L’Eco di Roccasecca
Sito Promozionale di Cultura del Basso Lazio dell' Associazione onlus PRETA Via Sotto le mura snc - 03041 Alvito (FR) p.i. 02194120602 CIOCIARI.COM   © pretaonlus 2000-2010 - ciociari @ pretaonlus.it
Anno 17 n. 83                                               Aprile 2012
Anno 17 n. 83                                               Aprile 2012
IL MANDOLINO Quadro di Rocco tanzilli In precedenza ho già accennato all’argomento musica, riferendomi a mio padre, bravo violinista. Questa  volta vorrei parlarvi di un MANDOLINO, ma non come strumento in generale, bensì di uno particolare  fabbricato a Roma nel 1975 e di cui sono in possesso.  Non tutti sono a conoscenza di un famoso liutaio di nome Pasquale Pecoraro abitante a Roma e  precisamente a Centocelle, proveniente dalla scuola Embergher di Arpino, in provincia di Frosinone, dove  tutt’ora si può ammirare il museo della famosa liuteria.   Voglio raccontare come ho conosciuto questo personaggio. Avevo una chitarra a cui si erano scollate alcune parti. Mi sono recato da un rivenditore di strumenti  musicali di mia conoscenza, Scalpellini, in via Tito Labieno all’Appio Claudio. Era un negozio frequentato  anche da cantanti in erba, come il primo Ramazzotti, che abitava in zona. Poiché avevo comperato altri strumenti da lui gli chiesi se era a conoscenza di qualcuno che mi potesse  riparare la chitarra e lui mi indicò questo liutaio di Centocelle di cui mi diede l’indirizzo. Era un  appartamento al primo piano, suonai e un signore di una certa età mi aprì chiedendomi cosa desiderassi.  Debbo confessare che, con la chitarra in mano, dopo essermi guardato intorno non chiesi proprio nulla.   C’era una vetrina con mandolini, mandole, violoncelli … pensai di essere capitato nel posto sbagliato. Ma  lui tranquillamente mi fece accomodare e iniziò a parlarmi di lui e del suo lavoro nel fabbricare strumenti .  Prese un album di foto e cominciò a sfogliarlo. Ed ecco la regina Elisabetta d’Inghilterra con un suo  mandolino in grembo. Si vedeva che era una persona affabile e desiderosa di parlarmi della sua arte. Ne  fui conquistato al punto che non pensavo più alla chitarra e, quasi timoroso, gli dissi che sarebbe stata una cosa fantastica se avessi potuto avere un mandolino fatto da lui. Mi rispose che lo avrebbe fatto ben  volentieri ma non poteva per mancanza di tempo. Poi tra un discorso e l’altro, forse per simpatia, mi disse  che se davo a lui un po’ di tempo me lo avrebbe costruito. Fu così che dopo circa quattro mesi mi chiamò  dicendomi che lo strumento era pronto.  Non persi tempo ,mi recai a prendere questo sospirato mandolino messo in una bella custodia. Oggi questo  strumento è stato valutato 3.000 euro, quando un normale mandolino si può acquistare con 300 euro. Lo  tengo ben custodito e, per quanto mi piace, ho voluto immortalarlo sulla tela che correda questo breve  ricordo.  Non saprei se Pecoraro è ancora in vita ancora ma credo che tracce di lui ce ne siano in diverse parti del  mondo, come era evidenziato dalle numerose foto presenti in quell’album.  Pasquale Pecoraro Sono piccole cose che fanno parte della storia e non vanno trascurate. Questi artisti meno noti hanno alle  spalle delle storie affascinanti. Gente povera che da ragazzi ha iniziato un mestiere, magari prendendo  schiaffi, ma poi con il tempo è diventata “personaggi da non dimenticare”.  L’Italia è ricca di gente come Pecoraro, siamo invidiati dal mondo per la creatività che questo popolo ha. (e mi riferisco anche al nostro direttore …) Rocco Tanzilli