L’Eco di Roccasecca
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Anno 16 n. 81                                                   Agosto 2011
Archivio storico de L’Eco di Roccasecca Dal n. 52 dell’Ottobre 2005 Continua la pubblicazione degli articoli del compianto  professor Orazio Manente, illustre collaboratore dell’Eco per  circa 10 anni. Torniamo sui suoi “detti e proverbi latini”.  MOTTI E SENTENZE DELLA LINGUA LATINA Le donne romane Nella prima puntata dedicata al recentissimo libro di Orazio Manente sui "Motti e sentenze della Lingua Latina", avevamo dato un "assaggio" seguendo un criterio semplicemente alfabetico. Abbiamo deciso di pubblicare i successivi articoli presentando motti e sentenze raggruppati per argomento. Cominciamo dunque con i motti che hanno per oggetto le DONNE. Ci piace cominciare citando un proverbio che non è tra quelli pubblicati dall’amico Orazio, ma è tratto da un’altra interessante raccolta dedicata a "La donna nei detti napoletani" (Renato De Falco, Newton, 1998) che unisce – per così dire – il dialetto napoletano alla lingua latina: Femmina nullo bona est, et si bona est jèttala p’ ‘a fenesta! La donna non è affidabile per nessuno, ma anche se lo fosse, gettala dalla finestra! Come vedete i proverbi riescono anche nella difficile impresa di mettere insieme lingua latina, italiana e dialetto. E passiamo ai motti di Orazio dedicati alle donne. AUT AMAT, AUT ODIT MULIER; NIHIL EST TERTIUM La donna o ama o odia; non c’è via di mezzo CONIUGIS IRATAE NOLI TU VERBATIMERE: NAM LACRIMIS STRUIT INSIDIAS, CUM FLEMINA PLORAT Non temere gli strilli della moglie adirata: mentre piange, tesse con le lacrime insidie DEUT FECIT VIRUM QUAM MULIEREM AUDACIOREM Dio fece l’uomo più audace della donna DICI SOLET MULIERES VIRIS LOQUACIORES ESSE Si suol dire che le donne sono più chiacchierone degli uomini DIDICERE FLERE FEMINAM IN MENDACIUM Le donne hanno imparato a piangere per mentire DUM FEMINA PLORAT DECIPERE LABORAT Quando la donna piange, si studia di ingannarti FALLERE, FLERE, NERE, STATUIT DEUS IN MULIERE Ingannare, piangere, filare, questo dispose Dio che le donne facessero FEMINA TUTIOR UNDA FIDE L’onda è più sicura della fede donnesca MALO IN CONSILIO FEMINAE VINCUNT VIROS Le donne superano gli uomini in perversità MULIEBRIS LACRIMA CONDIMENTUM EST MALITIAE La lacrima della donna è il condimento della malizia MULIER ABUNDAT AUDACIA La donna è piena di audacia MULIER CUM SOLA COGITAT MALE COGITAT La donna quando pensa da sola, pensa male MULIER CUPIDO QUOD DICIT AMANTI … RAPIDA SCRIBERE OPORTET AQUA Ciò che la donna sussurra al voglioso amante deve essere scritto sull’acqua di un ruscello MULIER RECTE OLET, UBI NIHIL OLET La donna ha buon profumo quando non profuma di nulla MULIER TACEAT IN ECCLESIA La donna, in chiesa, taccia NON HODIE, NEC HERI, NEC CRAS CREDE MULIERI Non credere alle donne né oggi, né ieri, né domani NONUMQUE FURENS QUID FEMINA POSSIT E’ noto di che cosa sia capace una donna sulle furie OMNIS MULIER INTRA PECTUS CELAT VIRUS PESTILENS: DULCE DE LABRIS LOCUNTUR, CORDE VIVUNT NOXIO Non c’è donna che sia libera dal fiele: tossiche in petto, hanno bocche di miele VARIUM ET MUTABILE SEMPER FEMINA La donna è sempre cosa varia e mutevole VENTO QUID LEVIUS? FULMEN. QUID FULMINE? FUMUS. QUID FUMUS? MULIER. QUID MULIER? NIHIL. Che cosa c’è di più leggero del vento? Il fulmine. E più leggero del fulmine? Il fumo. E più leggero del fumo? La donna. E più leggero della donna? Nulla VINUM ET MULIERES APOSTATARE FACIUNT SAPIENTES Il vino e le donne deviano i sapienti Statua di Livia Drusilla a Pestum Finisce qui la seconda puntata sui proverbi latini; per rimanere in tema  potremmo dire FUGIT IRREPARABILE TEMPUS (Il tempo fugge  irreparabile! Virgilio, Georgiche, III) e bisogna chiudere anche questo  numero dell’Eco. Non prima di aver dato qualche ulteriore commento  su questa ultima citazione virgiliana divenuta col tempo uno dei detti  più famosi, più volte utilizzato.  Ad esempio il Metastasio: "Il tempo fugge e le vittorie invola" (Alcide, sc. 9) E Dante mette in bocca a Virgilio il seguente monito: "Pensa che questo dì mai non aggiorna" (Inferno, Canto XII, 84) Ed infine il Petrarca ricorda: "che volan l’ore, i giorni e gli anni e i mesi, e ‘nsieme, con brevissimo intervallo, tutti avemo a cercar altri paesi" Inoltre tale motto è spesso inciso su meridiane ed orologi.   Alla prossima! A cura di Miria e Riccardo  
Dipinto di Simeon Solomon: toletta di una matrona (1869)
Anno 16 n. 81                                                   Agosto 2011