Anni 60

 

 

E' una prima pagina molto colorata quella che avete tra le mani, in sintonia con la primavera giunta in notevole anticipo in questo 2007 così poco rispettoso delle millenarie regole della natura. Godiamoci il sole, ma speriamo che questi inusuali cambiamenti non siano forieri di negative ripercussioni estive! Anche l’immagine della prima pagina è molto colorata, rimanda a certi disegni psichedelici della metà degli anni 60 (infatti essa è una “rielaborazione” personalizzata della copertina di un disco dei 13th Floor Elevators, n.d.r.); già, gli anni ’60, spesso abusati nelle citazioni, spesso citati a sproposito, di sicuro sempre apprezzati dalla maggior parte dei lettori dell’Eco quando ne vengono riportati sulle nostre pagine suoni, colori, ricordi, emozioni e memorie. Forse con un pizzico di nostalgia che, si sa, dopo aver passato i “40” c’è sempre, rispetto agli anni dell’infanzia e della gioventù.

Di recente sulla Rai è stato trasmesso uno sceneggiato che si svolgeva proprio a cavallo tra gli anni ’50 e i ’60. La storia non era niente di speciale, ai limiti del fumettone, ma gli ambienti, gli oggetti e l’atmosfera di quel periodo era fotografata con apprezzabile puntualità. Anche chi come me non ama troppo questi sceneggiati a puntate si è trovato a commentare con amici e collaboratori dell’Eco certi particolari e certe situazioni da noi stessi “vissute” in quegli anni: i primi 45 giri, le serate davanti alla TV con Il Tenente Sheridan, le penne “biro” che sostituivano i mitici “pennini”, i giochi e gli scambi con le figurine dei calciatori, i miti dei campioni dello sport a due ruote, le partite di pallone sotto casa, la “millecento” e la “cinquecento”, e tanti altri aspetti di quell’epoca in cui la gente, superato il duro periodo del dopoguerra, viveva una fase di nuova speranza, un accenno di benessere, tanta voglia di divertirsi, anche con poco. Non che mancassero situazioni difficili e negative – e le rivolte studentesche che sarebbero scoppiate di lì a poco lo avrebbero confermato – ma l’atmosfera generale era di un cauto ottimismo e di grande idealismo. Oggi dobbiamo fare i conti con una realtà in cui dominano gli stili (!) di vita rigurgitati dalla pessima TV, gli scandali grandi e piccoli, i telefoni cellulari che dominano negativamente sulla vita dei ragazzi, le automobili impazzite dei fine settimana: in sintesi, le macchine che la fanno da padrone sull’uomo, come nei peggiori presagi di certa fantascienza anni … 60! E allora che male c’è a fare ogni tanto un tuffo nel passato, dove le peggiori droghe erano Rin Tin Tin o le cioccolatine Ferrero? Pensiamo dunque con piacere a quel simpatico passato degli anni 60, fieri, allo stesso tempo, del presente che ci consegna questo impareggiabile ECO 60!

 

Il Direttore