Fabrizio De
Andrè
Nel saloon ho
incontrato le puttane
E ho
raccontato le loro storie di donne
Sconfitte, che
pur vendendo la stessa rosa
Erano capaci
di darsi fino in fondo
Fino a
conoscere veramente cos’e’ amore
Fino a sapere
cosa vuol dire “morire d’amore”
Nel saloon ho
incontrato gli assassini
Ed il ladri,
tutti presi nei loro affari
E ho
raccontato le loro storie di uomini
Prigionieri
nei loro sudari di vita
Che giocando
ogni giorno con disprezzo
la loro
solitudine di paura
se ne sono
andati via nei ricordi
lasciandomi a
volte strabiliato
Nel saloon ho
incontrato te, amico fragile
Mi sono perso
nella tua credulita’
E che come una
madre apprensiva
Mi sono
sentito più’ vicino al figlio più’ disperato
Che alla
gloria facile di un figlio ormai famoso
Nel saloon ho
incontrato voi nani, invidiosi
Professori,
pensionati , passanti
Pescatori,
imbroglioni,
Ciechi
d’amore, principesse,
porti più’
lontano
Fino alla
porta di Nancy
Fino
all’ultima meta
Ma ho voluto
stupirvi
Fino alla
perversione del perdono
E alla fine
del cammino ho ritrovato te che sei
La dolce
compagna del mio viaggio
Il tuo canto
di sirena mi aveva sempre preso
La tua voce
sottile mi aveva già’ incantato
Ed ora mano in
mano mi porti più’ lontano
Fino alla
porta di Nancy
Fino
all’ultima meta
Gigio