Ridiamo a Ferri

quel che è di Ferri

 

Siamo lieti di pubblicare, su richiesta di un collaboratore del cantante-compositore Roberto Ferri, una sua biografia aggiornata, a correzione di un commento per così dire goliardico – ma che non è piaciuto – apparso sul lontano Eco n. 16 (Agosto 98). Tanto gli dobbiamo e volentieri pubblichiamo.

 

Roberto Ferri, italo-francese da parte di madre (la nonna materna era francese) nasce artisticamente dal momento in cui entra a far parte della scuderia Pdu di Mina per la quale incide quattro 45 giri.  Per l'Ariston incide "Se per caso un giorno la follia", un album sulla "diversità" che è diventato un cult per i collezionisti.

Inizia quindi a scrivere per altri esecutori (Dori Ghezzi, Iva Zanicchi, Giorgia, Toto Cutugno, Cristiano De Andre', ecc.) e nel 1983 vince, come autore, il Festival di San Remo con "Sarà quel che sarà" cantata da Tiziana Rivale.

Da allora, quasi ogni anno, una sua canzone partecipa al Festival (Dori Ghezzi, Giorgia Fiorio, New Trolls, Charlye, ecc.) fin quando nel 1997 con "E dimmi che non vuoi morire", cantata da Patty Pravo, e scritta con Vasco Rossi  e Gaetano Curreri colleziona un buon successo anche di vendita. Nel frattempo segue corsi di teatro (pantomima, varietà, commedia dell'arte) diretti da Antonio Fava (allievo di J.Lecoq). Nasce in quel periodo una profonda amicizia con Fabrizio De Andre', col quale collabora (“Faccia di cane”, “Bella più di me”, ecc.), e al quale chiede utili consigli.

L'associazione italo-francese gli affida il compito di ricordare il decennale della morte di George Brassens con alcuni concerti, che comprendono canzoni francesi (infatti, Mina lo ingaggiò dopo averlo sentito cantare "La Bohème" al Festival di Voci Nuove di Castrocaro).

 

Ora si ripresenta proponendo appunto un repertorio di canzoni francesi in lingua (Jacques Brel, Charles Aznavour, Edith Piaf, Leo Ferre', Gilbért Becaud, George Brassens, ecc.).

E' del 1999 la sua canzone "Le donne allungano la vita", cantata da Fausto Leali e Teo Teocoli. 

Partecipa, con il suo spettacolo, durante l'estate 2000 al Festival di Fano, "Il violino e la selce", per la direzione artistica di Franco Battiato. Sempre nell'estate si esibisce, come supporter, in "Banda Orchestrale" lo spettacolo che Franco Battiato ha portato in giro per l'Italia nell'estate 2000 e che ha avuto un seguito nella stagione 2001. Recentemente ha partecipato al Festival “Incontri Internazionali della musica” di Salerno, aprendo il concerto di Juliette Greco, e a Genova, al Memorial dedicato a Fabrizio De Andrè.

Ferri ha realizzato nel 2001 un CD, già pubblicato, con canzoni francesi classiche e con alcune canzoni, di cui ha curato la traduzione in francese, di cantautori italiani (F.De André, F.Battiato, V.Rossi, ecc.).

Nell’ ottobre-novembre-dicembre 2001 un tour  lo ha visto impegnato in spettacoli in Francia, Belgio, Canada, Svizzera e isole oltreoceano, in  spettacoli organizzati da associazioni culturali francofone per la difesa della lingua francese. In tali occasioni Ferri ha proposto canzoni di autori francesi e italiani tradotti in francese.

E’ del 2002 la sua partecipazione a San Remo al  “Premio Tenco”, con un convegno sulla traduzione.

Nell’autunno 2003 è stato  pubblicato dalla Fondazione De André un CD live del Memorial, che comprende anche “La romance de Marinelle” tradotta e cantata in francese da Ferri; fanno parte del cast: Celentano, Rossi, Battiato, Ligabue, Mannoia, Vanoni, ecc.

Nell’inverno 2004 Adriano Celentano inserisce nel suo CD “C’è sempre un motivo” un inedito “Lunfardia”, che Ferri ha scritto in lunfardo-spagnolo con Fabrizio De André. Contemporaneamente Ferri appare anche come autore con due nuovi brani nel nuovo lavoro di Gianni Morandi.

Continua a svolgere, parallelamente a concerti teatrali e spettacoli, l’attività di docente e di chimico-cosmetologo-profumiere.

 

Marzo 2005