L’Eco di Roccasecca
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Anno 16 n. 81                                                   Agosto 2011 Anno 16 n. 81                                                   Agosto 2011
40 anni e non li dimostra: AQUALUNG Dagli inviati dell’Eco di Roccasecca Per celebrare i 40 anni del loro disco  più famoso i Jethro Tull, uno dei gruppi  rock preferiti tra i lettori dell’Eco di  Roccasecca, hanno intrapreso una  tournee che li ha portati anche in Italia,  dove hanno suonato per 5 giorni  consecutivi, dal 14 al 18 luglio, un tour  de force come quando erano giovincelli!  Gli inviati dell’Eco erano presenti, in  forze, in due dei cinque concerti in  oggetto. Prima di lasciare spazio ai reportage  dedichiamo due parole all’album che è  talmente così ben riuscito da sfidare il  passare dei decenni. Musicalmente una  miscela di riff di chitarra elettrica da  rock duro (Aqualung, My God, Cross-  Eyed Mary) a intermezzi acustici di  grande atmosfera (Cheap day Return,  Mother Goose, Slipstream, Wond’ring  Aloud). La storia del senzatetto  Aqualung attraversa le varie canzoni  del disco, in un collage di immagini,  spesso apparentemente sconnesse tra loro, della “lower class” britannica, dalla prostituta  strabica alle risse da osteria. Gli sferzanti testi contro un certo modo di interpretare la  religione provocarono non poche critiche a Ian Anderson che, a suo dire, aveva  semplicemente voluto evidenziare come troppo spesso proprio coloro che inculcano certi  dogmi e certi insegnamenti siano i primi a non metterli in pratica. All’interno della copertina  apribile del disco spiccava, in caratteri gotici, la seguente frase:  “Al principio l’Uomo creò Dio  e lo creò a immagine dell’Uomo. E l’Uomo diede a Dio una moltitudine di nomi per farlo  diventare Signore in ogni angolo della Terra, così come conveniva all’Uomo”.  Ciascuno può  facilmente immaginare le reazioni  della parte della società più  tradizionale e conservatrice dei  primissimi anni 70. Il vecchio barbone  dipinto in copertina appariva  straordinariamente somigliante a Ian  Anderson che all’epoca – ricordiamolo  – si esibiva in concerto indossando  una palandrana marrone scuro che  sicuramente aveva vissuto tempi  migliori. Accanto a lui, sul muro, un  manifesto natalizio pubblicizzava  costosissime vacanze natalizie.  Era il 1971, un anno foriero di altri  dischi storici e di copertine che hanno  fatto epoca. Il vecchio contadino  piegato sotto il peso di una fascina,  ritratto nel quadro appeso su un muro  scrostato fece accostare il quarto LP  dei Led Zeppelin ad Aqualung, ma fu  solo una curiosa coincidenza, quella  dei due “vecchi in copertina”. Ma ora,  doverosamente, passiamo la linea ai  nostri inviati.