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Una ricetta per… Montalbano
Gli appassionati delle avvincenti storie di Andrea Camilleri con il commissario Salvo
Montalbano sanno bene che il protagonista, oltre che essere un abilissimo poliziotto, è
anche un cultore della cucina, in particolare di quella siciliana.
Degno erede del Commissario Maigret – Gino Cervi, a cui Camilleri è sempre stato
profondamente affezionato, e di cui curò, se non vado errato, alcune sceneggiature
negli anni 60, Montalbano ha un vero culto del cibo ed ama mangiare in religioso
silenzio, anche se accompagnato da una bella donna.
Il commissario di solito pranza al ristorante, da Enzo, e cena a casa, a Marinella.
Quando torna a casa corre a vedere cosa c’è in frigo o direttamente nel forno, perché
la donna che va a fargli le pulizie di casa, l’ eccellente cuoca Adelina, gli lascia sempre
qualcosa di pronto, solo da riscaldare.
E solo quando non trova nulla di pronto, se per qualche motivo Adelina non è passata,
il povero Salvo deve accontentarsi di passuluna (olive nere appassite) e tumazzo
(formaggio).
Una delle ricette preferite da Montalbano è la pasta ‘ncasciata, una sorta di timballo
di maccheroni con melanzane.
Anche nell’ultimo romanzo, uscito qualche mese fa, IL GIOCO DEGLI SPECCHI, a
pagina 27 si legge:
“Doppo essirisi sbafato un piatto di pasta ‘ncasciata e ‘na grossa porzioni di milinciane
alla parmigiana,priparate dalla cammarera Adelina, s’assittò nella verandina”
Ho cercato in vari posti la ricetta da trascrivere per i lettori dell’Eco, ma ne ho trovate
tantissime versioni, tutte differenti.
A questo punto ne ho scelta una
prendendo le informazioni da varie
fonti, chiedendo “pirdonanza” ad
Adelina se non è la versione corretta!
Gli ingredienti per 6 persone
dovrebbero essere:
gr. 500/600 di maccheroni; 1 bottiglia
da gr. 750 di salsa di pomodoro, oppure
di pomodori da sugo; 2/3 uova sode;
gr. 200 di carne di manzo macinata; gr.
100 di salame dolce o mortadella; gr.
200 di melanzane nere (circa 4 di
media grandezza); gr 150 di
caciocavallo; aglio, basilico; olio
extravergine di oliva; sale e pepe.
Procedete nel seguente modo: dopo averle tenute un’ora in acqua e sale, friggete le
melanzane tagliate a fette di media grandezza (togliete o conservate la buccia, a
vostro gusto), poi mettetele da parte. Soffriggete l’aglio e, quando è dorato, toglietelo
e aggiungete il tritato di carne e successivamente la salsa di pomodoro (o i pomodori),
salate e pepate a vostro gusto e cucinate a fuoco lento per 40 minuti. Nel frattempo
preparate le uova sode. Lessate la pasta, scolatela al dente, ponetela in una zuppiera
e conditela con la salsa di carne trita.
A questo punto predisponete una teglia da forno ben unta, dove comincerete a
sistemare a strati la pasta, le melanzane fritte, il salame, le uova sode ed il
caciocavallo tagliati a fette. Date una spolverata di pangrattato e di formaggio
grattugiato e mettete in forno caldo per circa 15 minuti. Quando togliete la teglia dal
forno decorate con abbondante basilico.
Ora è arrivato il momento di “conzare” la tavola e andare a gustarvi la pasta sulla
“verandina”, fronte mare, proprio come il famoso commissario!
E buon appetito!
A cura del Direttore