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Archivio storico de
L’Eco di Roccasecca
Dal n. 18 del Dicembre 1998
Un articolo vecchissimo, tratto da uno degli Eco più antichi ci pare ideale per celebrare le festività
natalizie. L’argomento trattato era “I regali di Natale per i vostri bambini” nel commento di una rivista
del dicembre 1956, ben 55 anni fa!
Giochi, libri e film per ragazzi
Natale, tempo di regali, soprattutto per i più piccini, e tempo di articoli dedicati alla scelta dei doni ed al
criterio da seguire all’atto dell’acquisto. Quante pagine vengono pubblicate in questo periodo, con tutti i
consigli utili provenienti da esperti di psicologia, pedagogia e problemi dell’infanzia! Se volete leggere
qualcosa in merito non avete che da aprire una qualunque rivista o rotocalco tra quelli in edicola e
troverete materiale in abbondanza; ma se invece avete intenzione di approfondire l’argomento secondo
un’ottica diversa e particolare, allora dovete leggere con noi questo personalissimo intervento di Clara
Zambonini, apparso sulla "Cucina Italiana" del dicembre 1956, ricco di gustose ed acutissime
osservazioni in proposito. Lo scritto, diciamocelo chiaramente, offre il fianco ad ironia e sorrisetti, forse
anche a qualche sberleffo, perché, anche considerando l’epoca in cui è stato pubblicato, contiene
argomentazioni un po’ esagerate, accentuate da uno stile alquanto arcaico. La scrivente ci appare di
stampo "mormone" (non vuole essere accusata di "quaccherismo", è logico, lei è molto più rigida!),
infierisce contro cinema (sequenze di "danze piccanti" nei film storici!) e letture (auspica versioni
"purgate"!), per non parlare delle riviste (inflazionate da fotografie di "maggiorate fisiche"!).
Ma noi vogliamo anche spezzare una lancia a favore della scrivente che per certi aspetti coglie nel segno
quando si preoccupa fin da allora dell’eccessiva quantità di giocattoli regalati e della pericolosità di certi
giochi che ispirano violenza (pensate alla campagna scatenata dai cartoni animati giapponesi degli anni
’70) e quando mette in guardia le adolescenti dai romanzetti rosa che elevano esageratamente valori
futili quali la bellezza, l’eleganza e la ricchezza (pensate alle varie serie di romanzetti tutt’oggi in edicola
ed alle parallele e sciroppose "soap opera" televisive che incollano quotidianamente tante persone
davanti alla TV). Ma vi lasciamo ora con il documento originale che potrà fungere dunque sia da
consiglio per genitori che da piacevole passatempo per tutti. Con tante scuse e … ringraziamenti
all’autrice!
La fantascienza imperversa: alimenta i fumetti, ispira film orripilanti e suggerisce inediti giocattoli.
Quanti marziani e razzi interplanetari in trentaduesimo scorgiamo fra le mani di bimbi che, spesso, li
guardano con un misto di sconcerto e di timore! Anche l'arte contemporanea influisce sulle creazioni
giocattolesche, ed ecco le bestioline stilizzate o cubisteggianti in realtà più gradite a noi che ai piccoli.
In argomento ho una personale esperienza: quando regalai al mio nipotino un elefantino, a mio vedere
divertentissimo per l'accentuazione surrealista caricaturale, scoppiò in singhiozzi tanto si appaurò! Non
intendo affatto infliggervi il sunto di un trattato di psicologia infantile, mi limito a qualche suggerimento
sulla scelta dei giocattoli da farsi seguendo particolari criteri educativi e tenendo conto dell'età, sesso e
delle tendenze del destinatario. Così a un rompicollo si daranno a preferenza giochi atti ad imbrigliarlo,
mentre a un ragazzino un po’ torbido, cose escanti un sano dinamismo. Dannoso tutto ciò che stimola
lo sviluppo degli istinti violenti come fucili, pistole, tomahawks e armi in genere. Ottimi i giochi
istruttivi, le costruzioni, il meccano, gli utensili per le arti e mestieri, le piccole cose gentili come il
villaggio con le casette e le bestioline in micro formato, il teatrino con le marionette nostrane:
Arlecchino e Brighella, Pantalone e Rosaura e i rutilanti paladini dell’Opera dei Pupi. Deliziosi e sempre
graditi i giocattoli regionali dai carretti siciliani alle bambole in costume. Ogni anno Babbo Natale porta
nella sua inesauribile gerla originalissime novità giocattolesche.
Bellissime cose, per tutti i gusti e tutte le borse, ma la palla, il cerchio e la corda quasi antichi come
l'umanità saranno sempre attuali. Inoltre spesso al bambino più di un costoso dernier-cri meccanico ed
elettrificato, gli è cara un’inezia da bancarella estrosa nella sua semplicità e più ancora il balocco che si
e costruito da sé con due pezzi di legno e qualche cencetto colorato.
