Archivio storico de
L'Eco di Roccasecca
Dal n. 45 del Aprile 2004
Continua la pubblicazione degli articoli del compianto Orazio Manente, illustre collabo-
ratore dell'Eco per circa 10 anni. Questa volta riproponiamo un intervento di grande
spessore, dedicato al concittadino più illustre di Roccasecca.
San Tommaso d'Aquino
"Doctor Angelicus"
Origini della sua nascita
Nel panorama culturale e religioso del Duecento, San Tommaso d'Aquino riluce come un
astro di prima grandezza e, per statura spirituale ed intellettuale, resta modello e punto
sicuro di riferimento per tutti i tempi.
Il Dottore Angelico, Tommaso d'Aquino, vide la luce nel Castello di Roccasecca (FR), ai
primi del 1225, mentre si svol-geva la lotta tra Gregorio IX e Federico II, che ebbe le fasi
più acute in Monte-cassino.
Il Santo nacque da Teodora e da Lan-dolfo d'Aquino; evidentemente il Santo ne portava
il cognome. Egli studia prima "Oblato di San Benedetto" all'abbazia di Montecassino, poi
all'Università di Napoli dove, contro il parere dei familiari, entra nell'ordine di San
Domenico. A Parigi ha come "Maestro" Alberto Magno, mente enciclopedica, il più dotto
naturalista dell'epoca.
Dante, nel Paradiso, così fa dire a Tommaso:
"Questi che m'è a destra più vicino,
frate e maestro fummi, ed esso Alberto
è di Cologna, ed io Thomas d'Aquino".
Da giovane frate veniva chiamato Tom-maso d'Aquino. Non altro cognome se non quello
di d'Aquino. La Sua nascita è quindi gloria di Roccasecca, allora feudo dei Conti
d'Aquino. Da studente fu chiamato : "il bue muto". Ma i suoi superiori, ed in particolare il
suo maestro Alberto Magno, così ebbero a dichiarare:
"Questo bue muto farà sentire un giorno i suoi muggiti in tutto il mondo"
Le opere maggiori di tale grande Teologo sono, senza alcun dubbio, la SUMMA
THEOLOGICA e la SUMMA CONTRA GENTILES. Ma il Santo ci ha lasciato gli INNI più
belli della Chiesa, quegli inni densi di dottrina e di acume per la più alta e profonda
teologia. Citiamo: LAUDA SION SALVATOREM - PANGE LINGUA - TANTUM ERGO -
ADORO TE DEVOTE - VERBUM SUPERNUM.
In una visione avvenuta davanti al Crocifisso, Tommaso ascolta, commosso ed estasiato,
le parole rivolteGli da Gesù: "BENE SCRIPTISTI DE ME, THOMA…" e cioè "Tommaso,
hai scritto bene di me, quale premio desideri?" "NIENTE ALTRO CHE TE" fu la risposta
del Santo. Non poteva essere che tale la sua risposta, poiché era veramente grande
nell'amore di Gesù Crocifisso.
E' stato definito : "IL PIU' SANTO TRA I DOTTI E IL PIU' DOTTO TRA I SANTI". Un
riconoscimento davvero universale.
A Parigi, nel 1245, Alberto Magno e Tommaso d'Aquino, uniti nell'insegna-mento
filosofico e teologico a Bonaventura da Bagnoregio, Doctror Angelicus e Lector
Seraficus, contro le teorie aristoteliche che volevano dare alla teologia un substrato più
razionale, questi grandi geni e Santi combatterono la battaglia in modo ardito tanto da
irradiare il campo di un profondo misticismo. Essi hanno parlato dell'amore di Dio, del
prossimo, della carità vera, dei consigli evangelici, specie nella povertà, dei voti religiosi,
delle pene e del peccato, per concludere con la grazia che aiuta l'uomo a raggiungere il
fine supremo.
Orazio Manente
che si onora di essere concittadino di tanto grande genio, Santo e Dottore della Chiesa
Anno 15 n. 77 Ottobre 2010