Gli articoli successivi videro la luce sullo “Speciale” L’Eco di Roccasecca ricorda Fabrizio De André pubblicato nell’Aprile 2009. I contributi provengono dagli affezionati specialisti Scienziato, Gigio e Ferdi.

 

 

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Angelo ci ha inviato una riflessione e una testimonianza diretta dalla lontana terra rossa d’Australia.

 

La riflessione

 

 

La morte di Fabrizio De Andrè ha avuto una certa eco (ogni riferimento a quello di Roccasecca e’ puramente casuale) anche qui. Non credo che la massa degli italici locali sappia chi era ma l’élite si. Personalmente ci sono stato proprio male. Si può’ dire che per un certo periodo della mia vita mi ero nutrito con  pane e… Fabrizio. Cannibalismo culturale? musicale? culturalmusicale?

Quanti sogni e fantasie sono stati supportati dai suoi pezzi. Questi hanno spesso sottolineato tanti momenti della mia esistenza.

 

 

Anche recentemente qui in Australia (mi riferisco ad alcune delle sue canzoni più' recenti che, tra l'altro, avevo deciso di acquistare alla mia prossima venuta in Italia). Non credo di essere stato l'unico ad aver avuto momenti così scanditi ma quelli erano speciali : erano i miei.

Attualmente Fabrizio ed io avremmo anche potuto essere coetanei ma quando hai 20 anni ed un altro ne ha 30 questi ti sembra molto più' adulto e se avalla certe idee tu ti convinci che sono realizzabili anche il giorno dopo. Forse erano ancora i tempi di quello che io ho sempre definito “Il grande sogno”.(caso vuole che ora io mi trovi - ed abbia ricevuto la notizia della sua morte - in un paese dove, guarda che affinità, gli aborigeni parlano del tempo del sogno (The dreaming time). Secondo loro l’attuale realtà', il mondo, siano solo frutto dei sogni del creatore. Se tanto mi da tanto i sognatori sono proprio sfigati. Anche agli Aborigeni non e’ andata  tanto bene. Sono emarginati culturalmente e concretamente.

L’illusione di quelli come me che allora giovanissimi avevano sperato in un grosso cambiamento sociale? Non c’è stata. Pero' (parafrasando una vecchia canzone) “è stato bello sognare”.

Ancora adesso da sveglio mi piace fantasticarci su. Il sistema si e’ ripreso molto più di quello che di sociale aveva concesso o ci si era preso.

Ci sarà un altra opportunità , un altro ciclo come quello per i giovani di ora?

Ci sarà’ un nuovo Fabrizio a fungere da colonna sonora ed… ideale?

Lo spero. Ne avremmo tutti da guadagnare immensamente.