Lo spirito dell’Eco del Natale Amici e lettori dell’Eco di Roccasecca,  per la quindicesima volta nella nostra  storia veniamo a porgere a voi e a tutte  le vostre famiglie calorosi e goduriosi  Auguri di BUON NATALE. Non ci  illudiamo che la maggior parte di voi  riesca a vivere queste festività con  rigorosa morigeratezza, anzi, siamo  certi che darete sfogo alle più sfrenate  esagerazioni. Ed infatti, ancora una  volta, tra queste pagine troverete  l’emblematica poesia di Mario Izzi  SFUNNATE, oramai diventata un classico  per i nostri lettori, ad ogni festa  comandata. Questa edizione natalizia  dell’Eco di Roccasecca è stata realizzata un pò di corsa, considerando che il  numero precedente è uscito solo un  mesetto fa, insomma, ci siamo  impegnati! Il risultato è stato possibile  soprattutto grazie all’aiuto di alcuni  collaboratori che stanno vivendo un  periodo particolarmente proficuo e fecondo. Parlo soprattutto dei due “attempati” signori Rocco  Tanzilli e Roberto Matassa (giovanissimi nell’animo) che anche se non hanno mai fatto i giornalisti di  professione, ci offrono spaccati di vita contadina e memorie di emigrazione veramente toccanti ed  istruttivi. Lo avevo scritto, mi pare, anche lo scorso anno, ma se il “pittore” ed il “fotografo”  insistono … debbo ripetermi! Ci sono altresì alcuni “decani” che stanno battendo un po’ la fiacca, ma  questo fa parte dell’essenza stessa del modo di vivere l’Eco.  La bellissima lettera–mozione di  Ferdinando in seconda pagina ricorda ancora una volta quale è lo “spirito dell’Eco” che è bene ogni  tanto far riemergere perché nessuno dimentichi che questo è effettivamente un giornale diverso da  ogni altro che trovate in giro per l’Italia. Non migliore o peggiore, questo sta a voi giudicare, ma  diverso sì, e lo ribadisco con fierezza! Voglio anche dedicare un pensiero particolare ad Orazio  Manente, dotto collaboratore, perché questo sarà il primo Eco di Natale senza di lui, che ci ha  lasciato pagine indelebili ed eterne.  Tempo di Natale, tempo di serate passate davanti alla TV, che sarebbe meglio evitare coma le peste, sempre di più, specchio degli istinti peggiori di una parte della popolazione, ma anche di chi ci  rappresenta, viste le scene degradanti svoltesi in diretta dal parlamento ...  Meglio cercare nei  palinsesti qualche film di quelli che non smettono mai di piacere a chi ha dei buoni sentimenti e  rifugge le facili volgarità: i classici di Disney e pellicole come Il Piccolo Lord avranno tale compito. Se  riuscite a non accendere la Tv potete sempre mettere su un po’ di buona musica, dai walzer di  Strauss a Mozart, dalla canzone napoletana ai cantautori, dal country al rock, tutto ciò che vi piace e che vi fa passare qualche momento di serenità. So che Gianfranco da qualche tempo mette da parte  i cosiddetti Christmas Album, ossia quei dischi che un cantante dedica esclusivamente al repertorio  di Natale; un’ottima idea che prima o dopo sortirà qualche sorpresa, vero Gigio? Io da fedele  compare gli ho già depositato chicche natalizie come i ruspanti Tractors e un inedito Bobby Solo  accompagnato da un trio jazz! Ne sentiremo delle belle. E siamo arrivati ancora una volta al  commiato, ma lo spazio, come sempre è tiranno. E allora Buon Natale a tutti, dal profondo del cuore  dell’Eco. Il Direttore  Anno 15 n. 78                                                   Dicembre 2010