UN "CAPRILOTTO" DI MODENA
Che ci fa un famoso musicista di Modena a Caprile ?
Semplice, ci abita. Per scelta. E i motivi della scelta,
quanto meno singolare, ce li ha spiegati lo stesso Franco
Ceccarelli nella intervista alla buona che gli abbiamo fatto
subito dopo al conclusione della serata del 15 agosto.
"Anni fa con l'Equipe ci capitava di vivere per mesi
nell'hotel Il Boschetto di Cassino. In pratica da maggio a
settembre eravamo impegnati in concerti nel centro sud
dell'Italia e avevamo scelto quell'albergo perché era
situato vicino all'ingresso autostradale in posizione
baricentrica rispetto alle piazze dove eravamo chiamati a
suonare".
Questa la premessa di Franco in risposta alla nostra domanda sul perché della
sua scelta.
Questo il seguito : "Un giorno di fine maggio abbiamo suonato ai Pozzi di
Caprile (era il 1998, ricordo quella serata perché ero presente personalmente
n.d.a.) il posto mi piacque molto e chiesi a gente del posto se a Caprile ci fosse
qualche abitazione in vendita. Poco tempo dopo mi telefonarono segnalandomi
la casa che attualmente abito. La vidi, mi piacque e decisi di comperarla e
ristrutturarla.
Da allora sono diventato un "caprilotto" a tutti gli effetti e ho preso la residenza
a Roccasecca.
Coincidenze, casi, strani intrecci della vita.
"In albergo era una noia mortale, spesso non sapevamo cosa fare. La casa di
Caprile è stata la salvezza, si possono fare le prove oppure farsi una
spaghettata".
Il sorriso di Franco la dice lunga sulla sua soddisfazione di consolidato
"caprilotto" ormai perfettamente inserito nel tessuto sociale dell'affascinante
frazione roccaseccana di mezza costa. Un luogo del quale probabilmente molti
di noi indigeni hanno colto solo in colpevole ritardo la bellezza, mentre oltre a
Franco anche altri stranieri lo hanno eletto a propria residenza dopo un amore
a prima vista.
Tornando a Franco, gli abbiamo chiesto del mitico bar Grande Italia di Modena dove si ritrovavano tutti i musicisti
emiliani e non dell'epoca d'oro. "Noi abbiamo iniziato ad andarci perché era l'unico posto dove ci permettevano di
stare seduti per delle ore a chiacchierare" Ci andavano tutti, Guccini, Victor, Vandelli, i Nomadi, anche Bonvi (
l'inventore di Sturmtruppen) e nel 1975 Dodo Veroli allora produttore dei Nomadi e Pier Farri amico di Guccini e
uomo della Emi realizzarono anche un disco con tutti i musicisti che gravitavano al Grande Italia. Ma questa è
un'altra storia.
La copertina del rarissimo LP "Bar
Grande Italia" di cui si parla
nell'articolo. La sua quotazione su
"ebay" si aggira intorno ai 300 euro.
Franco invece, a nostra domanda, ci spiega con sincerità i rapporti con gli ex componenti della vecchia Equipe.
"Con Alfio Cantarella ci sentiamo ancora ma molto di rado. Maurizio Vandelli invece..." Un'esitazione che Miria coglie
a volo e gli fornisce un assist: "Diciamo che Vandelli è uno con la puzza sotto al naso ?" e lui di rimando: "Questo lo
hai detto tu…".
Nel frattempo si avvicina un tale che interrompendo la nostra chiacchierata gli dice : "Franco c'ero anche io quando
avete suonato alla inaugurazione del Piper. Tanti anni e tanti capelli fa".
Pronta la risposta del nostro :
"Tanti sì, ma spesi bene".
Poi si è scusato con il nostro webmaster che nella veste di fotoreporter era riuscito ad introdursi sul palco salvo poi
essere invitato a scendere. "Scusami, non ce l'avevo con te".
Dopo di che Franco ci ha salutato ricordandoci che ad 84 anni si sarebbe preso una pausa di riflessione e si è
avviato verso il bar dell'angolo della piazza "ex ceccanese" . "Adesso vado a farmi un bicchiere di frizzantino. Me lo
merito no ? ".
Certamente. Alla salute Franco, come si dice nella tua Caprile.
Ferdi
Il dopo-concerto: da sinistra Ferdinando, Franco,
Franco Ceccarelli, Miria, Riccardo e Mietta
Franco Ceccarelli e Mietta
Anche il nostro fotoreporter ufficiale, nonché webmaster
Gianfranco, dopo tante foto scattate, riesce a farsi
fotografare con il gruppo!
L'ultimo scatto della serata è per Gianna e Mietta
Anno 15 n. 77 Ottobre 2010