Ancora la strage di Bologna nei Versi di Mario Izzi
Quando ho scritto il “fondo” del numero scorso dell’Eco ho deciso di intitolarlo semplicemente con la data della strage della stazione di Bologna, pensando che quello fosse il modo più diretto per ricordare quel tragico momento. Non sapevo che proprio uno dei nostri più cari collaboratori aveva già scritto, proprio con lo stesso titolo, dei versi dedicati a quel drammatico episodio. Potete immaginare la sorpresa quando, al ritorno a Roma dopo le vacanze, ho ricevuto la proverbiale lettera di Mario Izzi nella quale, insieme ai ringraziamenti di rito per la copia dell’Eco ricevuta, ho trovato in allegato i sopraccitati versi! Scrive Mario nella lettera: “Caro Riccardo, ho avuto il n. 47 de “L’Eco” e ti ringrazio della sollecitudine. C’è infatti da complimentarsi per la regolarità e la precisione della pubblicazione, che mostra decisione e fermezza di propositi nei suoi redattori (o del suo direttore?). Mi è piaciuto questa volta in particolare il fondo sul ‘2 agosto 1980’. La ragione potrai capirla dagli uniti foglietti, dove ebbi occasione di esplicitare i miei sentimenti sull’accaduto in quegli stessi giorni. Sulle responsabilità di quei fatti grava il muro di gomma da te citato. Personalmente un’idea su di esse me la sono fatta: apparirà – se avrò tempo e mezzi per farlo – su una sorta di mia testimonianza (che andrà dagli anni ’40 agli ’80-‘90) sugli avvenimenti che hanno allora interessato il nostro Paese.” Ed ora i versi di Mario, da leggere con attenzione non dimenticando che sono stati scritti pochissimo tempo dopo i fatti, pervasi dall’emozione e dallo sgomento sincero dell’autore.
|