Archivio storico de

L’Eco di Roccasecca

 

Questa edizione dedicata in gran parte alle Elezioni non poteva che contenere, nella rubrica di recente ideazione Archivio Storico de “L’Eco di Roccasecca” , la celebre “Galleria semiseria” di interventi raccolti – guarda un po’ - da Franco durante la lunga campagna elettorale roccaseccana delle precedenti Amministrative. Una antologia politica roccaseccana in piena regola, dunque! Tale divertentissima cavalcata elettorale fu pubblicata su L’Eco di Roccasecca n. 33, anno VI, Giugno 2001.

 

 

Tutti ricordano Totò nel film "Gli onorevoli", con il megafono-imbuto a sollecitare amici, parenti e affini a votarlo, addirittura dentro la propria stessa casa, incessantemente, ripetendo all’infinito il tormentone "VotaAntonio, "VotaAntonio, "VotaAntonio, "VotaAntonio". Pensare che in quel film Totò si candidava proprio nella cittadina di … Roccasecca! Imperdibile la scena del comizio finale, come imperdibili sono le "scene da comizi roccaseccani" che in questo incredibile reportage Franco consegna definitivamente alla storia. Precisiamo una volta per tutte che per motivi di "privacy" non sono riportati nomi reali, ma soltanto di fantasia, anche se, roccaseccanamente parlando, i nomi che girano sono sempre i soliti 5 o 6!

Era il 1997: un candidato di zona (un guastatore) emozionatissimo, conclude il suo intervento: "Ve la saluto a tutti!!!" Al che una donnona senza peli sulla lingua replica immediatamente: "E si omme tu de salutà la fessa mia!"

Con questo breve episodio tornatomi alla mente, risalente alla precedente campagna elettorale di quattro anni fa, comincio questa lunga carrellata di episodi elettorali roccaseccani, precisando che, anche se sembrano racconti scritti da chissà quale penna fantastica, sono semplicemente frutto di realtà vissuta in questo mondo terrestre, Europa, Italia, Lazio, Roccasecca ….

 

La campagna elettorale inizia ufficialmente il 15 aprile, ma qui le querele già fioccano. Quando in tv sento dire: "sarà una campagna elettorale infuocata, vorrei dir loro: "venite na cica aecche".

 

Ieri sabato. Un candidato a Sindaco gira per le campagne nella zona S. Vito insieme ad un suo amico, dalla mattina fin nel primo pomeriggio. L'amico, o presunto tale, essendo bevitore ad ogni casa accetta del vino, della birra, del martini, ecc. La sera arriva il momento dell'incontro di zona. I candidati si presentano, fila tutto liscio. Inizia il momento del dibattito e cosa succede? Ovviamente l'amico prende la parola per primo dicendo che il candidato è una brava persona, che è stato tutto il giorno con lui ad invitare i cittadini per l'incontro, etc etc. Improvvisamente....inizia una critica feroce nei confronti non tanto dell'amministrazione ma in particolare del candidato a Sindaco suo "amico". L’alcool cominciava a fare i suoi effetti?

 

Qui siamo al controspionaggio, i candidati di bandiera sono selezionati secondo capacità, ma altri secondo le esigenze tattiche. Proprio così; a costoro le competenze non sono indispensabili, sono i cosiddetti guastatori. Vengono selezionati come elementi di disturbo nelle zone periferiche. Costoro, oltre a prendere voti per se stessi devono riuscire "soprattutto" a sottrarli agli avversari. Spesso sono vicini di casa o addirittura parenti. Ovviamente per questo si cerca di conoscere in anticipo i candidati della lista avversaria, da qui il controspionaggio.

L'altra sera è stata scoperta una spia che origliava i discorsi di un gruppo avversario. Un fedelissimo a cui non sono richieste particolari competenze, era seduto in macchina a guardia del territorio. Ebbene, il guardiano si è accorto che alcuni ragazzi andavano ad acquistare con eccessiva frequenza sigarette da una macchina erogatrice posta proprio vicino al gruppo parlottante di avversari.

