Storie della bottega di Vincenzo

Molti già lo sanno, altri debbono ancora impararlo: la "bottega" di Vincenzo non esiste esclusivamente per riparare le varie tipologie di "due ruote" né per vendere cicli, motocicli e minuteria ad essi collegata. Da Vincenzo si possono trovare ben altri oggetti, che pure mantengono un certo "legame" con la sua attività principale, come dimostra il servizio fotografico che pubblichiamo.

 

Vincenzo, a sinistra, consegna il prezioso dono a Luigi Probbo

Verso la fine del millennio (1998, ’99 o giù di lì) nella bottega di Vincenzo ebbe luogo lo storico incontro tra il titolare del negozio ed il "Dottor Probbo", che indossò per l’occasione la divisa da arabo praticante.

In tale occasione Vincenzo consegnò all’ospite due magnifici doni.

Il primo era una lattina di olio extravergine di oliva del Basso Lazio di impareggiabile qualità. Dato che stiamo parlando di Vincenzo Lorino e di Luigi Probbo tale lattina, pur contenendo dell’ottimo olio, della cui bontà ebbe a parlarmi personalmente la signora Probbo, presentavasi come una latta di olio lubrificante CASTROL!

Dopo aver corredato la latta con adesivi Castrol, Vincenzo aveva anche scritto di suo pugno alcune frasi significative.

Su un lato c’era scritto:

A LUIGI PROBBO CON SIMPATIA BUON APPETITO. VINCENZO

 

 

Su un altro lato:

LUBRIFICANTE INTERNO DA USARSI CON MOLTA MODERAZIONE

 

Su un terzo lato trovava posto un celebre proverbio loriniano del XX secolo che racchiude sinteticamente un saggio e morigerato stile di vita:

UNO NON PUO’ PENSARE BENE, AMARE BENE E DORMIRE BENE SE NON HA MANGIATO BENE E BEVUTO MEGLIO

 

Le foto scattate dal nostro direttore mostrano la lattina d’olio tra due dischi (originali LP), colonne sonore di due film che hanno avuto grande impatto nella storia giovanile del nostro Vincenzo. Vale la pena spendere due parole su questi due pezzi di cinematografia americana degli anni ’70.

Si tratta di Electra Glide di James William Guercio, pellicola che ha per protagonista, manco a dirlo, una motocicletta, e di American Graffiti di George Lucas, in cui le protagoniste sono delle automobili anni ’50, tutto materiale molto caro al "nostro".

Da notare che entrambi i film uscirono nel 1973, ovvero nell’anno in cui Vincenzo celebrava i suoi primi venti anni di vita, ragguardevole coincidenza!

Il poliziotto motociclista di Electra Glide, un "bassetto" tra colleghi marcantoni, guidava una potente moto, spesso solitario, immerso negli assolati e desertici panorami dell'Arizona. Una fotografia da urlo per questa opera prima (e unica) di un regista dalle evidenti le origini italiane. Il bellissimo poster all’interno del magnifico LP ha accompagnato per anni i sogni del giovane Lorino che si vedeva impavido a cavalcare una Electra Glide in quegli infiniti spazi un tempo cari agli ammiratori di Tex Willer, Kit Marson e Tiger Jack!

Di American Graffiti e del suo regista penso si sappia tutto: uno spaccato di vita giovanile in una città della California durante l’estate del 1962. Penso che Vincenzo avrebbe potuto benissimo impersonare John Milner, il meccanico specializzato in "modifiche" sui motori delle automobili che partecipavano ad epiche gare di velocità di fronte ad un estasiato pubblico femminile.

La colonna sonora fece conoscere la musica di fine anni ’50, ossia gli ‘albori’ del rock, a molti ragazzi che non pensavano ci fosse stato qualcosa prima dei Beatles e dei Rolling Stones: BILL HALEY AND HIS COMETS, THE BEACH BOYS, CHUCK BERRY, THE PLATTERS, FATS DOMINO, DEL SHANNON, BUDDY HOLLY, BOOKER T. & MG’S , tanto per citarne alcuni.

Ma è ormai tempo di tornare alla visita di Luigi Probbo di cui si parlava all’inizio: il secondo dono che Vincenzo gli offrì fu la inimitabile "Asta del baucano".

Soltanto pochi eletti possono dire di conservare tra i propri cimeli un oggetto di tal fatta, proveniente dalla zona della romana Bauco (oggi Boville Ernica).

Nella soprastante foto, il momento ufficiale della consegna.

* * *

Altra epoca, altro momento topico di Vincenzo, per una volta al di fuori della sua bottega.

Anch’egli infatti cerca talvolta svago al cinema o al circo. Ai gusti cinematografici abbiamo fatto cenno, del circo è rimasta una foto rarissima che l’Eco di Roccasecca pubblica in anteprima mondiale, dopo aver rifiutato più di una richiesta da parte di molte altre nobili testate europee, americane ed asiatiche. Si tratta di una istantanea di epoca incerta che ritrae Vincenzo insieme al dottor Celestino e ad una terza presenza dall’identità ignota. I due "umani" sorridono … la scimmietta appare perplessa e mantiene un atteggiamento più pacato e riflessivo.

R.M.