L’Eco di Roccasecca
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Anno 18, n. 86		                                            Maggio 2013 Anno 18, n. 86		                                            Maggio 2013
L’Eco di Roccasecca
NORME DEL TIFOSO ITALIANO MEDIO: Di recente si fa un bel parlare di razzismo ed atteggiamenti censurabili tra i tifosi di calcio.  All’improvviso si scopre che certi personaggi che vanno allo stadio “odiano” l’avversario e la  sua bandiera (ricordate il brano di Edoardo Bennato?), insultano tifosi e giocatori dell’altra  squadra, inneggiano a ideologie cancellate dalla storia e così via. Chi segue il calcio da tanto  tempo SA che soprattutto in Italia ci sono tendenze a vedere lo sport in generale, ed il calcio in  particolare, in termini che poco hanno a che spartire con concetti quali la LEALTA’ o il  RISPETTO. Non è mia intenzione fare pistolotti morali, mi sono solo divertito a fare una sorta  di “decalogo” di un certo tipo di tifoso.  1) Più che inneggiare alla propria squadra si alzano cori contro l’avversario   2) allo stesso modo si preparano magliette e striscioni CONTRO anziché soltanto a favore  dei propri colori   3) se un giocatore dell’altra squadra cade a terra si grida DEVI MORIRE  4) se un giocatore della propria squadra segna di mano, o in modo comunque  palesemente truffaldino non lo si condanna, anzi, si dice che è statoFURBO. Lo steso  dicasi per la figura del cascatore / simulatore: in Italia è FURBO, in Inghilterra viene  fischiato anche dai suoi tifosi (caso emblematico LIMPAR quando passò dalla  Cremonese all’Arsenal)  5) se alla fine del primo tempo vinci 3 o 4 a 0, nel secondo devi frenare e non giocare più  per segnare altri gol, altrimenti stai UMILIANDO l’avversario che te la farà pagare alla  prima occasione, magari picchiando i tuoi giocatori migliori; del pubblico che intanto  osserva uno spettacolo penoso per il quale ha pagato il biglietto non te importa nulla;  ma quello stesso pubblico preferisce così!  6) se chiedi ad un tifoso qual è il miglior derby vinto ti dice “quello su autorete al 90°” (vedi  Negro in Lazio-Roma) e non – come dice Riccardo – Milan-Inter 6-0 con doppietta  iniziale di COMANDINI.  7) se la propria squadra perde di misura, il primo colpevole individuato è sempre  l’ARBITRO, sia singolarmente, sia come elemento pagato dagli avversari, e lo stesso  fallo viene considerato RIGORE se è a proprio favore e NIENTE se avviene nell’altra  area. Mi son sempre chiesto quali sarebbero i commenti dei tifosi se potessero seguire  una partita con maglie e volti “oscurati”, ossia senza sapere qual è la propria squadra!  Sai che divertimento alla fine, una volta svelata la vera identità delle squadre?  8) se un giocatore è odioso, quando gioca con altri lo offendi tutte le volte che ti gioca  contro, ma appena arriva nella tua squadra diventa MITICO ed EROE. Ovviamente  vale anche l’opposto: anni passati ad esaltare un tale e poi, la prima volta che si  presenta da avversario lo insulti  9) se un avversario si comporta in modo scorretto con gesti, parole o peggio è un  BASTARDO che va squalificato per 10 giornate, ma se lo fa un calciatore della tua  squadra è STATO PESANTAMENTE PROVOCATO E NON POTEVA AGIRE  DIVERSAMENTE PERCHE’ LUI HA LE PALLE  10) i tifosi avversari sono sempre cattivi mentre la tua è la tifoseria migliore del mondo e se  qualche volta si comporta male è solo per reazione ai PROVOCATORI NEGRI  FASCISTI COMUNISTI NAZISTI FROCI che cantavano frasi irriguardose nei tuoi  confronti  11)  i BUU contro i giocatori di colore sono RAZZISTI se li fanno gli altri tifosi, ma se li  fanno i tuoi sono diretti ALL’AVVERSARIO IN SE’, A PRESCINDERE DAL COLORE  DELLA SUA PELLE 12) FINALE: l’importante è sempre e comunque il RISULTATO. Meglio soffrire tutto l’anno,  non divertirsi mai, seguire vittorie striminzite o anche RUBATE, vincere 1-0 su autorete  o su rigore inventato, subendo gli attacchi avversari, che … giocare bene, divertendo il  pubblico (!?), giocare in maniera spregiudicata in cui il motto sia FARE UN GOL PIU’  DELL’ AVVERSARIO, anche con il RISCHIO di perdere. E allora morte a Zeman,  Galeone, Sacchi, Spalletti, Glerean, tutti folli e illusi che la gente vada allo stadio per  divertirsi e non per PORTARE A CASA i tre punti IN QUALUNQUE modo. W il Pallone!  RM