NOMEN (PRIMA PVNTATAM)

 

O(H) MVSE

ACCVRRITE MECO,

IMPEROCCHE’ EGO POSSVM  INNALZARE A LO FVLGIDISSIMVM DIRECTVR A LO RADIOSVM  REDACTVR ATQVE A LI NOBILISSIMI LECTORES DE LO ECHO ANCHORA LO FRESKO DOLCE CANTVM DE CLARISSIMAE CREATTIONE DE LO INTELLECTVM MEVM.

 

 

Effettuata la dovuta invocazione alle Muse tutte, in special modo ad E’rato, musa della Poesia e della Mimica, non disdegnando peraltro la collaborazione di Talìa, musa della Commedia, passo a prendere per me stesso, l’honore atque lo piacere di comporre ut regalare vobis una de le mie “pagine” ne la sperantiam de lo vostro gradimento et godimento totale.

Tento di lasciare il latino maccheronico e mi accingo a narrare una delle mie ultime esperienze.

Correva lo scorso mese di Giugno; Le elezioni europee si sarebbero tenute di lì a pochi giorni.

Un giorno, all’incirca all’ora di pranzo, rientrando a casa al termine del giro di visite domiciliari del mattino, la mia attenzione veniva letteralmente sequestrata ….dai guerriglieri di Al Zarkawi ?…. direte voi …. Da Megan Gale che mi aspettava nuda davanti alla porta dello studio …. direte voi ….o forse dal presidente della Viterbese che, strappandosi i capelli, mi chiedeva soldi per una colletta in favore della sua squadra?

NAAAAAAAAAAAAAAA……Si trattava -ohibo’ - o perbacco - o perdindirindina - di un manifesto elettorale, o meglio di una sfilza di manifesti affissi di fresco (che al mattino non c’erano ancora) i quali facevano rutilante mostra di loro stessi, ancor grondanti colla fresca, recanti il viso, il NOME ed il cognome del  deputato di uno dei due schieramenti politici.

Forse avrete notato perché ho scritto la parola “nome” in maiuscolo ………….. eh eh eh, la particolarità è proprio li, nel nome, o meglio nel NOME, da momento ché al meschino e tapino, fu imposto il nome di …. RAPISARDO …. (Taccio su cognome e schieramento per ovvii motivi). Quale fu la mia reazione?

 

Correre a casa facendo i gradini a quattro a quattro, abbandonare la borsa da medico nel mezzo dell’ingresso, arraffare la telecamera, precipitarmi giù servendomi dei corrimano quasi in guisa di scivolarella, attraversare la strada rischiando d’essere investito da un taxi (Il taxista ed il cliente insieme: “Si te voi ammazzà, vatte a ammazzà da solo”) ed effettuare la ripresa del manifesto sotto gli occhi esterrefatti di una mia paziente che passava lì per caso alla quale ho imbastito una spiegazione del tipo “sono collezionista di nomi strani” (col cavolo che mi ha creduto) e che si è allontanata preoccupata sia per la mia salute che per il fatto di avere me come medico curante per se e per la sua famiglia.

Ma nulla mi importava ormai più …. avevo immortalato RAPISARDO.

 

 

Se mi avessero dato un nome del genere, giuro che avrei fatto causa ai miei genitori ed al parentado tutto.

E non basta, alcune sere fa, conversando con l’Eccellentissimo Riccardo Milan, anticipando circa quanto sto scrivendo, ricevevo da lui una rivelazione che ha dello scoop. Ebbene, il Professor Milan, aveva in un lontano passato, conosciuto di persona il RAPISARDO e due suoi cugini chiamati rispettivamente URANO e PLUTONE.

Nell’apprendere la cosa, ho dovuto con rincrescimento salutare concitatamente Riccardo, onde telefonare al 118 per farmi ricoverare d’urgenza.

 

Dr.Luigi Probbo, in collaborazione con le restanti muse: Clio (Storia) Euterpe (Musica) Melpomene (Tragedia) Tersicore (Danza) Polinnia (Lirica) Urania (Astronomia) e Calliope (Epica).


 

Un cestino di foto curiose

Succede anche questo

 

I fotoreporter dell’Eco sono stati particolarmente attivi negli ultimi mesi, tanto che abbiamo dovuto eseguire una difficile selezione tra le tante foto giunte!

 

Direttamente da Napoli ci arriva questo “altarino” ed il nostro fotoreporter Franco Nardi (che continua a lavorare per l’Eco anche se ormai è divenuto un fotografo “professionale”!) aggiunge il seguente commento:

“Foto con Maratona, in zona San Gregorio Armeno (la strada dei presepi). Purtroppo non è leggibile quanto scritto nel quadretto ma ve lo dico io:"capello ORIGINALE di Maradona", e sotto il vetro si vede un capello, in effetti! Originale! Certificato! Chissà, forse a Napoli esistono anche capelli di Maradona contraffatti!!!”

 

Ci spostiamo un poco più su (zona di Latina) per trovare questi ombrellini in vendita su una bancarella.

 

 

Chissà se siamo di fronte ad ombrellini con personaggi di WALT DISNEY sulla tela, o, dal momento che si avvicinava l’inverno, ad ombrelli in “lana” (WOOL) Disney (un altro tipo di lana, come la Merinos)?

 

Un sabato mattina dello scorso novembre ho trovato Vincenzo nel suo negozio (e questo è già un evento) che stava armeggiando intorno ad una scrivania ingombra dei materiali e delle carte più eterogenee: fatture, targhe per motocicli, confezioni di calzini (lunghi e corti), una camicia, due calendari 2005 di Padre Pio, tre cd di Mario Lavezzi (!) insieme a “Brothers & Sisters” della Allman Brothers Band, cartelline colorate, etc. etc. Quando mi ha visto, dopo i convenevoli di rito, ha tirato fuori da quella babilonia una macchinetta fotografica e mi ha trascinato in località Castrocielo nella speranza di trovare ancora un necrologio che aveva visto il giorno prima!

E qui ci riallacciamo (senza premeditazione!) all’articolo sui nomi strani di Luigi Probbo, dimostrando, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che noi tutti siamo sempre sotto quello che Gigio definì un giorno “l’Effetto Calamita”, ovvero quel filo nascosto che ci tiene in contatto quotidianamente, anche se non ce ne accorgiamo. Premetto, chiedendo scusa fin d’ora a qualche parente della defunta se osiamo sorridere di un necrologio, che per una volta non possiamo oscurare il cognome, capirete facilmente il motivo! Ecco qua:

 

 

 

a cura di Ric, Gian, Fra e Vin