Non poteva mancare un intervento di chi, anche da musicista, ha vissuto un rapporto speciale con la musica di De André, Gianfranco “Gigio” Molle da Roccasecca

 

 

 

 

Gigio intende salutare De Andrè con un “Epitaffio” ispirato liberamente al modello dell’ “Antologia di Spoon River” di Edgar Lee Masters.

 

 

Fabrizio De Andrè

 

Nel saloon ho incontrato le puttane

E ho raccontato le loro storie di donne

Sconfitte, che pur vendendo la stessa rosa

Erano capaci di darsi  fino in fondo

Fino a conoscere veramente cos’e’ amore

Fino a sapere cosa vuol dire “morire  d’amore”

 

 

Nel saloon ho incontrato gli assassini

Ed il ladri, tutti presi nei loro affari

E ho raccontato le loro storie di uomini

Prigionieri nei loro sudari di vita

 

 

Che giocando ogni giorno  con disprezzo

la loro solitudine di paura

se ne sono andati via nei ricordi

lasciandomi a volte strabiliato

 

 

Nel saloon ho incontrato te, amico fragile

Mi sono perso nella tua credulita’

E che come una madre apprensiva

Mi sono sentito più’ vicino al figlio più’ disperato

Che alla gloria facile di un figlio ormai famoso

 

 

Nel saloon ho incontrato voi nani, invidiosi

Professori, pensionati , passanti

Pescatori, imbroglioni,

Ciechi d’amore, principesse,

porti più’ lontano

Fino alla porta di Nancy

Fino all’ultima meta

Ma ho voluto stupirvi

Fino alla perversione del perdono

 

 

E alla fine del cammino ho ritrovato te che sei

La dolce compagna del mio viaggio

Il tuo canto di sirena mi aveva sempre preso

La tua voce sottile mi aveva già’ incantato

Ed ora mano in mano mi porti più’ lontano

Fino alla porta di Nancy

Fino all’ultima meta

 

 

 

Gigio