Le "memorie" di Franco Ceccarelli: Equipe 84, i "Beatles" italiani !!   Qualcuno dirà: ma di questo libro avevate già  parlato qualche anno fa, ed è vero. Ma in  occasione del recentissimo concerto a Roc-  casecca e del breve incontro di cui ha parlato  Ferdinando ci sembra opportuno ricordare  brevemente a questo testo che rimane ad oggi  l'unica testimonianza ufficiale su carta di un  membro di quella che fu l'Equipe 84.  Diciamo che la "storia" del complesso mo-  denese, pubblicata dalla Zelig, con il titolo "Io  ho in mente te" ha un unico grande difetto: è  troppo breve. Avremmo senza dubbio preferito  un'opera più ricca e ghiotta di ulteriori aneddoti  e particolari su un periodo, i primi anni  sessanta, spesso considerati più come mito  fine a se stesso che come realtà (di fatti e di  personaggi), tanto più che nelle due ore di  concerto Franco ne ha inseriti a bizzeffe di  aneddoti, di cui quasi nessuno presente nel  libro in oggetto. Le cento pagine del racconto di  Franco scivolano via veloci, dai faticosi inizi  trascorsi a suonare in posti singolari - come  improbabili fienili adattati a sale da ballo - sotto  nomi quali "I Giovani Leoni" fino al grande  successo che, paradossalmente, determinerà  in qualche modo anche la fine stessa del  gruppo. Fine che arriverà nel 1970, come  spiega senza tanti fronzoli l'autore a pag. 79:  "la ragione vera per cui smettemmo di suonare  in pubblico è che ormai le nostre vite e le  nostre idee avevano preso strade troppo  diverse. Caso strano, ancora una volta, la  nostra decisione coincideva con quella dei  Beatles. Ma quelle che sembravano a tutti coincidenze fortuite e straordinarie, mi cominciano ad apparire  un po' meno casuali. Forse noi per primi eravamo prigionieri di questa etichetta e di questa  imitazione. Io non mi ci ritrovavo assolutamente più. Oltretutto, l'ho già detto, a me piacevano i  Rolling Stones …" La "storia" degli Equipe è la storia di Franco Ceccarelli (chitarra e voce), Alfio Cantarella (batteria),  Maurizio Vandelli (chitarra e voce) ed il compianto Victor Sogliani (basso e voce, sostituito per il  periodo in cui partì militare da Romano Morandi, lanciatosi poi nella carriera solistica sotto il nome  di Romano VIII), partirono da Modena per un'avventura che li portò ad assaporare le vette più alte  della fama e della notorietà (forse non anche dei super guadagni che si favoleggiavano allora),  passando da Roma a Milano, dal Piper a San Siro, attraverso una lunghissima serie di dischi di  successo. Spesso le loro canzoni più apprezzate erano "cover" di brani originali già lanciati  all'estero che il loro manager Pier Farri registrava alla buona da Radio Lussemburgo su un vecchio  Geloso a bobine. Da qui il problema sorto talvolta in merito ai diritti d'autore; da qui il caso di  "Prima di cominciare" che ripeteva soltanto l'inciso iniziale di "I get around" dei Beach Boys, ovvero  l'unica parte che si capiva nella registrazione di quella canzone; da qui uno dei primi successi,  "Quel che ti ho dato" una versione particolarmente riuscita di "Tell me" dei Rolling Stones (e se ve  lo scrive un rollingstoniano convinto come me potete crederci!); da qui altre cover famose di Moody  Blues, Kinks, Mama's & Papa's, Cher, Barry Mc Guire, We Five, Ivy League, Move, Traffic, Bee  Gees. In pochi anni tanti 45 giri nelle classifiche, numerosi servizi fotografici, addirittura una linea di  abbigliamento creata e lanciata in 19 "Equipe Bazar" in tutta Italia. Momenti unici, irripetibili,  indimenticabili. Poi lo scioglimento, i progetti solisti, le "reunion", insomma la bella musica che  continua sia pure sotto sigle diverse.   Termino questa breve recensione con la toccante dedica a Victor : "Caro Victor, quando hai letto le  ultime pagine di questo racconto, al baretto di Cologno Nord, mancava solo il finale. Era la fine di  settembre. Un sasso cade nell'acqua … I cerchi si allargano. Franco"  L'invito a tutti è di andare a leggere il libro e… se non lo trovate fatevelo prestare, ma se comprate  è meglio!  Riccardo   Anno 15 n. 77                                       Ottobre 2010