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Archivio storico de
L’Eco di Roccasecca
Dal n. 51 dell’Agosto 2005
Continua la pubblicazione degli articoli del compianto professor Orazio Manente, illustre collaboratore
dell’Eco per circa 10 anni.
Questa volta ripercorriamo i suoi “detti e proverbi latini”.
Un libro fresco di stampa
MOTTI E SENTENZE
DELLA LINGUA LATINA
Il “professor” Orazio Manente che da lettore affezionato è divenuto
oramai uno dei primi collaboratori del nostro giornale, ha pubblicato
a giugno un interessantissimo volume dedicato ai “Motti e sentenze
della Lingua Latina”.
Ho ricevuto la mia copia, corredata da affettuosa dedica, per posta,
a pochissimi giorni dalla pubblicazione. Ad essere sinceri non ho
avuto tempo, ad oggi, di leggerlo tutto, anche perché mi è stato
letteralmente sottratto da mia moglie che non solo ne ha letta
grande parte, ma ha anche segnato appunti e commenti a lato.
Pertanto questa recensione viene fatta a quattro mani.
Il libro è stato dato alle stampe grazie all’impegno del figliolo di
Orazio, Luciano, che ne ha curato tutti i particolari, compresa la bella
copertina; come vedete anche i nomi di famiglia hanno una veste
tutta “latina” che evoca illustri personaggi di quel mondo letterario:
Orazio, Luciano …
“Hai riunito gli scritti e le poesie di tanti anni in quaderni
ordinatissimi e con grande pazienza ti sei dedicato a questa raccolta
di detti latini, che hai tradotto e interpretato in modo esemplare”
scrive Luciano nella presentazione dell’opera. E questo già ci dà un
elemento del tipo di studio e di passione che sta dietro ad un lavoro
di questo genere.
Poi ancora: “Ho pensato di farti cosa gradita facendoli pubblicare”. E
noi a questo punto aggiungiamo che la cosa è gradita non solo ad Orazio ma a molta altra gente!
Nella “Lettera al lettore” Orazio afferma che “si ascoltano o si leggono, sovente, SENTENZE, MOTTI o FRASI
latine di cui si sa poco o non si conosce il significato e se ne vorrebbe la spiegazione … ho cercato di riunire
un buon numero di frasi di uso comune o di rara divulgazione e di rendere un modesto servizio a chi ama il
latino. Tali detti e massime rendono appieno l’idea dei principi e degli insegnamenti da prendere come
norma di vita o come esempi. Molti di essi sono veramente ‘scultorei’. La lingua latina è spesso
‘insostituibile’ e di una acutezza incisiva, precisa ed assai apprezzabile”.
L’autore ha cercato di risvegliare la conoscenza della nostra lingua madre in tutti, in particolare in coloro che
hanno studiato il latino e che forse ne hanno dimenticato la ricchezza delle espressioni veramente
“scultoree”.
A proposito del latino, Orazio nella lettera che accompagnava il libro mi ha ricordato i seguenti versi:
Il latino è quella cosa
Che incomincia con la “rosa”,
e la rosa ha le sue spine
e il latino non ha fine
Il latino non si studia
perché siamo discendenti
dei romani,
ché lo studiamo pur anco
i Tedeschi e gli Americani
Torniamo al libro, di cui troviamo indovinato l’ordine alfabetico dei motti, ciò che rende molto semplice e
veloce la ricerca estemporanea, senza togliere interesse ad una lettura più metodica e completa. Degli oltre
mille motti e detti pubblicati (Orazio ci tiene a precisare che sono millecento!) ne presentiamo, in anteprima
assoluta, un primo gruppo, così come li ha selezionati Miria, talvolta con i suoi commenti (in corsivo).
MOLTO NOTI:
AD KALENDAS GRAECAS
Alle calende greche, cioè mai
ALEA JACTA EST
Il gioco è fatto
ALTER EGO
Un altro io, un secondo me stesso
AUDACES FORTUNA JUVAT
La fortuna aiuta gli audaci (ripreso dal Fascismo come incitamento all’azione)
AUREA MEDIOCRITAS
Mediocrità aurea
CARPE DIEM! QUAM MINIMUM CREDULA POSTERO
Approfitta del giorno presente! Meno che puoi fiducioso in quello che verrà
CUI PRODEST?
A chi giova?
DE GUSTIBUS NON EST DISPUTANDUM
Non bisogna discutere sui gusti
DE JURE
Di diritto
DIVIDE ET IMPERA
Dividi e comanda
DO UT DES
Io do, affinché tu dia
DULCIS IN FUNDO
Il dolce in fondo
DURA LEX, SED LEX
La legge è dura, ma è legge
ERGA OMNES
Nei confronti di tutti
ERRARE HUMANUM EST, PERSEVERARE DIABOLICUM
E’ umano errare, diabolico perseverare
ERRATA CORRIGE
Correggi le cose sbagliate
EX AEQUO
Alla pari
EX CATHEDRA
Dalla cattedra (infallibilità del Papa)
EXCURSUS
Serie di fatti, inserita in un discorso generale
EXTREMA RATIO
Ultimo rimedio
CURIOSI E PARTICOLARI:
AMANTES AMENTES
Innamorati pazzi
ANATHEMA SIT!
