L’Eco di Roccasecca
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Anno 16 n. 81                                                   Agosto 2011 Anno 16 n. 81                                                   Agosto 2011
Dischi da spiaggia I cosiddetti “tormentoni” dell’estate, ovvero quelle canzoni leggere, dai ritornelli accattivanti, che “fanno  presa” sulle orecchie della gente, fanno parte da anni della nostra vita vacanziera. Il tormentone esce da tutte le radio, dagli altoparlanti degli stabilimenti balneari, dalle automobili in fila ai semafori, ce ne  liberiamo solo a fine settembre.  Questo fenomeno, tipicamente  estivo, trae la sua origine dagli  anni 60, quando la musica  raggiunse una diffusione  capillare, grazie alle radio portatili  a transistor e successivamente ai  mangiadischi, che facevano sì che chiunque potesse ascoltare le  canzoni preferite anche in  spiaggia. In quell’epoca, ormai  lontana, ma musicalmente  sempre vicinissima, le canzoni  dell’estate erano spesso più  d’una, in competizione tra loro  per raggiungere i vertici della  leggendaria Hit Parade! Cominciò  l’apparentemente serioso Nico  Fidenco (dalla caratteristica voce  ondulatoria) con Legata a un  granello di sabbia, nel 1961, un  successone! Dopo di lui si impose  come Re dell’Estate il mitologico  Edoardo Vianello, capace di  sfornare canzoni da spiaggia a  ritmo di una o più all’anno, tutte  frizzanti, allegre, riuscitissime:  Pinne fucile ed occhiali (1962),  Abbronzatissima, I Watussi e  Prendiamo in affitto una  barca, tutte del 1963, Il peperone (1965) tanto per citarne alcune, fino al 1983 quando celebrò il suo  ritorno con Le Soleil. Altri titoli storici: Cuando calienta el sol degli Hermanos Rigual (1962) Sapore  di sale di Gino Paoli (1963) Stessa spiaggia stesso mare (1963) nelle due versioni di -Piero Focaccia  e di Mina, Sei diventata nera dei Marcellos Ferial (1964) Ciao ciao (Downtown) della britannica Petula  Clark (1965), Notte di ferragosto di Gianni Morandi (1966) e tante altre, fino ad arrivare al luglio del  1968, quando contemporaneamente approdarono in classifica e sulle spiagge tre perle senza tempo  come Luglio di Riccardo Del Turco, Ho scritto t'amo sulla sabbia dei due trani personaggi Franco IV e  Franco I e la celeberrima Azzurro di Adriano Celentano. La fine degli anni 60 portò anche al progressivo  allontanamento del pubblico dal 45 giri, in quanto un altro disco, dalla circonferenza maggiore, il 33 giri  o “LP” lo avrebbe scalzato nel giro di pochi anni. I tormentoni estivi riemersero, talvolta come uragani  (Un’estate al mare e Vamos a la Playa su tutti, negli anni 80), ma l’era dei 45 giri, praticamente  indistruttibili (a parte le copertine) era finita. A proposito di copertine, un particolare emerge  osservandole e paragonandole con altri dischi del medesimo periodo. Nella quasi totalità dei casi non  appare il cantante o il gruppo esecutore del brano, ma belle e procaci ragazze in bikini, talvolta anche  troppo osé, considerando che alcuni di questi dischi furono pubblicati nei primi anni ’60, in un’epoca ante  rivoluzione dei costumi e soprattutto in una società come quella italiana di allora. La biondona in posa in  “Sei diventata nera” ricorda più certe riviste per soli uomini che un disco estivo, e siamo certi di non  sbagliare ritenendo che se al suo posto ci fosse stata una foto dei Marcellos Ferial, le vendite sarebbero  state minori. Mi fermo, sicuramente ho dimenticato qualcosa, ma sono andato a memoria, auguro  un’ottima estate a tutti voi Il Direttore