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40 anni e non li
dimostra: AQUALUNG
Dagli inviati dell’Eco di Roccasecca
Per celebrare i 40 anni del loro disco
più famoso i Jethro Tull, uno dei gruppi
rock preferiti tra i lettori dell’Eco di
Roccasecca, hanno intrapreso una
tournee che li ha portati anche in Italia,
dove hanno suonato per 5 giorni
consecutivi, dal 14 al 18 luglio, un tour
de force come quando erano giovincelli!
Gli inviati dell’Eco erano presenti, in
forze, in due dei cinque concerti in
oggetto.
Prima di lasciare spazio ai reportage
dedichiamo due parole all’album che è
talmente così ben riuscito da sfidare il
passare dei decenni. Musicalmente una
miscela di riff di chitarra elettrica da
rock duro (Aqualung, My God, Cross-
Eyed Mary) a intermezzi acustici di
grande atmosfera (Cheap day Return,
Mother Goose, Slipstream, Wond’ring
Aloud). La storia del senzatetto
Aqualung attraversa le varie canzoni
del disco, in un collage di immagini,
spesso apparentemente sconnesse tra loro, della “lower class” britannica, dalla prostituta
strabica alle risse da osteria. Gli sferzanti testi contro un certo modo di interpretare la
religione provocarono non poche critiche a Ian Anderson che, a suo dire, aveva
semplicemente voluto evidenziare come troppo spesso proprio coloro che inculcano certi
dogmi e certi insegnamenti siano i primi a non metterli in pratica. All’interno della copertina
apribile del disco spiccava, in caratteri gotici, la seguente frase: “Al principio l’Uomo creò Dio
e lo creò a immagine dell’Uomo. E l’Uomo diede a Dio una moltitudine di nomi per farlo
diventare Signore in ogni angolo della Terra, così come conveniva all’Uomo”. Ciascuno può
facilmente immaginare le reazioni
della parte della società più
tradizionale e conservatrice dei
primissimi anni 70. Il vecchio barbone
dipinto in copertina appariva
straordinariamente somigliante a Ian
Anderson che all’epoca – ricordiamolo
– si esibiva in concerto indossando
una palandrana marrone scuro che
sicuramente aveva vissuto tempi
migliori. Accanto a lui, sul muro, un
manifesto natalizio pubblicizzava
costosissime vacanze natalizie.
Era il 1971, un anno foriero di altri
dischi storici e di copertine che hanno
fatto epoca. Il vecchio contadino
piegato sotto il peso di una fascina,
ritratto nel quadro appeso su un muro
scrostato fece accostare il quarto LP
dei Led Zeppelin ad Aqualung, ma fu
solo una curiosa coincidenza, quella
dei due “vecchi in copertina”. Ma ora,
doverosamente, passiamo la linea ai
nostri inviati.