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Archivio storico de
L’Eco di Roccasecca
Dal n. 29 dell’ ottobre 2000
e dal n. 42 di Aprile 2003
Si tratta di due tra i primi interventi dell’ amico Luigi Probbo, che con il suo inconfondibile stile
racconta ai lettori dell’Eco di Roccasecca storie strane e bizzarre ma sempre rigorosamente vere,
realmente accadute!
Probbo riceve da Lorino l’ambita
"Asta del Baucano"
Le pagine del Dr. Probbo
Storie di un medico di famiglia
Dottò, me sente frillicà …
Amici dell'Eco, vi racconterò quanto accaduto qui nel mio studio alcuni anni orsono,
circa dieci.
Un giorno, di pomeriggio, ricevei una paziente non troppo giovane ed assai illetterata
nativa della Provincia di Latina; la signora in questione aveva l'abitudine di parlare
assai rapidamente ed oltre a ciò in un forbitissimo "slang" che io definirei
approssimativamente di tipo pontino-ciociaro; cosa che avrebbe provocato
certamente il suicidio di qualunque straniero che, impegnato nell'apprendimento della
leggiadra favella italiana avesse avuto la (s)ventura di incontrare la mia
simpaticissima paziente come prima rappresentante del popolo dello Stivale. Ebbene,
la nostra, per descrivermi quanto somigliava ad uno stato allergico interessante varie
regioni cutanee contraddistinto principalmente dal sintomo del PRURITO, il tutto
derivante dall'assunzione di non meglio identificati cibi, si espresse dicendo:
"DOTTO', QUANDE ME MAGNE LE CERASE O GLI CACHINE (= i kaki) DOPPO CHE GLI
SO MAGNATE ME UE’ GLIU FRILLICHE.... PE’ TUTTA LA UITA ME SENTE
FRILLICA'.... CHE PASTINE TENGO TOGLIE? (= prendere)?
Non potrete mai immaginare quale poté essere la mia reazione. Avrei voluto
esplodere per le risate, non certo di scherno, bensì per la schiettezza dell'esposizione
e la dovizia di gesti con la quale fu accompagnata, invece, ahimè, dovetti mantenere,
con indicibile fatica per i miei muscoli facciali, un contegno confacente alla
professione, confortare la paziente e prescriverle la terapia che la fece guarire.
... Se c'era uno che aveva bisogno di E.R. .... bè, quello ero solo io!!!!
Per la serie: "Medice, cura te ipsum"
Dr. Luigi Probbo, Medico di Famiglia.
COSE CURIOSE
Ognuno di noi, credo, possegga in casa il "Tuttocittà", ovvero quel delizioso opuscolo
elargito insieme con gli elenchi del telefono, cosa che più precisamente serve a NON
capire dove si trova una fermata del Metrò, una linea d'autobus, un ospedale ecc. ecc.
ma, in compenso, riesce ad informarti circa l'esistenza di posti dove viene praticato il
piercing
estremo, o dove si pratica la più avanzata forma di ginnastica aerobica o dove si
possono reperire i più rari pezzi di artigianato della Namibia. Fatta questa premessa,
vi chiederete certamente dove si trova il fatto curioso in tutto questo? Ciò è presto
detto. Notate la copertina, vi vedrete riprodotta la mappa di una città italiana del
tutto fittizia, al centro della quale scorre il fiume SAN LORENZO che, come si sa, si
trova in.... CANADA.
Secondo voi, cosa rappresenta tutto questo?
Possibili risposte:
A: Disinformazione grafica atta a confondere le idee a possibili invasori extraterrestri.
(Domani 4 Luglio è Independence Day).
B: Creazione di una nuova città italiana... magari ciociara
C: .Ma fusse che nun cianne capite gnende?
Ciao a tutti gli amici!
Prof. Dr. Luigi Probbo, medico sempre più da curare. (3 luglio 2000)
Le "pagine di Probbo" vengono pubblicate solo in Italiano, in Arabo e in dialetto Finno-
Ungarico, linguaggio del ceppo clingoniano con influenze vulcaniane.
Gli interventi del Dottor Probbo
Come ha scritto di recente Gigio, improvvisamente investito da una serie di
“probbate” a ripetizione, Probbo, una volta partito non si ferma più, come un volano!
Ed ecco quindi in anteprima mondiale, solo per l’Eco di Roccasecca, altre due “perle”
di rara reperibilità, che siamo fieri di pubblicare.
