LAMBERTO BORANGA :

storie di ordinaria straordinarietà

 

 

A 67 anni è tornato agli onori delle cronache nazionali e internazionali. Lamberto Boranga è un personaggio incredibile che sembra uscito da un romanzo d’avventura di Emilio Salgari. Una carriera di calciatore professionista alle spalle con tante società importanti nel suo curriculum: Fiorentina,squadra con la quale ha esordito in serie A nel 1966-67, Perugia, Reggiana, Cesena, Parma dove ottenne una promozione in serie B. Durante la sua carriera calcistica ad alto livello Boranga trovò anche il tempo per studiare e conseguire due lauree: medicina e biologia.

Ma si può dire che le imprese più straordinarie Boranga le abbia compiute dopo la fine della sua vita di calciatore professionista.

A 40 anni tornò in porta una prima volta con il Foligno, rendendosi protagonista di performance di alto livello. Non contento, dieci anni dopo rieccolo fra i pali nella squadra del Bastardo, campionato dilettanti Umbria. All’inizio fu coinvolto da amici come medico sociale, ma poi fu catapultato di nuovo in campo con la maglia numero “uno”.

 Nel frattempo si è dedicato, nelle pause della sua attività di medico svolta presso la ASL di Perugina, all’atletica leggera. Ma uno come lui poteva accontentarsi di qualche garetta fra appassionati locali? No di certo. Lui quando fa una cosa la fa per bene.

Risultato ? Nel 2008 a Lubiana nei Campionati europei di atletica over 60 ha ottenuto il record del mondo di categoria nel salto in lungo, arrivando anche secondo nei 100 metri. Quest’anno poi un exploit che ha dell’incredibile: il 4 agosto a Lahti in Finlandia ha conquistato il titolo di campione del mondo di salto in lungo over 60 saltando la misura di 6 metri e 3 centimetri. Una performance sportiva che a 67 anni ha del sovrumano. Questo il suo commento dopo la gara:

“ Peccato che gli impegni del mio lavoro di medico mi impediscano di allenarmi come vorrei perché altrimenti avrei puntato al titolo anche nei cento metri e nel salto in alto” . Incontentabile.

 

Boranga e un giovane Antognoni (foto dalla Rete)

 

IN CAMPO A 67 ANNI

Ma tornato a Perugia Boranga non ha tempo per riposarsi. Va dal suo gommista per una semplice riparazione e si ritrova coinvolto in un’altra avventura. Sentitelo : “Ad agosto scorso un giorno sono passato dal mio gommista per un banale problema e lui molto timidamente mi fa “ dottore, mi scusi, ma siamo proprio nei guai. La mia squadra di calcio, l’Amneto, il mese prossimo inizia il campionato di seconda categoria e abbiamo entrambi i portieri assenti per squalifica. Solo lei può aiutarci. Verrebbe a giocare al posto loro?”.

Detto fatto Boranga accetta e inizia una preparazione specifica per farsi trovare pronto all’appuntamento con l’ennesimo campionato. Risultato : nelle prime due giornate l’Amneto con Boranga in porta fa quattro punti. Lamberto si distingue per ottimi interventi in tuffo ! Provate a pensare a qualcuno di vostra conoscenza che abbia 67 anni e immaginatelo in volo da un palo all’altro di una porta di calcio….

Eppure è la realtà, che tutti gli italiani hanno potuto vedere documentata dal Tg2 con un lungo e circostanziato servizio andato in onda le Tg di prima serata domenica 20 settembre.

Insomma Boranga col passare degli anni non ha mai perso il gusto delle sfide, che è stato goliarda irriducibile, clown da stadio e portiere duro e temerario, ragazzino scapestrato e studente preparato, uomo di cultura, poeta e scrittore, donnaiolo incallito, prima, e marito e padre modello, dopo. Calciatore, allenatore, dirigente. Un uomo fortunato, che ha vissuto alla grande e che ha portato a termine tutti gli obiettivi che si era prefissato. Ma anche un uomo che non ha mai smesso di porsi dei nuovi limiti da superare e di tenersi in perfetta forma fisica e mentale.

 

Il suo segreto ? Ecco come lo spiega il diretto interessato:”non solo lavoro  questo è il suo slogan. E il Dottor Boranga lo ribadisce a tutti coloro che sacrificano il benessere del proprio corpo alla carriera. A tutti consiglia di praticare con costante frequenza, 30 minuti di corsa non agonistica ( 5-7 Km al minuto) o 1 ora di marcia al fine di invecchiare bene in buona salute e con una brillantezza atletica che permetta di mantenere una qualità della vita eccellente.

 

Boranga insieme a quell’altro “simpaticone” di Albertosi (Foto dalla Rete)

 

IL RESTO

Lamberto Boranga non è solo questo, ma per raccontare veramente il personaggio non basta certo un articolo sull’Eco di Roccasecca. Ne ha fatte tante, di tutti i colori. Tanto che uno studioso dello sport contemporaneo come Andrea Bacci ha deciso di scrivere un’autobiografia che poi leggendola si rivela invece un romanzo. “Il cappotto spagnolo” (Limina editore) è la storia di una vita straordinaria : calcio e non solo, avventure e disavventure, goliardate e studi, lauree e medicina, donne e famiglia, tutto e il contrario di tutto. Questo è Lamberto Boranga. Almeno in parte. E non finisce qui.

 

Ferdi