Sito Promozionale di Cultura del Basso Lazio dell' Associazione onlus PRETA Via Sotto le mura snc - 03041 Alvito (FR) p.i. 02194120602
CIOCIARI.COM © pretaonlus 2000-2010 - ciociari @ pretaonlus.it
La ragazza ed il poeta
E torniamo a parlare di musica sulle pagine dell’Eco.
Lo facciamo prendendo lo spunto da personaggi, uno
celeberrimo, l’altra quasi sconosciuta. Si tratta dei
due ragazzi immortalati sulla copertina dell’album
THE FREEWHEELIN’ BOB DYLAN, datato 1963, che
apre l’edizione n. 80 del nostro giornale. E’ il secondo
disco pubblicato da Robert Zimmerman, in arte Bob
Dylan, contenente molte delle sue canzoni più
celebri, dall’inno Blowin’ in the Wind all’atto d’accusa
Masters of War, dalla apocalittica A Hard Rain’s A-
Gonna Fall all’evocativa I Shall Be Free, passando per
Bob Dylan’s Dream, Talking World War III Blues e
tante altre. La foto di copertina coglie un
giovanissimo Bob (22 anni) a passeggio per il
Greenwich Village di New York insieme alla sua
ragazza di allora, l’italo americana Suze Rotolo, una
coppia come tante, che passeggia allegramente
sfidando il freddo, soprattutto il ragazzo che sembra
indossare un giubbetto un po’ troppo leggero per
l’occasione. Ebbene, per uno strano scherzo del
destino questo 2011 è stato foriero per Dylan, classe
1941, del suo 70° compleanno, e per Suze del saluto
finale, essendo passata a miglior vita il 28 febbraio
scorso a causa di una brutta malattia. Suze, oltre che
essere stata la ragazza di Bob, fu in qualche modo
sua musa ispiratrice nella primissima parte della sua cinquantennale carriera, poi si dedicò soprattutto alla
pittura, all’insegnamento in una Scuola di Disegno e partecipò a numerose attività in difesa dei diritti civili; di
fatto, una volta finita la storia con Dylan, nessuno si occupò più di lei, limitandone il ricordo ad ogni
occasione in cui veniva fuori la copertina del celebre disco. Qualche anno fa pubblicò un’autobiografia che le
diede di nuovo qualche scampolo di notorietà. Sull’altro versante, Bob Dylan da quel lontano 1963 ha
continuato a sfornare montagne di dischi, quasi sempre impeccabili, passando dalle canzoni di protesta degli
anni 60 a brani più personali ed introspettivi, da argomenti a sfondo religioso a rielaborazione di canti natalizi
(sia pure a scopo benefico), con la sua voce un po’ più scarsa, a volte gracchiante, sempre graffiante.
Musone, scontroso, poco portato al dialogo con il pubblico, spesso irritante in concerti in cui stravolge gli
arrangiamenti dei brani più famosi o propone scalette formate con le canzoni meno conosciute, resta croce e
delizia di folle di appassionati in tutto il mondo. Tutto sembra, meno che un prodotto dello “spettacolo” e
forse, tra alti e bassi, questa resta la sua forza. Notevole la prima parte dell’autobiografia che ha dato alle
stampe qualche anno fa, sorprendente nei ricordi precisi, quasi maniacali e nello stile sobrio e di facile
comprensione; chissà quando sarà pubblicato il seguito? Con le sue canzoni ha fatto sognare intere
generazioni che lo hanno eletto “profeta”, ma lui si è sempre considerato semplicemente un cantante, forse
anche poeta. Per celebrare i suoi 70 anni sarà ricordato in mille modi diversi, noi abbiamo scelto la foto a
braccetto con la sua ragazza di allora. Buon compleanno, Bob.
Il Direttore