La Coppa sparita (assurdità del calcio moderno)
C’era una volta la Coppa delle Fiere … C’era una volta il prode capitano Giacomino Losi che alzava la Coppa delle Fiere al cielo …. C’era una volta il Barcellona che incrementava la bacheca con 3 Coppe delle Fiere … C’era una volta il bianco Leeds United che vinceva l’ultima edizione della Coppa delle Fiere contro la Juventus … C’era una volta la Coppa delle Fiere …
Comincia così un’altra incredibile storia del “calcio degli anni 2000”. La andiamo a raccontare con una certa amarezza, che chi segue il calcio da tanti anni potrà comprendere. Il 5 dicembre 2007 tutti i giornali hanno dato risalto al raggiungimento da parte di Inzaghi, di quota 63 goal in Europa, cifra che lo “isserebbe” sul podio più alto
dei goleador d’Europa dall’inizio della storia delle Coppe europee. Chi conosce il calcio si sarà domandato: ma non c’era Gerd Muller a 69 reti? La risposta è la seguente: pochi giorni prima l’UEFA aveva deciso, senza alcun preavviso e con spiegazioni di scarsissimo rilievo, che i goal segnati in Coppa delle Fiere (una Coppa, ricordiamolo, assolutamente “ufficiale” giocata dal 1955 al 1971, che fu sostituita dalla Coppa UEFA a partire dall’edizione 1971/72) non contano più, cancellati, evaporati, mai segnati. Di conseguenza Gerd Muller (che non è un giocatore qualsiasi ma un attaccante che in Nazionale ha al suo attivo più reti che presenze) è stato “retrocesso” a 62 reti!!! Non solo, naturalmente hanno tolto tutti i gol dei vari Clarke, Lorimer, Manfredini, Lojacono, Eusebio etc etc … CANCELLATE centinaia di bellissime reti!!!!
Gerd Muller
A questo punto viene da pensare che tutte le squadre che hanno vinto la Coppa delle Fiere non possano più fregiarsi di questo trofeo, o almeno non più di quanto non possano fare con La Coppa Città di Bellinzona o la Coppa Latina. Quindi Leeds e Barcellona debbono togliere ben 5 coppe dalla bacheca!! Per non parlare della Roma che si vede privata dell’unico titolo internazionale guadagnato. Pazzie del calcio moderno “revisionista” che non fa altro che modificare, cancellare, epurare, annullando intere epoche di calcio giocato e vissuto.
La vittoria giallorosa sulle figurine Panini
Questa gente non si rende conto che nella foga di attuare finte modernizzazioni, di cambiare regolamenti, modificare le competizioni (vedi eliminazione diretta nelle Coppe Europee sostituita da noiosissimi gironi) cambiare la numerazione delle maglie ( una battaglia ormai persa ahimé), svilire tutto ciò che è la storia, la memoria, la tradizione, sta distruggendo pezzo per pezzo il calcio vero e genuino che appassionava la gente. Lo scopo? Non è chiaro, probabilmente esaltare le gesta degli attuali protagonisti per fare cassetta? far sembrare tutto mitico, storico, eroico, etc, etc. ? Ci chiediamo: possibile che non abbiano niente di più importante a cui pensare? Non è chiaro. Una cosa è certa, anche il torneo Anglo - Italiano portava allora una ventata di novità e la possibilità di vedere squadre e giocatori di un'altra realtà.
Hibbit, Sprake, Lorimer e Bremner mostrano la Coppa Delle Fiere vinta dal Leeds United nel 1967/68
Oggi la mercificazione completa e totale del calcio sta togliendo ogni gusto e sta snaturando le modalità di fruizione del calcio. Risultato? Basta guardare che cosa bisogna fare oggi per andare allo stadio: comperare il biglietto con largo anticipo, addirittura in serie A non è più possibile acquistarlo al botteghino prima della gara, accedere tramite percorsi di guerra, non portare più striscioni e bandiere se non con autorizzazione preventiva quasi impossibile da ottenere per una rigida procedura, trasferte in molti casi assolutamente vietate, ultras esagitati e malati di protagonismo capaci solo di violenze e, nei casi migliori, di "tifare contro". Se si continua di questo passo ci dobbiamo abituare all’idea di ulteriori pessimi cambiamenti, a cominciare dal nostro ultracentenario campionato di Serie A. A quando la cancellazione dei 7 scudetti della Pro Vercelli e i 9 del Genoa, troppo “antichi”? Come si permettono queste due vetuste squadre ad aver più titoli di società ben più famose? E quello scudetto conquistato dalla Novese nel 1922, poi, che scandalo!
Una pagina del programma della finale di ritorno tra Leeds e Dinamo Zagabria finita 0-0. Gli jugoslavi si aggiudicarono il trofeo grazie alla vittoria all’andata per 2-0. Gli inglesi si rifecero l’anno dopo vincendo la Coppa
E quell’albo d’oro della Coppa Italia rovinato dalla presenza del VADO, vincitore, sempre nel 1922, in finale con l’Udinese? Non sarebbe meglio far partire le classifiche dal 1946? In questo modo tutte queste “brutture” sarebbero definitivamente cancellate! Per non parlare di quei tre simpaticoni di Riva, Meazza e Piola, gli unici ad aver superato quota 30 reti (35, 33 e 30) che ancora non sono stati raggiunti in vetta alla classifica dei goleador della Nazionale dai baldi e ricchi “giovani” degli anni 2000, come è possibile ciò?, Perché non presentare proposta di levar loro tutti i gol segnati contro Cipro e Malta, in modo che “quelli di oggi” possano avvicinarli? Pensare che Riva & co. , tra l’altro, hanno segnato quasi un goal a partita, mentre Del Piero, tanto per fare un nome, ha realizzato le sue 27 reti in Nazionale in ben 70 presenze. Non solo. Ultimamente è stata modificata la regola per cui ogni pur minima deviazione sul tiro in porta determinava l’assegnazione di una “autorete” togliendo il gol a chi aveva scoccato il tiro, mente oggi gli attaccanti usufruiscono anche di gol ottenuti mediante molteplici deviazioni, incrementando bottini come i loro predecessori non potevano.
Perché allora l’UEFA non va a ricontrollare tutte le autoreti assegnate, modificandole in gol attribuiti agli attaccanti che avevano tirato? Chissà Muller a quanti gol si porterebbe? E ci fermiamo qui, ma si potrebbero riempire pagine intere sull’argomento. E noi diciamo: Basta! Ridateci il calcio vero, dove l'odore di terra ed erba e di olio di canfora erano il marchio della genuinità. Basta! Basta! W le maglie con i numeri da 1 a 11, fatte di tessuti normali, le partite solo alla domenica e per le coppe solo al mercoledì, campionati regolari, niente "legge Bosman", eliminazione diretta nelle Coppe, statistiche reali e non cambiate a seconda di come tira il vento, etc. etc. Basta! Basta! Basta!
Per concludere, ecco le squadre che, secondo gli attuali “soloni” dell’UEFA, dovrebbero togliere dalla bacheca i trofei acquisiti con tanto sudore:
A cura di Ferd, Ric e Gian
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