Insospettito, come un segugio si è messo sulle loro tracce. Cosa succedeva? I "fumatori" si portavano proprio in un’abitazione privata dove si stava tenendo la riunione della lista avversaria. Domenica mattina, il valoroso, ha offerto da bere ad alcuni suoi amici tra cui anche un oppositore ormai eletto come suo personale avversario e, additandolo, ha pronunciato questa frase:"vagliu bevete tutte, ma a chisse niente pecchè è na spia".

 

Diffusione sonora

Su via Piave è impossibile stare tranquilli. Decine di auto per la diffusione sonora dei comizi vi transitano chi per le amministrative, chi per le politiche (camera, senato). Questo avviene dalle  9 alle 13.30 e dalle 15 alle 21 (alle 21 iniziano i comizi).

Le formazioni meglio organizzate girano con delle basi già incise. Altre, probabilmente per tradizione o scelta politica, annunciano dal vivo. Una di queste:

 

"Questa sera alle ore.... tizio parlerà" .......pausa … poi si sente: " E smorza sa sigarettaaaa!"

Ancora annuncio dal vivo; siamo in piazza, alla stazione: un ferroviere torna dal lavoro. "Pino se ogge stive a faticà ieri a do stivè" Tradotto dal politichese nostrano significa: "Pino (nome di fantasia) considerato che ieri non eri a casa, e che oggi sei stato al lavoro, mica sarai stato al comizio dell'altra lista?" E' una considerazione ma allo stesso tempo una minaccia!

Adesso sono le 10,55 e vi sono 3 auto, giuro sul mio onore, che transitano su via Piave. Ognuna di esse annuncia un comizio diverso. Proprio sotto casa mia passa un’altra macchina. La velocità della voce aumenta con l'aumentare della velocità dell'auto. E così annuncia un comizio che si terrà ad Arce, ma non siamo riusciti a capire altro.....andava troppo veloce!

A proposito, domenica scorsa mentre era in atto il comizio di presentazione di una delle liste roccaseccane, è passata un auto che presentava il comizio di un candidato di Cassino. Una voce di campo esclama: "Vagliò … si scunfinate!".

Mercoledì scorso: mercato cittadino. Passa l'arrotino come tutti i mercoledì, come tutti gli anni, come da anni (i miei ricordi mi riportano all'infanzia). Ebbene costui, che cercava di pubblicizzare il suo modesto ed onesto lavoro si sente dire: "aeh! Vagliò … mo’ te ce mitte pure tu"?!

Presentazione delle liste

Si è scelto di presentare i nuovi candidati in modo originale. I consiglieri uscenti presentano i neo candidati. Una uscente tesse le lodi di uno di questi. Costui prende il microfono e tenta di fare il modesto, ma, visibilmente emozionato risponde: "Non è vero niente, comunque la ringrazio".

E ancora: "io Pinco Pallino lo conosco poco, ma da sempre ho apprezzato il suo impegno nel sociale".

La successiva presentazione trae spunto da quanto poc'anzi detto. Testuali parole: "Io tizio e caio non lo conosco per niente, non l'ho mai visto, comunque adesso ve lo faccio vedere" (in esposizione?).

Un nuovo candidato, non dotato sul piano dialettico, preso dall'emozione fa questo esordio: "Cittadini io mi HO presentato a voi....."

Altra lista: "Carissimi telespettatori....." da dietro il palco il microfono cattura un'esclamazione di un candidato della stessa lista "ma manneggia chi te campa".

Ancora cosa dire delle "elementari SILVIO D'Acquisto"?

Oppure del mammifero detto "CAIOTA" ? Secondo me, e secondo un gruppo di esperti nominati appositamente per risolvere il dilemma, CAIOTA è riferito a coyote, ma in realtà il candidato voleva dire sciacallo.

 

Adesso comincia ad essere il momento della conta dei voti, mentre a livello nazionale si fanno i sondaggi da noi le cose avvengono in modo più ruspante.

Ecco il funzionamento.

Si individuano le famiglie numerose, generalmente dall'elenco telefonico (i perfetti, zona quaranta, cai pocse, i merli, cognomi vari) e si fa la conta dei voti. Vi sono i candidati di zona che vengono "letteralmente" interrogati sul loro operato. In quelle famiglie dove non vi è stata penetrazione, si cerca lo sfondamento laterale attraverso altri candidati. Questo non vale per le zone centro e scalo, dove conta più il voto di opinione. In questo caso vi sono dei trucchi, degli escamotage tecnici diversi.