Pertanto, sorvolando sulle ragioni economiche è sconsigliabile un eccesso di giochi, il bimbo finirebbe
col tediarsene e non desiderare più nulla. Il bambino ama immensamente i balocchi vivi: cani, gatti,
uccellini e pesci rossi; un igienista vi dirà che gli animali sono veicoli di infezioni: non lo escludo, ma
tenendoli con estrema pulizia il pericolo è scongiurato. Avendo un giardino, sia pure piccolo come un
fazzoletto, o una terrazza,. instillate al fanciullo l’interesse al giardinaggio presentandolo sotto forma di
svago. Si sporcherà le manine di terra, ma in compenso prenderà amore ai fiori e alla natura, seguirà
con trepida attenzione lo sviluppo di una piantina da lui seminata, la comparsa del primo germoglio
l’entusiasmerà, mentre le tenere foglioline gli parranno una sua creazione.
La sempre maggiore diffusione della carta stampata impone una rigida vigilanza sulle letture dei nostri
ragazzi. Ogni mamma dovrebbe aver cura di comporre per i propri figli una bibliotechina con i classici
della letteratura infantile: Pinocchio, Le fiabe di Andersen, Cuore, Don Chisciotte (in edizione
purgata), i libri della giungla di Kipling, le opere di Dickens e di Twain fino al Cucciolo della Rawlings.
Inoltre libri di viaggi e sia pure di fantascienza, ma scegliendoli con cura, evitando quelli sballatamente
avventurosi ed eccessivamente irreali. In proposito bisognerebbe ridar credito ai romanzi di Verne che
innegabilmente intuì e vaticinò le grandi scoperte della scienza moderna. Anche Salgari è da tener
presente e per gli adolescenti Zanna Bianca, Jerry delle Isole e Michael cane da circo di London.
Aggiungete sani racconti storici e vite di personaggi illustri "ad usum Delphini" e la biblioteca è
composta, senza eccessiva spesa poiché vi sono ottime edizioni economiche. Scartabili assolutamente i
gialli truculenti, le storiacce di gangsters e western con eccesso di sparatorie e pugilato e certi fumetti
escanti i peggiori istinti.
Non accusatemi, vi prego, di quaccherismo, ma ritengo che bisognerebbe dosare anche la lettura dei
rotocalchi di cui siamo patiti,
per la vera e propria inflazione di effigi di "maggiorate fisiche" pressoché vestite di nulla e le cronache
di orrendi delitti, spesso commessi da giovanissimi. Metterei all’indice anche certi melensi romanzetti,
sciropposi, futili e di un ottimismo assurdo e fasullo, dedicati alle ragazze. Oltre a valere zero
letterariamente, finiscono con l’essere dannosi perché insistendo troppo sui valori della bellezza ed
eleganza e prospettando la vita come una rosea sequenza a lieto fine alimentano la vanità e creano.
sciocche e irrealizzabili illusioni.
Attenzione ai film che vedono i vostri ragazzi: vigilate!-Se si escludono i cartoni animati e i
documentari a lungometraggio di W. Disney, il "Monello" e qualche altro incunabolo di C. Chaplin,
visibili solo in retrospettiva di cineclub, alcuni westerns esemplari come "Ombre Rosse" di Ford, "Il
piccolo fuggitivo", "Marcellino pane e vino" e poche altre opere, si può dire che non esiste una
cinematografia per ragazzi. Anche i cosiddetti film storici non sempre sono raccomandabili per il
romanzato travisamento del fatto, interpretato e sceneggiato in stile hollywoodiano con lo inserimento
di scene e danze piccanti. Più della lettura, per la sua vastissima divulgazione perfino in remoti paesi e
il fortissimo potere di suggestione di racconti per immagini, il cinema ha grandissima influenza specie
negli individui, come i ragazzi, in formazione, portati istintivamente all’imitazione. Infatti quanti delitti
e rapine perpetrati da sciagurati adolescenti son risultati un tragico ricalco fin nei minuti particolari di
una vicenda filmica?! S’impone una regolare produzione di film infantili e non mancano i bene
intenzionati che si adoperano alla soluzione di un problema di così somma importanza ma siamo ancora
lontani dai risultati costanti e positivi. Esortiamo pertanto le mamme a sincerarsi bene sul programma
prima di condurre al cinema la pargoletta decenne o il vispo ragazzino, poiché certi film classificati
visibili a tutti sono ugualmente nocivi per la ciclopica scemenza di cui sono permeati. E allora?
Preferibile una passeggiata in campagna o ai giardini, dove l’aria è pura e profumata e gli occhi si
estasiano al puro technicolor della natura, eterno film che sempre si rinnova, registi il sole e le stagioni.
Clara Zambonini –Dicembre 1956