Che sia espulsione! (si può immaginare l’arbitro Collina che in una partita di calcio espellendo un giocatore
insieme al cartellino rosso esclama: Anatema Sit!)
AQUILA NON CAPIT MUSCAS
L’aquila non prende le mosche
AVE, AVE, AVES ESSE AVEAS?
Salve, o nonno, desideri mangiare degli uccelli?
CANE, DECANE, CANIS? SED CANE, CANE, DECANE, DECANE; DECANIS, CANE, DECANE
Tu canti, o bianco vecchio? Ma non cantare di un cane, o vegliardo canuto; canta, canuto vecchio la tua
canzone
(l’importante è che il canuto vecchio non canti da … cane!)
CUCURBITA CALVIOREM
Più calvo di una zucca
(forse un nuovo riferimento a Collina?)
DE STERCORE ENNII
Dal letamaio di Ennio
DORSUS TOTUS PRURIT
Mi prude tutta la schiena
ECCE ITERUM CRISPINUS!
Ecco di nuovo Crispino!
ETIAM CAPILLUS UNUS HABET UMBRAM SUAM
Anche un solo capello ha la sua ombra.
Anche le persone più miti possono arrabbiarsi
EUNDEM CALCEUM OMNI PEDI INDUCERE
Far entrare tutti i piedi nella stessa scarpa
(quale sarebbe lo scopo di fare ciò?)
VARI
AB AMICO RICONCILIATO, CAVE!
Guardati dall’amico riconciliato!
AB OVO
Dall’uovo. Da principio
ALME SOL, POSSIS NIHIL URBE ROMA VISERE MAJUS!
Almo sole, possa tu vedere nessuna cosa al mondo maggior di Roma!
(utilizzato come canzone fascista)
DOCTO HOMINI VIVERE EST COGITARE
Per l’uomo dotto vivere è pensare
(Il cartesiano Cogito ergo sum!)
EST EST EST, PROPTER NIMIUM EST HIC JO DEUC, DOMINUS MEUS, MORTUUS EST
C’è, c’è, c’è, per il troppo «est», qui Johannes Deuc, mio signore, è morto.
Frase scritta sulla tomba di “Defuk”, il prelato tedesco amante del buon vino, che la tradizione vuole morto a
Montefiascone per il troppo bere e dal quale è nata la denominazione dell’Est! Est!! Est!!!
(Famoso fatto, riportato anche sulle etichette del vino locale; non dimentichiamo che Orazio attualmente
vive proprio a Montefiascone!)
PROVERBI, MOTTI
ADVERSUS AREM CERTARE
Combattere contro l’aria – combattere una battaglia sapendo a priori che sarà perduta.
(un’anticipazione dei celebri “mulini a vento” contro cui si scagliava follemente il Don Chisciotte di
Cervantes)
APPEDITE A FALSIS PROPHETIS, QUI VENIUNT AD VOS IN VESTIMENTIS OVIUM, INTRINSECUS AUTEM
SUNT LUPI RAPACES
Guardatevi dai falsi profeti, che vengono a voi camuffati da pecore, ma che, dentro di loro sono lupi rapaci
(quanti falsi profeti ancora ci arringano dai palchi elettorali e dalle Televisioni!)
BARBA NON FACIT PHILOSOPHUM
La barba non fa il filosofo
(proprio come l’abito non fa il monaco!)
DUM FELIS DORMIT, MUS GAUDET ET EXILIT ANTRO
Mentre il gatto dorme, il topo gode
(Quando il gatto non c’è, i topi ballano. Si usa quando mancano da casa i genitori o il capo ufficio, o il
professore in classe …)
EQUI DENTES INSPICERE DONATI
Guardare i denti del caval donato
(evidentemente i Romani erano più pignoli quando ricevevano in dono un cavallo, rispetto ai loro
discendenti che modificarono il proverbio secondo il quale di fronte ad un regalo non bisogna essere troppo
schizzinosi)
ERROR HESTERNUS SIT TIBI DOCTOR HODIERNUS
L’errore di ieri ti sia maestro oggi
Per questa prima puntata dedicata al libro dell’amico Manente (dal latino maneo “conservare”, il
“conservatore”, colui che “mantiene”) abbiamo seguito per motivi di “tempo” e di “spazio” un criterio
puramente alfabetico e ci siamo fermati alla lettera “E”. Abbiamo programmato successivi articoli nei quali si
prenderanno in considerazione e si commenteranno motti e sentenze raggruppati secondo i diversi
argomenti: le donne, le cose giuste da fare nella nostra vita, le amicizie, etc.
Buona lettura!
A cura di Miria e Riccardo