Le escursioni mentali e scientifiche del Dottor Probbo, in esclusiva su “L’Eco di Roccasecca”
Donato Bilancia,
una "Sindrome Cinese" della mente
Il grigio pomeriggio di domenica 25 Aprile '04 scorreva pigramente. Dopo aver fatto indigestione di calcio (Simona Ventura e successivi resoconti) decidevo di farmi cogliere da un improvviso attacco di "Zapping Disease" (=Morbo da Zapping) nuova entità nosologica da me individuata e codificata nel preciso istante in cui la sto nominando. Ma un fatto a dir poco significativo che stava proprio in quell'istante avendo inizio poneva bruscamente ancorché drammaticamente fine al manifestarsi del suddetto morbo. Era che il Paolo Bonolis, il pacioccon-taroccator-strillone protagonista di "Affari Tuoi" e della reclame di un noto caffè, all'interno del programma da lui condotto, "Domenica In" si accingeva ad intervistare, nel carcere di massima sicurezza di Padova niente meno che il serial-killer Donato Bilancia; la cosa in sé non mi ha scomposto sinceramente più di tanto, dal momento che, nella mia professione di medico, sono abituato ad assistere a situazioni del più svariato genere; difatti non intendo minimamente ne' adesso né mai, entrare nel merito dell'iniziativa del Bonolis, tanto meno dissertare circa il mare di polemiche scatenate dal fatto.
La cosa che intendo invece fare è solo il tentativo di capire ciò che è passato e passa all'interno della scatola cranica del soggetto Donato Bilancia. Credo di aver ascoltato abbastanza attentamente la testimonianza del pluriomicida da poter asserire alcune cose: L'attività del Bilancia sembrerebbe potersi suddividere grossomodo in tre parti: Una prima parte nella quale i suoi bersagli sono stati per lo più guardie giurate, dunque forze dell'ordine, una seconda nella quale le sue...."attenzioni" si sono rivolte ai cambiavalute ed una terza nella quale egli si è ....rivolto verso l'altro sesso. Ebbene, a mio sommesso avviso, la narrazione del Bilancia, dotata peraltro di spiccato istrionismo, messo in risalto da un marcato accento genovese che non mi farebbe escludere completamente il suo rifarsi ad un'intonazione vocale alla Gilberto Govi, accompagnata da una mimica facciale imperniata sulla più totale incredulità, sortiva in alcuni momenti (argomento tragico a parte) un risultato quasi umoristico. Solo in un preciso momento dell'intervista, il Bilancia ha avvertito un barlume di intenso pentimento per le azioni commesse.
Ma cerchiamo di chiarire meglio le cose. Tre parti dicevo. Guardie giurate: Una volta, una di queste, lui dice, gli avrebbe sparato addosso, senza comunque lasciar molto intendere se con giusta ragione o meno, ed ecco lo scatenarsi della furia contro la specifica categoria, peraltro ben precisa.
Ecco poi la volta dei cambiavalute, anche qui con una motivazione che potrebbe risiedere in uno o più torti subiti da parte di quest'altra categoria; non dimentichiamo che Bilancia era notoriamente dedito al gioco, egli stesso ha dichiarato di aver vinto e perso moltissimo con la medesima disinvoltura; Chi gioca (e perde) ha classicamente bisogno di prestiti; Forse che uno o più cambiavalute possa aver truffato il soggetto o averlo messo comunque in grave difficoltà? Ma ecco nella terza parte l'odio certamente più forte e sfrenato: Quello nei riguardi delle donne. Cosa non detta in questa intervista, ma da me ricordata per aver seguito il fatto di cronaca a suo tempo, è che il fratello di Donato Bilancia, a seguito di un divorzio (eccessivamente penalizzante?) si sarebbe tolto la vita gettandosi sotto un treno tenendo a se stretto addirittura il proprio figlio. Da qui ecco la fredda determinazione nell'eliminare un numero di donne. Conclusioni: Puro, semplice e freddo odio, covato, datato ed irrefrenabile.
Le imprese dei più efferati delitti nel notiziario della polizia inglese del XIX secolo
La domanda (come direbbe Antonio Lubrano) sorge spontanea, ed è PERCHE? Proviamo a rispondere: Tutti noi quando nasciamo, dobbiamo lasciare quel luogo meraviglioso privo di dolore e pieno solo di gioia che è il grembo materno. Veniamo alla luce e dobbiamo imparare a respirare -per questo si piange- poi si deve sopravvivere, si ha bisogno di mangiare, di idratarsi, di difendersi dal caldo e dal freddo....la lista potrebbe continuare. L'entrata così brusca in un mondo fatto di sofferenza determina la comparsa di un nucleo psicotico nel cervello di noi tutti. Quest'area psicotica viene poi negli anni occultata dall'educazione, dalla religione, dall'istruzione, dal mare magnum delle mediazioni socio-culturali, fino a scomparire, nascosta e saldamente inglobata alla stessa stregua di scorie di plutonio interrate fra piombo e cemento armato. Ma cosa accade se, malauguratamente, una sollecitazione fortemente negativa riesce a perforare gli scudi protettivi? E' semplice, il nucleo psicotico si slatentizza e da luogo all'attuarsi degli istinti e delle azioni più primordiali e terribili, alla stessa maniera di un terremoto che creasse una soluzione di continuo nelle barriere di piombo e di cemento armato che racchiudono le scorie di plutonio provocando l' inarrestabile diffusione di queste nel suolo e nelle falde acquifere con le facilmente intuibili conseguenze determinando quella che viene comunemente chiamata "Sindrome Cinese". Cosa dire alla fine di questa....lettera? Forse (solo Dio sa cosa sia veramente accaduto) uno o più fattori hanno sconvolto reiteratamente il cervello di Donato Bilancia e di tanti come lui. Si può fare il disperato appello a tutti coloro che avvertono in modo compulsivo-ossessivo l'inizio del bisogno di compiere atti scellerati, usando l'ultimo filo del senno, di recarsi dal medico e confidare senza vergogna o riserve le proprie intenzioni? Credo di si, o almeno lo spero.
Dr.Luigi Probbo
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