Buon divertimento!
Come rimediare al calo demografico
Roma 23-02-'03
Spettabile Direttore, gentili Lettori,
desidero pubblicare un aneddoto alquanto curioso occorsomi pochi anni orsono. Una
doverosa premessa: Con quanto vado a raccontarVi non intendo sottintendere alcun
tipo di favore politico verso chicche-e-sia (dicendola alla Toto'). Quanto leggerete (mi
auguro) è il semplice e puro andamento dei fatti.
Detto questo vado ad enunciare; Il mio unico rammarico è stato quello di non poter
disporre, in quegli istanti, di un apparecchio fotografico. Ebbene, un mattino,
percorrevo la Via Nomentana in autobus, diretto per motivi di lavoro, all'Ordine dei
Medici. L'Autobus della linea 38 effettuò regolare fermata in prossimità di Villa
Torlonia ed in quel breve spazio di tempo la mia osservazione fu richiamata dalla
presenza di due manifesti affissi sul muro della Villa,
la cui vicinanza dava luogo ad un singolare gioco di parole.Il primo da sinistra, a cura
di un non ben precisato movimento per la vita recitava più o meno così:
bla bla bla..FERMIAMO IL
....CALO DEMOGRAFICO...
bla bla bla...................
L'ITALIA HA BISOGNO
DI BAMBINI
bla bla bla...................
Il secondo manifesto, rimanenza di elezioni di non so più cosa svoltesi poco tempo
prima, esortava gli elettori a votare per il rappresentante di AN Luigi Turchi. Dov'era
la particolarità? Eccovi serviti: questa risiedeva nel fatto che il nome dell'On. Turchi
risultava essere in linea con la parola BAMBINI del primo manifesto, cosicché, per
caso (?) veniva dato di leggere così:
L'ITALIA HA BISOGNO
DI BAMBINI TURCHI
Ma insomma 'sti bambini, li tenemo da fa Italiani o ...Turchi?
Sempre citando il Principe Antonio De Curtis c'e' da dire.... ohibò, alla faccia del
caciocavallo!
Con questo saluto la Direzione, la Redazione ed i nobilissimi Lettori.
Dr. Luigi Probbo, medico di famiglia
Principe di casa Asburgo, barone di Budapest
sempre più follemente Austro-Ungarico.
Una fermata … Extraterrestre
E' in dialetto trasaccano (abruzzese) schietto che desidero esordire presentando un
altro modestissimo contributo reso ancora una volta senza l'ausilio di un apparecchio
fotografico.
Era la tarda primavera dell'ormai lontano '96 (del XX Sec.) .
Una domenica pomeriggio, ritornando da Tivoli, percorrendo in auto uno dei tornanti
della Tiburtina (Valeria ?) alla volta della Capitale,in pieno movimento, il mio sguardo
fu letteralmente catturato per un'interminabile frazione di secondo
da un cartello avvisatore di fermata d'autobus (Cotral?).
Questo cartello recava in cima la seguente dicitura:
FERMATA EXSTRAURBANA
a questa seguivano, forse, orari e/o numeri di linee; (ripeto che a tutt'oggi non sono
certissimo se si trattasse del Cotral o della Società Trasporti della Citta').
Dell'erroraccio, invece, sono ancora certissimo. Se il cartello in questione non è stato
rimosso, invito chiunque ad ammirarlo partendo da Tivoli verso Roma all'incirca un
paio di tornanti verso giù.
Almene vu' 'na macchinetta fotografica portetevela e reguardeteve 'sti cartejje ni'
poche accucinta. (= Almeno voi una macchinetta portatela ed ammirate 'sto cartello
un po' cosi')
.... ma 'co 'sta ridondanza assuci', più che 'na fermata exStraurbana, quessa me pare
'na fermata exStraterrestre.....ma ce ne fusse 'na pista d'atterraggio 'pe j'ufe?
....non credo ci sia più bisogno di traduzione.
Saluto con accresciuta deferenza Direzione, Redazione ed i Nobilissimi Lettori dell'Eco.
Dr.Luigi Probbo
Medico di Famiglia....itinerante e delirante.
Con un piccolo stratagemma sul computer abbiamo cercato di rendere l’idea di quanto raccontato dal Dr.
Probbo, sopperendo in parte alla sua proverbiale mancanza di macchinetta fotografica nei momenti topici
….