L’Eco di Roccasecca
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Anno 16 n. 81                                                   Agosto 2011 Anno 16 n. 81                                                   Agosto 2011
Vita in campagna La pannocchia Spesso fa bene riportare alla memoria sapori, odori,  immagini di un tempo passato; sono cose che non  possono ritornare, ma ci regalano attimi di lieti ricordi  del mondo ciociaro di un tempo, come quando eravamo  ghiotti di pannocchie abbrustolite. Ecco un brevissimo  brano, tratto da un testo di Caira e Orlandi, perfetto  allo scopo: Da un vecchio casolare si ode un vociare allegro:  nell’aia sono ammucchiate tante pannocchie a formare  “glie mucchie” e tutt’intorno tanta gente, giovani e  vecchi, che armati “d’sricch” (bastone di legno  appuntito) si apprestano a “scart’ccià” (a sfogliare le  pannocchie). Tra poco si inizierà a cantare e a ballare, il  vino risolleverà quelle membra stanche ...  Fatterelli sul Ciclismo Sempre in tema di vita roccaseccana d’altri tempi,  torniamo con la memoria agli anni 60, quando il  Ciclismo era ancora lo sport più seguito e  probabilmente anche più praticato dalle nostre parti.  Ferdinando tira fuori dal cesto della sua memoria due  episodi che hanno tale sport come protagonista.  C’era un appassionato ciclista, chiamato Pett-Pett, che  gareggiava portando con sè una borraccia dal  contenuto molto singolare. Infatti, anzichè riempirla  con la canonica acqua fresca di fonte, egli la faceva  preparare dalla consorte, che la empiva di brodo con  fidelini (capellini, n.d.r.), molto più energetico. Almeno  secondo Pett-Pett. Grande tifoso di Merckx, un giorno egli ebbe a dire la  famosa frase: “Quando Merckx è nato, Dio gli ha detto: prendi  l’ardegn’ e vai!”  Altra corsa altro ricordo.   Si narra che all’epoca di uno dei tanti “Trofei De  Angelis” disputati nella nostra città, alcune squadre  provenienti dalla Toscana avessero trovato alloggio  presso Peppantonio.   Poveretti. Dopo il pernottamento parteciparono alla gara ma  arrivarono desolatamente ultimi: l’insonnia provocata  dai rumori notturni più strani e, soprattutto, il prurito  provocato - non osiamo pensare da cosa - ebbero il  sopravvento sui baldi giovani. E pensare che erano  venuti da tanto lontano per vincere una corsa e si  ritrovarono ultimi, con la coda tra le gambe, e le bolle  ... sulla coda!  A cura di Ric e Ferdi 
Bellissima immagine di ragazza  roccaseccana in costume, su una  fotografia ritrovata che si può far risalire a  quaranta-cinquanta anni