Altre targhe australiane curiose fotografate da Scienziato per l’Eco
Una targa come biglietto da visita
Dopo “la corriera stravagante” (John Steinbeck scrisse un romanzo con questo titolo nel 1947, che fosse a conoscenza delle bizzarre usanze dei roccaseccani? Molto probabile!) dell’articolo precedente, restiamo nell’ambito dei mezzi di trasporto, ritornando, dopo qualche tempo, alle celebri targhe immortalate da Angelo Scienziato sulle strade d’Australia. Si tratta di commentare, come ormai ben sapete, le targhe automobilistiche che ciascuno, nella terra dei canguri come in ogni Paese di origine britannica, sceglie come meglio crede. Questo modo di personalizzare le targhe dà l’impressione che il proprietario voglia farsi riconoscere prima ancora di un eventuale incontro. Saremmo di fronte ad una sorta di “biglietto da visita” pubblico posto sulla propria automobile.
Nessun dubbio, ad esempio, che il proprietario della macchina bianca in oggetto sia di origini ciociare: la targa recita un classico avverbio di luogo: AEC. Un appassionato di musica italiana “progressive” degli anni ’70 non poteva certo lasciarsi sfuggire la possibilità di inserire sulla propria autovettura la celeberrima sigla PFM (Premiata Forneria Marconi) il gruppo di Franz Di Cioccio, Franco Mussida e Mauro Pagani, ancora in sella ai nostri giorni!
Anche l’FBI non ha nulla da nascondere e parcheggia tranquillamente le sue … utilitarie!!! Non sappiamo se il numero affianco sia quello progressivo …del parco macchine FBI!
Infine, un caso in cui la proprietaria sembra aver le idee un po’ confuse. Si tratta di un’automobile rossa, abbastanza sportiva, ma non proprio come una Jaguar-E, intestata ad una certa EVA 007. Sapevamo che Eva era la donna di Diabolik! Si tratta di confusione o forse è nata una tresca con James Bond? Una trovata pubblicitaria per il film Diabolik contro 007? Staremo a vedere.
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