Eco Revisited

I tre estratti di questo mese provengono dall’Eco n.15, pubblicato nell’agosto 1998. Soprattutto il primo risulta ancora molto gustoso e ben si adatta a questa lunghissima estate calda!

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Calda attualita’ - A Roma, sul tram

Qualche tempo fa ero sul tram che mi riconduce a casa dall’ufficio. Erano all’ incirca le diciotto, ma il caldo era ancora intenso, a dispetto della temperatura della mattina, sensibilmente più bassa. Indossavo una giacca leggera che però in quel momento mi sembrava pesantissima. Davanti a me, sui gradini della porta d’uscita, un giovane dall’aspetto sportivo, con i capelli cortissimi, basette alla Pagliuca, cuffiette dentro le orecchie, zainetto e musica sparata. Gli chiedo se scende, mi risponde di no e mi lascia passare avanti. Mi guarda, intanto il tram è fermo al semaforo, e mi fa: "Ma non ciai callo co’ ‘sta giacca?". Rispondo che effettivamente è così, e lui prosegue: "Me fai venì callo pure a me, co’ ‘sta giacca! Ma come fai, oh?". Gli dico che la mattina, quando prendo il tram all’ andata, verso le sette, farebbe un po' freschetto senza giacca; e lui: "Lo so, lo so, fa fresco la mattina. Allora ce vole er fisico. E io cellò!". Capisco dal suo sguardo che non mi ritiene all’altezza del suo fisico, sopporto la sua espressione compassionevole, saluto e scendo alla mia fermata, riflettendo per qualche secondo su quel fisico che non c’è, mentre lui si è già perso nuovamente nelle musiche che segue muovendo la testa irsuta e accompagnando il ritmo con veloci colpi di mascella con gomma americana incorporata. No, Carlo Verdone non ha inventato proprio nulla, ha soltanto saputo cogliere personaggi e aspetti della realtà romana, saccheggiando qua e là suoi conoscenti ed illustri sconosciuti, come quello incontrato da me sul mitico "516". Poi ci ha messo del suo con l’innegabile bravura di attore e regista. Ma personaggi così, credetemi, si incontrano spesso e sovente, soprattutto nelle giornate afose, che sembrano spingere ancora di più costoro a parlare, a comunicare i loro pensieri e le loro verità al popolo di ascoltatori.

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Bollette ... esotiche

Le bollette per il pagamento dell’acqua, relative alla "Valle del Liri", contengono elementi sempre più bizzarri. Dobbiamo ammettere che, in taluni casi, ci troviamo di fronte ad operazioni di fantasia che farebbero gola a più di uno sceneggiatore di film comici. Qualche esempio? La professoressa M.P. Sarro, nata a Vico Equense e vissuta per anni a Roccasecca, sarebbe originaria, secondo la bolletta pervenutale di recente, dello Zaire. E cosa pensare dell’indirizzo trovato sulla bolletta di T. Di Rollo? Lo riportiamo fedelmente:

T. Di Rollo – 40 York Place –

Roccasecca Scalo – FR

 

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Lo spray miracoloso

Durante una partita di calcetto disputatasi il secondo giovedì di aprile, in uno scontro duro a centrocampo vengono coinvolti Franco Rossini e Franco Meta. Quest’ultimo ha la peggio ed esce dal campo, al termine dell’incontro, con una vistosa escoriazione al ginocchio. Mentre tutti gli altri si dirigono verso le docce, l’infortunato chiede un disinfettante con cui tamponare la ferita. Gli viene dato uno spray che lui spruzza subito sul suo ginocchio; quando compagni ed avversari escono dagli spogliatoi, lo trovano ancora lì, dove lo avevano lasciato, che sta soffiando sulla ferita ancora dolente ed infiammata. Qualcuno comincia ad insospettirsi e va a verificare quale tipo di spray era stato offerto al malcapitato amico. L’etichetta posta sulla bomboletta non lascia adito a dubbi: la crocetta con l’indicazione "DISINFETTANTE" c’è, senza dubbio, ma c’è anche la successiva dicitura "PER MOBILI". Se non altro, tornato a casa il nostro amico avrà sfoggiato una gamba lucida e, come dice la pubblicità "senza polvere per giorni e giorni …"