Il sistema è brutale ma funzionale perché si conclude cosi: "allora questi sono i voti (persone) scoperti vediamo chi ci arriva!" Si dà lettura, ad esempio: Milan! E’ mio! Nardi! Chisse e gliù meie! ecc.

Generalmente il sistema funziona, e vi assicuro, molto meglio del duo Pilo-Fede. E si possono sentire storie al limite dell’incredibile, come la seguente.

La scalinata all’interno del Municipio

 

La fonte è stata verificata con un sistema incrociato simile a quello appena descritto. Un candidato sindaco ha parlato con una candidata di una lista cuscinetto.

Ebbene al termine di questa chiacchierata la donna fa: "a casa ce stave 3 voti, 2 so’ pe te!".....sarei curioso di saper a chi andrà il 3° voto!!!

 

Mamma e figlia, candidata, vanno in giro a chiedere voti.

La mamma: "andiamo qui, da questa signora ci sono stata per le missioni".

La figlia: "sei sicura che questa voti per noi?"

Risposta: "Eeeee, ma ti pare!"

"Allora, la dai la preferenza per mia figlia? Non puoi dirmi di no, ci rimarrei proprio male" ma mentre lo dice nota una certa resistenza e perplessità da parte della padrona di casa, che alla fine risponde: "vabbò, magari, mo ce penze na cica"

EBBENE IL MARITO ERA CANDIDATO CON L'ALTRA LISTA!

 

 

 

 

Dai "Discorsi" e dai "Comizi"

 

."30 anni fà il castello era li, adesso è ancora lì".

"....perché , se voterete la nostra lista, sono certo che il 13 maggio, "forse" vinceremo"

"....e che ne dite del lavatoio (suggerimento fuori campo)....

 

… e che ne dite del frantoio (suggerimento fuori campo)...e che ne dite del mattatoio (finalmente la parola giusta)."

 

Successivamente lo stesso candidato, che leggeva, aggiunge:"rinchiuso il mattatoio comunale" il passaggio voleva dire "riuso del mattatoio comunale."

 

Si parlava di occupazione: "…. anche le donne sono degli esseri umani"!

…. "Questa amministrazione è abituata a farci mangiare le mele" (a questa frase francamente non riesco a dare interpretazione alcuna, anche il periodo precedente non mi è stato chiaro).

....."estrarremo solo noi la spada dalla roccia!" Mentre pronunciava questa frase il candidato alzava il braccio al cielo ed esclama: "EUCALIPTUS" ( leggi EXCALIBUR).

....."vorrei dire a colui che si vanta di lavorare al genio civile, che civile non è che un genio mai lo sei stato, mai lo sarai, stattene a casa....."

 

Ad un farmacista candidato di statura medio-bassa: "vorrei dire al piccolo alchimista che è meglio giochi al piccolo chimico, lasci stare la politica".

 

Anche il pubblico sembra risentire di tanta scienza indotta. State a sentire. Durante un comizio: "mamma ma in questo ghiacciolo c'è la coca cola, poi non dormirò!" "Non ti preoccupare nei ghiaccioli non c'è la COCAINA" (al tempo caffeina).

....."faremo anche una piscina coperta di 10x15 centimetri"........

......"grazie per la partecipazione. Piove, fà freddo, non mi dilungherò molto. Cominciamo dal 1993".

 

Lunghissima militanza politica: ....."io sono in politica da 30 anni"....

Sulle bacheche dell'affissione politica risulta che il candidato ha esattamente 30 anni.

"Io sono un funzionario dello Stato, io mi sono fatto da solo".

 

Dalla piazza una risposta: "ma ce vo di a nuia chi si tu, ma statte zitte ca patete ancore te fa la zuppa cu gliu latte la matina".

Presentazione di una candidata a Sindaco: ".......perchè Paola (nome di fantasia) sarà la nostra "ERMA" Bonino"

"Cari elettori, cari concittadini, carissimi amici, non fatevi fottere, non fate i fessi "COME AL SOLITO"..."

