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Archivio storico de
L’Eco di Roccasecca
Dal n. 52 dell’Ottobre 2005
Continua la pubblicazione degli articoli del compianto
professor Orazio Manente, illustre collaboratore dell’Eco per
circa 10 anni. Torniamo sui suoi “detti e proverbi latini”.
MOTTI E SENTENZE
DELLA LINGUA LATINA
Le donne romane
Nella prima puntata dedicata al recentissimo libro di Orazio Manente
sui "Motti e sentenze della Lingua Latina", avevamo dato un "assaggio"
seguendo un criterio semplicemente alfabetico. Abbiamo deciso di
pubblicare i successivi articoli presentando motti e sentenze
raggruppati per argomento. Cominciamo dunque con i motti che hanno
per oggetto le DONNE.
Ci piace cominciare citando un proverbio che non è tra quelli pubblicati
dall’amico Orazio, ma è tratto da un’altra interessante raccolta dedicata
a "La donna nei detti napoletani" (Renato De Falco, Newton, 1998) che
unisce – per così dire – il dialetto napoletano alla lingua latina:
Femmina nullo bona est, et si bona est jèttala p’ ‘a fenesta!
La donna non è affidabile per nessuno, ma anche se lo fosse,
gettala dalla finestra!
Come vedete i proverbi riescono anche nella difficile impresa di
mettere insieme lingua latina, italiana e dialetto.
E passiamo ai motti di Orazio dedicati alle donne.
AUT AMAT, AUT ODIT MULIER; NIHIL EST TERTIUM
La donna o ama o odia; non c’è via di mezzo
CONIUGIS IRATAE NOLI TU VERBATIMERE: NAM LACRIMIS STRUIT
INSIDIAS, CUM FLEMINA PLORAT
Non temere gli strilli della moglie adirata: mentre piange, tesse con le
lacrime insidie
DEUT FECIT VIRUM QUAM MULIEREM AUDACIOREM
Dio fece l’uomo più audace della donna
DICI SOLET MULIERES VIRIS LOQUACIORES ESSE
Si suol dire che le donne sono più chiacchierone degli uomini
DIDICERE FLERE FEMINAM IN MENDACIUM
Le donne hanno imparato a piangere per mentire
DUM FEMINA PLORAT DECIPERE LABORAT
Quando la donna piange, si studia di ingannarti
FALLERE, FLERE, NERE, STATUIT DEUS IN MULIERE
Ingannare, piangere, filare, questo dispose Dio che le donne facessero
FEMINA TUTIOR UNDA FIDE
L’onda è più sicura della fede donnesca
MALO IN CONSILIO FEMINAE VINCUNT VIROS
Le donne superano gli uomini in perversità
MULIEBRIS LACRIMA CONDIMENTUM EST MALITIAE
La lacrima della donna è il condimento della malizia
MULIER ABUNDAT AUDACIA
La donna è piena di audacia
MULIER CUM SOLA COGITAT MALE COGITAT
La donna quando pensa da sola, pensa male
MULIER CUPIDO QUOD DICIT AMANTI … RAPIDA SCRIBERE OPORTET
AQUA
Ciò che la donna sussurra al voglioso amante deve essere scritto
sull’acqua di un ruscello
MULIER RECTE OLET, UBI NIHIL OLET
La donna ha buon profumo quando non profuma di nulla
MULIER TACEAT IN ECCLESIA
La donna, in chiesa, taccia
NON HODIE, NEC HERI, NEC CRAS CREDE MULIERI
Non credere alle donne né oggi, né ieri, né domani
NONUMQUE FURENS QUID FEMINA POSSIT
E’ noto di che cosa sia capace una donna sulle furie
OMNIS MULIER INTRA PECTUS CELAT VIRUS PESTILENS: DULCE DE
LABRIS LOCUNTUR, CORDE VIVUNT NOXIO
Non c’è donna che sia libera dal fiele: tossiche in petto, hanno bocche
di miele
VARIUM ET MUTABILE SEMPER FEMINA
La donna è sempre cosa varia e mutevole
VENTO QUID LEVIUS? FULMEN. QUID FULMINE? FUMUS. QUID
FUMUS? MULIER. QUID MULIER? NIHIL.
Che cosa c’è di più leggero del vento? Il fulmine. E più leggero del
fulmine? Il fumo. E più leggero del fumo? La donna. E più leggero della
donna? Nulla
VINUM ET MULIERES APOSTATARE FACIUNT SAPIENTES
Il vino e le donne deviano i sapienti
Statua di Livia Drusilla a Pestum
Finisce qui la seconda puntata sui proverbi latini; per rimanere in tema
potremmo dire FUGIT IRREPARABILE TEMPUS (Il tempo fugge
irreparabile! Virgilio, Georgiche, III) e bisogna chiudere anche questo
numero dell’Eco. Non prima di aver dato qualche ulteriore commento
su questa ultima citazione virgiliana divenuta col tempo uno dei detti
più famosi, più volte utilizzato.
Ad esempio il Metastasio:
"Il tempo fugge e le vittorie invola"
(Alcide, sc. 9)
E Dante mette in bocca a Virgilio il seguente monito:
"Pensa che questo dì mai non aggiorna"
(Inferno, Canto XII, 84)
Ed infine il Petrarca ricorda:
"che volan l’ore, i giorni e gli anni e i mesi,
e ‘nsieme, con brevissimo intervallo,
tutti avemo a cercar altri paesi"
Inoltre tale motto è spesso inciso su meridiane ed orologi.
Alla prossima!
A cura di Miria e Riccardo
Dipinto di Simeon Solomon: toletta
di una matrona (1869)