Storielle curiose e frasi storiche

 

Credo che il contenuto di questa pagina sia già passato sull’Eco di Roccasecca n. 2 dell’Agosto 1996, sia pure con qualche modifica. Si tratta di una piccola raccolta di storie, o fiabe, così come ci sono state tramandate, e su alcune frasi, antiche o recenti, rese celebri dal tempo.

 

La storia del Vecchio sul Monte (fiaba)

 

Questa favola, la cui origine si perde nella notte dei tempi, veniva raccontata spesso dalla vecchia governante di casa Sarro, Luigia, ai pargoletti prima di addormentarsi. La particolarità di questa storia sta nel fatto che non aveva praticamente fine e lasciava gli stupefatti bimbi nell’attesa e nel mistero.   Diceva così:

“C’era una volta un vecchio, con la barba bianca, lunga lunga, sopra un ponte .....

Zitto, che mò te la racconto!

“C’era una volta un vecchio, con la barba bianca, lunga lunga, fino ai piedi, camminava piano piano piano, su un ponte.....

Zitto, che mò te la racconto!

“C’era una volta un vecchio, con la barba bianca bianca, lunga lunga lunga, fino ai piedi, camminava piano piano piano, n’coppa ann’u monte .....

Zitto, che mò te la racconto!

“C’era una volta un vecchio, con la barba bianca bianca bianca, lunga lunga lunga lunga, fino ai piedi, camminava piano piano piano piano, sopra a un ponte, arrivava n’coppa ann’u monte.....

Zitto, che mò te la racconto!

 

Frasi celebri

 

Durante i tornei estivi di calcetto è abbastanza usuale sentire frasi ed allocuzioni di una certa espressività ed importanza. Vogliamo in questa sede rammentarne alcune tra le più gustose degli ultimi anni. Nel Torneo dell’agosto 1992, il fiero capitano del Team Vicini, Ferdinando, noto cultore del calcio d’attacco olandese, con la propria squadra in vantaggio a pochi attimi dalla fine dell’incontro, eppure sbilanciata in avanti, urlò ai suoi compagni:

- “Ma è possibile mai, che vinciamo e ci stanno 3 innanzi e 2 soli dietro?  Tornate!! Tornate!! ARRET!!!!!!”

 

Durante lo stesso Torneo, Ferdinando si distinse in un’altra memorabile partita, disputata con una insolita maglia n.3, soprattutto per aver picchiato costantemente gli attaccanti avversari (tipo il croato Bilic). Al termine dell’incontro due suoi avversari, uscendo zoppicanti dagli spogliatoi, commentavano così:

- “Sì viste chigliu 3! Menava eh?

-”Manneggia se menava!”

 

In una partita più recente, con la propria squadra in svantaggio a pochi minuti dalla fine, Ferdinando si getta all’attacco per l’ultimo assalto alla porta avversaria. Il portiere esce e abbranca il pallone, che gli sfugge per un attimo, ma lo afferra subito di nuovo. Quella piccola indecisione gli è fatale! Ferdinando piomba su di lui menando vigorose zampate sul pallone (e sulle mani!). Compagni e avversari cercano di fermarlo, il portiere urla, con le mani macellate, ma lui non molla e continua a calciare urlando:

- “Non l’ha presa! Non l’ha presa! Gli è sfuggita Non l’ha presa!!! NON L’HA PRESA!!!!!!”

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Cambiamo ambientazione, fine anni ’80 circa. La scena si svolge all’interno del negozio ABACO di Gianfranco Gigio Molle, il quale sta tranquillamente discorrendo con Riccardo Milan, interessato alle videocassette musicali esposte. Dopo aver guardato con attenzione le cassette, Riccardo, indicando in particolare i titoli riguardanti un concerto del compianto Rory Gallagher nella natìa Cork, un’esibizione live dei ricostituiti Ten Years After di Alvin Lee dell’83, e “Hail Hail Rock’n’roll” di Chuck Berry con Keith Richards, sentenzia:

- ”Gianfrà, è meritorio che tu venda cassette di questo genere”

E Gigio, di rimando:

- ”Sì, ma sarebbe pure meritorio che qualcuno se l’accattasse!!!”

 

A cura del Direttore