Uno speciale sul Dialetto Ciociaro
In questa edizione natalizia de “L’Eco di Roccasecca” abbiamo pensato di fare un gradito regalo a tutti i lettori “ciociari” raccogliendo, tutte insieme, le pagine dedicate al “dialetto ciociaro” che furono pubblicate sui primi 14 numeri dell’Eco, ormai introvabili, tuttora non disponibili sul nostro sito internet. Si tratta dei primissimi appunti presi in giro, dei preziosissimi fogli di quaderno “redatti” dall’amico Carlo, pubblicati qua e là senza un filo logico ed ora raggruppati, per la prima volta, in una raccolta organica. Naturalmente abbiamo tagliato le varie “introduzioni” inserite nei singoli articoli, raggruppando anch’esse in un’unica presentazione in modo da evitare le inevitabili ripetizioni. In questo modo cerchiamo anche di accontentare tutti coloro che undici anni fa non erano ancora a conoscenza di questo giornale “per pochi adepti” e che possono ora fare una degna abbuffata di pagine dialettali. Sappiamo che tra i nostri lettori sono tantissimi gli appassionati della materia, dunque siamo certi che tale iniziativa troverà apprezzamento. Chiudiamo questa breve introduzione rivolgendo ancora una volta un grazie a Carlo, che fin dal 1996 si mise a nostra disposizione consegnandoci materiale di inestimabile valore.
Che tutti i dialetti si trovino in fase di continuo regresso, sommersi dalle insidie che la lingua nazionale, pervasa da sempre più frequenti neologismi stranieri, prepara loro attraverso i mass media (radio, televisione, computer, giornali, etc.) è un fatto ormai universalmente riconosciuto. Col passare di un solo secolo, si possono notare in un dialetto notevoli innovazioni fonetiche, morfologiche e lessicali, e, purtroppo, moltissime espressioni finiscono per sparire del tutto. Ciò dimostra quanto necessaria sia l’opera di trascrizione e conservazione dei dialetti locali, che viene intrapresa con sincero entusiasmo da uno sparuto gruppo di appassionati dialettologi. Noi aspiriamo, nel nostro piccolo, a voler essere tra costoro, e per questo motivo abbiamo intenzione di creare un Dizionario Roccaseccano, a puntate, man mano che la nostra ricerca andrà avanti, con tutte quelle parole e quelle espressioni dialettali meritorie di pubblicazione e conservazione perenne e imperitura. Per dirla con Luigi Ciavardini “ci si augura che presto anche la nostra Regione, come già alcune altre, possa avere un Atlante Linguistico Dialettale, in cui i nostri vetusti parlari vengano per un istante fermati nella loro marcia vertiginosa verso l’abisso.” (L. CIAVARDINI, commento a “Una novella del Boccaccio in dialetto”, Associazione tra i Ciociari, Casamari, 1966). Grandissimo ed eccezionale sarà l’apporto del prode Carlo Della Torre, nostro esimio collaboratore, fonte inesauribile di parole, vocaboli, proverbi, espressioni dialettali e fatterelli strani della Roccasecca degli ultimi decenni. Carlo ci ha consegnato i suoi manoscritti originali, provenienti dal ricchissimo archivio, vergati con inchiostro nero sulle ingiallite pagine di un vetusto quaderno di Terza Elementare.
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