Strafalcioni in classe

(seconda parte)

 

Dopo il “prevedibile” successo della prima puntata, Miria ha continuato la ricerca nella memoria delle esperienze (reali) scolastiche per sorridere ancora con qualche perla degli alunni più “fantasiosi”. In questa occasione ha raccolto i ricordi di una collega di Scienze, che di seguito riportiamo.

 

1979, Scuola Media Mondello di Roma

Questionario di Scienze: Esponi la teoria sull’evoluzione dell’uomo

Svolgimento: Una volta gli uomini avevano i peli e la coda, poi persero i peli e la coda e siamo rimasti così.

 

 

1995, Scuola Media di Fiuggi

Il professore dice all’alunno: “Fai un esempio di strumento a corde”

Risposta: “Campane, professò”.

 

 

1996, Scuola Media Martin Luther King, Roma

La professoressa Gavelli legge e spiega un articolo di giornale in cui si parla della bomba al gas nervino nell’attentato alla metropolitana di Tokyo.

Luciani chiede al suo compagno di banco: “A Carlo, ho capito tutto, ma nun ho capito ‘na cosa: come ca**o hanno fatto a mette er gas ner vino?”

(questa stessa battuta, divenuta ben presto “leggenda metropolitana”, è stata riciclata più volte negli anni, non ultima nella serie di “battute” attribuite al povero Totti! n.d.r.)

 

 

 

1999, Scuola Media di Palestrina

Interrogazione di Scienze: nella cellula, dove sono collocati i cromosomi?

Arriva un suggerimento ( … nucleo …) del quale l’alunno percepisce solo la lettera “U” e risponde:

“I cromosomi si trovano … nell’utero!”

(forse aveva ancora nelle orecchie le note del disco “In Utero” degli amati Nirvana?)

 

 

 

1996, Scuola Media di Labico

Un alunno: “ma tu do abiti, pressoré, a Roma?”

“Sì, abito sulla Via Casilina”

“Ma che quartiere, pressoré?”

“Giardinetti”

“Ai giardinetti !?! E che dormi sulle panchine, pressoré?” 

 

 

Risposte diffuse ai questionari di scienze:

                             Le colonie batteriche > le COLONNE batteriche

                             Nell’atomo ci sono i PLOTONI.

 

Anche per questa volta è tutto, alla prossima!

  

A cura di Miria