Ma come erano gli occhi nelle canzoni degli anni ’60?

Gli "Occhi di ragazza" cantati da Gianni Morandi nel 1970 giungono al culmine di un "filone" di canzoni, scritte soprattutto negli anni ’60, dedicate a questo particolare aspetto del fascino femminile. Proviamo a tracciare una storia di questi brani musicali aventi nel titolo questa parola "magica".

Colui che dedicò ben due canzoni agli "occhi" fu l’allegro Dino che nel 1964 riusciva a percepire la disaffezione della sua ragazza dallo sguardo di lei in "Te lo leggo negli occhi"; quattro anni dopo, era il 1968, più sicuro di sé, aveva scoperto il fascino dei propri occhi, decantati in "Gli occhi miei".

I due brani raggiunsero rispettivamente il sesto ed il settimo posto in classifica, non raggiungendo il quarto posto del suo primo successo "Eravamo amici" del 1964. Non ebbe una carriera lunga, questo Pat Boone all’italiana, eppure quell’aspetto da bravo ragazzo, quella voce gradevole e quei bellissimi occhi chiari avrebbero fatto sperare un successo più luminoso.

Tornato in TV dopo alcuni decenni, con barba ispida e pochi capelli, ha mostrato la stessa simpatia e il medesimo garbo della gioventù.

Un titolo simile alla seconda canzone di Dino fu "Davanti agli occhi miei" interpretato nel 1969 dai New Trolls, storico gruppo del beat italiano, capitanato dal chitarrista "hendrixiano" Nico de Palo, il quale introduceva la canzone con un insolito (almeno per la musica leggera italiana) torrido assolo di chitarra per esplodere in un acutissimo urlo e poi cantando "sei quiiiiiìììììì davanti agli occhi mieiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii ………. ti sognavo la notte vicino a me, mi svegliavo al mattino e non c’eri più, peròòòòòòòòòòòòòòòòòòò ieri sognavo te, oggi sei qui con me, ieri volevo te, oggi ti vedo qui, sei qui davanti agli occhi mieiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii".

 

Il brano sostò stabilmente nella classifica dei dischi più venduti, raggiungendo il posto n. 7 e permanendo stabilmente tra i primi dieci 45 giri più venduti per molte settimane, livello che fu eguagliato soltanto nel 1979 con la più tranquilla "Quella carezza della sera".

Fu dunque "Davanti agli occhi miei" che fece fare un notevole salto di qualità nelle vendite al gruppo di De Palo e De Scalzi, pur con qualche critica di "svolta commerciale" non del tutto infondata.

Infatti i New Trolls fino ad allora avevano pubblicato canzoni "sperimentali", che potrebbero essere definite le prime composizioni di rock psichedelico italiano, come "Sensazioni" e "Visioni" ed il concept album "Senza orario, senza bandiera", nato dalla collaborazione con Fabrizio De André, che negli anni sarebbe stato "riscoperto" più volte, fino a diventare un classico, grazie a canzoni come "La miniera", "Signore io sono Irish" e "Ti ricordi Joe".

 

Anche l’inglese Shel Shapiro nei Rokes prima maniera, dopo aver ascoltato Dino, ebbe modo di anticipare le intenzioni della ragazza cantando, nel suo curioso italiano "C’è una strana espressione nei tuoi occhi" :"C’è una strana espressione nei tuoi occhi vogliono dirmi che non mi ami piùùùùù, vogliono dirmi che non mi vuoi più beeeeeeene, mi fanno già capir che io ti perderòòòòòòòòòòòò. E nei tuoi occhi io vedo quel che non sai diiiiiiiiiiiiiiiiiiire: non dirlo già lo so, che tu mi lasceraiiiiii, io ti perderòòòòòòòòòò".

E veniamo alle ragazze: erano più affascinanti le ragazze con gli occhi verdi, come sostenevano Franco Tozzi e Renato dei Profeti o la Lisa dagli occhi blu di Mario Tessuto? O al di sopra di tutte c’era la bellissima ragazza dagli occhi neri di cui Mal dei Primitives sentiva così tanto la nostalgia, dopo essere stato lasciato per un altro uomo (proprio lui, il bellissimo Mal!) al punto da dedicarle con grande trasporto un motivo di notevole intensità?

