Anno nuovo Eco vecchio
arrivato il 2007, settimo anno del Nuovo Secolo e fin dai primissimi giorni di gennaio ci ha portato una bella serie di “novità”. Tra tutte hanno maramaldeggiato, nei notiziari, l’esecuzione di Saddam, con tanto di video, e l’orribile strage dei “vicini di casa” di Erba. La duplice morale che si può trarre da tali eventi è molto semplice: uno, oggigiorno ogni fatto, anche drammatico, deve essere “spettacolarizzato” al massimo, mostrando in televisione e su internet ogni dettaglio, anche il più macabro;due, i tragici fatti di Erba confermano, ancora una volta, e con crudezza disarmante, che il valore della vita umana è spesso equivalente a zero. Cosa si fa quando una zanzara ci infastidisce? Di solito si schiaccia, senza che questo evento produca particolari sensi di colpa nell’animo del “giustiziere”, anzi egli si sente sufficientemente sollevato per aver finalmente rimosso il “fastidio”. Allo stesso modo si fa con il vicino di casa rumoroso, con l’automobilista scorretto, con il primo tizio che passa per caso sotto un ponte dell’autostrada proprio mentre si ha voglia di gettare sassi in strada. La vita dell’uomo al livello di quella di un insetto fastidioso, e, con tutto il rispetto per gli insetti, la cosa mi sembra obiettivamente pesante. Passiamo ad altro argomento più sereno. L’anno nuovo, grazie ai regali di Natale, mi ha portato anche altri libri. Ne ho ricevuti di vario genere: le autobiografie di Vittorio Gassman, prode attore italico, e di Pamela Des Barres, prode “groupie” (!) americana, il divertente “Guida pratica al viver moderno (con tutti i suoi problemi connessi) e tante maniere per esperire una miglior riuscita nelle asprezze della vita dell'illustre e geniale inventore Rolano Gattabami da Pietrasanta” di Romano Battaglia, due “gialli” di Faletti, una edizione illustrata del Canto di Natale di Dickens, e, sia pure arrivato un po’ prima di Natale, l’ultima fatica dell’amico Mario Izzi, questa volta dedicata a “pensieri per me stesso”, ossia “Riflessioni ondivaghe”. Naturalmente, una volta letti, tali libri saranno citati e/o recensiti per i lettori dell’Eco. Eco che riparte, come sempre, da dove eravamo rimasti: servizi e riflessioni, ricordi e memorie di vario genere, dal reale all’astratto, dal sentimentale al dissacrante, dall’aneddoto alla fantascienza. La solita musica, insomma, ma è quella che ci piace. Siamo così da sempre, ed entriamo vigorosamente nell’anno di vita numero DODICI dell’Eco di Roccasecca. Buon anno a tutti!
Il Direttore
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