Dai "MOTTI E SENTENZE DELLA LINGUA LATINA" di Orazio Manente
Le donne romane
Giocatrici - lastra di marmo a Pompei
Nella prima puntata dedicata al recentissimo
libro di Orazio Manente sui "Motti e sentenze della Lingua Latina",
avevamo dato un "assaggio" seguendo un criterio semplicemente
alfabetico. Abbiamo deciso di pubblicare i successivi articoli
presentando motti e sentenze raggruppati per argomento. Cominciamo
dunque con i motti che hanno per oggetto le DONNE.
Ci piace cominciare citando un proverbio che non
è tra quelli pubblicati dall’amico Orazio, ma è tratto da un’altra
interessante raccolta dedicata a "La donna nei detti napoletani"
(Renato De Falco, Newton, 1998) che unisce – per così dire – il
dialetto napoletano alla lingua latina:
Femmina nullo bona est, et si bona est jèttala p’
‘a fenesta!
La donna non è affidabile per nessuno, ma anche
se lo fosse, gettala dalla finestra!
Come vedete i proverbi riescono anche nella
difficile impresa di mettere insieme lingua latina, italiana e
dialetto.
E passiamo ai motti di Orazio dedicati alle
donne.
AUT AMAT, AUT ODIT MULIER; NIHIL EST TERTIUM
La donna o ama o odia; non c’è via di mezzo
CONIUGIS IRATAE NOLI TU VERBATIMERE: NAM LACRIMIS
STRUIT INSIDIAS, CUM FLEMINA PLORAT
Non temere gli strilli della moglie adirata:
mentre piange, tesse con le lacrime insidie
DEUT FECIT VIRUM QUAM MULIEREM AUDACIOREM
Dio fece l’uomo più audace della donna
DICI SOLET MULIERES VIRIS LOQUACIORES ESSE
Si suol dire che le donne sono più chiacchierone
degli uomini
DIDICERE FLERE FEMINAM IN MENDACIUM
Le donne hanno imparato a piangere per mentire
DUM FEMINA PLORAT DECIPERE LABORAT
Quando la donna piange, si studia di ingannarti
FALLERE, FLERE, NERE, STATUIT DEUS IN MULIERE
Ingannare, piangere, filare, questo dispose Dio
che le donne facessero
FEMINA TUTIOR UNDA FIDE
L’onda è più sicura della fede donnesca
MALO IN CONSILIO FEMINAE VINCUNT VIROS
Le donne superano gli uomini in perversità
MULIEBRIS LACRIMA CONDIMENTUM EST MALITIAE
La lacrima della donna è il condimento della
malizia
MULIER ABUNDAT AUDACIA
La donna è piena di audacia
MULIER CUM SOLA COGITAT MALE COGITAT
La donna quando pensa da sola, pensa male
MULIER CUPIDO QUOD DICIT AMANTI … RAPIDA SCRIBERE
OPORTET AQUA
Ciò che la donna sussurra al voglioso amante deve
essere scritto sull’acqua di un ruscello
MULIER RECTE OLET, UBI NIHIL OLET
La donna ha buon profumo quando non profuma di
nulla
MULIER TACEAT IN ECCLESIA
La donna, in chiesa, taccia
NON HODIE, NEC HERI, NEC CRAS CREDE MULIERI
Non credere alle donne né oggi, né ieri, né
domani
NONUMQUE FURENS QUID FEMINA POSSIT
E’ noto di che cosa sia capace una donna sulle
furie
OMNIS MULIER INTRA PECTUS CELAT VIRUS PESTILENS:
DULCE DE LABRIS LOCUNTUR, CORDE VIVUNT NOXIO
Non c’è donna che sia libera dal fiele: tossiche
in petto, hanno bocche di miele
VARIUM ET MUTABILE SEMPER FEMINA
La donna è sempre cosa varia e mutevole
VENTO QUID LEVIUS? FULMEN. QUID FULMINE? FUMUS.
QUID FUMUS? MULIER. QUID MULIER? NIHIL.
Che cosa c’è di più leggero del vento? Il
fulmine. E più leggero del fulmine? Il fumo. E più leggero del fumo?
La donna. E più leggero della donna? Nulla
VINUM ET MULIERES APOSTATARE FACIUNT SAPIENTES
Il vino e le donne deviano i sapienti
Finisce qui la seconda puntata sui proverbi
latini; per rimanere in tema potremmo dire FUGIT IRREPARABILE TEMPUS
(Il tempo fugge irreparabile! Virgilio, Georgiche, III)
e bisogna chiudere anche questo numero dell’Eco. Non prima di aver
dato qualche ulteriore commento su questa ultima citazione
virgiliana divenuta col tempo uno dei detti più famosi, più volte
utilizzato.
Ad esempio il Metastasio:
"Il tempo fugge e le vittorie invola"
(Alcide, sc. 9)
E Dante mette in bocca a Virgilio il seguente
monito:
"Pensa che questo dì mai non aggiorna"
(Inferno, Canto XII, 84)
Ed infine il Petrarca ricorda:
"che volan l’ore, i giorni e gli anni e i mesi,
e ‘nsieme, con brevissimo intervallo,
tutti avemo a cercar altri paesi"
Inoltre tale motto è spesso inciso su meridiane
ed orologi.
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Alla prossima!
A cura di Miria e Riccardo
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