Franco Tozzi, fratello del più noto Umberto, ebbe grande popolarità con "I tuoi occhi verdi" , altra canzone dal triste contenuto. "E’ notte, è notte ma non dormo, penso ai tuoi occhi verdi che non mi guardano più". Il brano arrivò al numero 5 della Hit Parade, unica entrata in classifica per il Tozzi.

Innamoratissimo di una ragazza dagli occhi verdi fu l’assonnato Renato dei Profeti (quello che qualche tempo dopo sarebbe andato nel bosco nella speranza di incontrare tale Lady Barbara; non si sa se riuscì ad incontrarla, ma di certo lei lo portò al primo posto in classifica nel 1970!). Nella celebre "Gli occhi verdi dell’amore" del 1968 Renato sospirava che lei "aveva gli occhi dell’amore: verdi" con la "e" di "verdi" pronunciata moooolto aperta! Non è dato sapere se la ragazza in questione fosse la medesima sfuggita a Franco Tozzi tre anni prima.

E chi non ricorda la "Lisa dagli occhi blu" che nel 1969 Mario Tessuto fece conoscere a tutta l’Italia, precisando che "senza le trecce la stessa non sei più". Giunse al primo posto della Hit Parade ed ebbe un notevole seguito nelle scuole, dove la sua Lisa della classe seconda B venne strapazzata con le più ignobili parodie. Nella mia classe seconda Ginnasio, tanto per fare un esempio, si cantava "Lisa dagli occhi blu, con quelle tette neanche sembri tu"!!!

Infine Mal dei Primitives nella straziante "Occhi neri, occhi neri" tentava di fermare la ragazza urlando "Occhi neri occhi neri vai con lui ma non è amore e io intanto sto morendo ma tu forse non lo sai." E ancora:

Occhi neri occhi neri lui domani sarà stanco tu verrai con il tuo pianto per tornare insieme a me. Occhi neri occhi neri io mi sento in alto mare, una vela senza vento quando il sole non c'è più." Guadagnerà una permanenza di ben 22 settimane nella classifica dei dischi più venduti tra fine 1969 e primi mesi del 1970.

Certamente un posto d’onore spetterebbe a Bobby Solo, autore di "Una lacrima sul viso" e "Se piangi, se ridi", esperto in lacrimazioni di ogni genere. Ma la mancanza della parola chiave nei titoli, può fargli avere, al massimo, una citazione "ad honorem"!

Per concludere, una carrellata di altri interpreti – sia noti che quasi sconosciuti – che dedicarono canzoni agli "occhi", senza aver la pretesa di citarli tutti, naturalmente.

Fred Buscaglione nel 1961 cantava "Mi sei rimasta negli occhi". Un anno dopo (1962) Johhny Dorelli sussurrava "I tuoi occhi". Gino Paoli nel 1963 cantò "Basta chiudere gli occhi". Nello stesso anno tale Beppe Cardile si lanciò in "Occhi di cielo". I Bisonti di Bruno Castiglia presentarono "Occhi di sole" nel 1966. Quelli di Patti Pravo erano "Gli occhi dell’amore" nel 1968. Sergio Endrigo nel 1969 (fateci caso è l’anno più prolifico per gli "occhi") con grande sensibilità interpretava "Lontano dagli occhi". Sempre nel ’69 la francesina Silvie Vartan cantava saltellando "Festa negli occhi festa nel cuore".

Non ci addentriamo nelle discografie straniere, limitandoci a citare due grandi della musica rock inglese, i quali sembrano dar ragione a Mario Tessuto con una sicura predilezione per gli occhi blu: "Blue Eyes" di Elton John e "Behind Blue Eyes" degli Who.

Sperando che vi siate divertiti leggendo questa scorribanda probabilmente senza senso, vi diamo appuntamento ad una prossima puntata dedicata a ….

Chi lo sa!

R.M.