 

Primo discorso di un candidato di zona. Persona serissima ma con un livello di istruzione non molto elevato: ".....sono state fatte molte opere, certo quei soldi si potevano spendere meglio. Sono state fatte molte cose, molte non sono state fatte. Però qua chi la vuole cotta, chi la vuole cruda, che vi devo dire, dateci fiducia.....se potete"

Al termine del discorso l'oratore chiede lumi circa il suo intervento. La risposta di un ascoltatore: "Pasquà (nome di fantasia) te glie si pure scritte gliù discurse eh! Ma le sai ca si propria n'artista tu!"

Risposta:"Ma allora so ite bone"?

"Senteme a me, ma pecchè ne nzi parlate maie fine a mò?"

"E va bo’ chesta era la zona mia, alla stazzione che me vo fa dì ?"

"Le sai che putive dì?"

"Dimme ca le pozze pure ancora dì!".

"E? vere, sai che po di alla stazione? Me chiame Pasquale, tenghe 45 anne, e angora nen zo capite nu cazze".

....."a Roccasecca porteremo una delegazione da Pontecorvo della URSL"..... tradotto ....."a Roccasecca porteremo la succursale da Pontecorvo, della USL FR7

Un candidato: ..."Questa è la formazione vincente, saremo sempre vicino a voi, saremo sempre al vostro fianco, proprio come ora i miei colleghi sono al mio fianco"...

Pioveva, tutti i candidati erano scesi dal camion…..

Un candidato presenta il programma elettorale. Il tempo stringe, devono parlare altre persone.

La presentazione parte dalle opere da fare nelle campagne, arriva al centro quando un compagno si rivolge agli amici dietro il camion: "ma chisse quanne c'arriva ngoppa a Roccasecca?".

....."voi dovrete avere fiducia in me, perche se mi darete fiducia, avrete fiducia in me"!

…. "Io non voglio fare nomi, però voglio difendermi dalle accuse rivolteci. Vorrei dire a Mario Rossi......Vorrei dire a Tommaso Bianchi........vorrei dire a Antonio Verde.....

 

 

Comizio dello Scalo: vogliono parlare tutti, si decide che parleranno solo alcune persone, gli intervenni dovranno essere brevi, max 8 minuti. Un candidato si appresta a salire sul camion con una bottiglia d'acqua e molti giornali sotto braccio.

Arriva una pronta considerazione: "Aho! Ma che ti si misse n'gape"?!

....."a cosa serve una piscina comunale a Roccasecca?".....

Un candidato della stessa lista immediatamente dopo ....."copriremo la piscina comunale".....

 

".....Io non ho ambizioni politiche, altrimenti mi sarei candidato con la lista n. 1, che vincerà le elezioni....."

Biblioteca comunale: "nella biblioteca non ci sono libri".

Un elettore:"ma tu ne sa anghe legge?!"

 

In un altra piazza medesima affermazione. Risposta isterica:"Aho i so du anne ca stonghe a fatica’ alla biblioteca, mo te vulesse di, i a te ne de so mai viste. Che cazze vai truvenne mo".

 

Giacomo (nome di fantasia) sta distribuendo i programmi elettorali. A un certo punto fa: "ma chiste sò gli bigliette della lotteria".

 

Ordinanza di sgombero della piazza, una macchina ostruisce il passaggio del camion con i candidati. Arriva un turista di Bolsena che pretende di avere ragione e discute sulla legittimità dell'ordinanza con i vigili. Mentre un tecnico della lista ascolta nervosamente (andavano montati dei pannelli propaganda sul mezzo).

Il comizio è in netto ritardo quando costui si avvicina e dice cortesemente :"scusi ma c'è l'ordinanza".

Il turista: "si però....." Risposta: "ma vaffancule a CESENA"

 

Presentazione delle domande per l'aggiudicazione degli ultimi comizi. In genere si cerca di parlare per ultimi. Una lista annuncia, con entusiasmo, che avrebbe parlato per ultima e nello stesso tempo era riuscita a prenotare anche le altre piazze. Tutto regolare, con una piccola dimenticanza.....la prenotazione è stata fatta per il giorno precedente. In questo modo sarà impallinata dal fuoco delle liste contendenti.

 

Franco