che sto invecchiando ?”

E giù una bella risata.

 Poi Francesco ha chiesto a Cerioni notizie sull’Ancona. “Beh non ci possiamo proprio lamentare – ha risposto il portiere – anzi non lo diciamo ma speriamo in qualcosa di importante”.

Guccini ha sfoggiato una buona conoscenza dei fatti calcistici che già ci aveva sorpreso in altre occasioni e ha detto a Marco:

“Vi auguro di farcela, anzi Simoni è uno quasi di Bologna, uno bravo. Penso che ce la possiate fare”.

Allora ci siamo sentiti in obbligo di ricambiare chiedendogli notizie della Pistoiese, la squadra del suo cuore.

“Siamo retrocessi l’anno scorso ma presto torneremo in serie B. Anzi sapete che vi dico? Potrei quasi pensare di comprarla la Pistoiese ma forse farei danni….”.

Gli abbiamo chiesto se avesse intenzione di portarla a giocare nella su Pavana ma lui ha detto: “La Pistoiese deve giocare nella sua città, anche se l’aria di montagna fa bene a calciatori no?” ha chiesto ammiccando a Cerioni che, da parte sua, memore dei tanti ritiri trascorsi a Norcia non mi è sembrato molto d’accordo.

Marco Cerioni

A Francesco Guccini abbiamo chiesto del suo amico Bizzarri, ex attaccante della Pistoiese e lui ha replicato così:

“Eh ci manca uno come lui. Anche se a volte ci prende altre meno”.

Intanto è arrivato Gigio e si è appostato con la macchina fotografica immortalando la consegna della maglia numero 22 ancora macchiata del “verde falso” dell’erba di San Siro.

Con quella maglia Marco Cerioni aveva difeso, si fa per dire visto che ne prese cinque, la porta dell’Ancona a San Siro nello scorso dicembre contro il Milan. Per la cronaca finì 5-1, per i rossoneri ovviamente. 

Cerioni consegna la mitica maglia n. 22

Alla fine il cantautore ci ha rinnovato l’offerta di un bel bicchiere di vino, davanti alla tavola imbandita di olive, formaggi, salumi e l’immancabile pollo al forno, che deve essere un’altra “fissa” gastronomica di Guccini.

Ci siamo salutati calorosamente, all’inizio del concerto mancava ormai poco. Una bella esperienza che abbiamo rinnovato e che è diventata quasi una tradizione nei concerti marchigiani di Guccini.

Un bel modo per conoscere un’altra faccia del “maestrone”.

 Per l’Eco di Roccasecca

Ferdinando

 

 

Supporto fotografico-logistico : Gigio - Trapper

 Supporto gastronomico : Patrizia

 

Ancona, marzo 2003