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L’Eco di Roccasecca
NORME DEL TIFOSO ITALIANO MEDIO:
Di recente si fa un bel parlare di razzismo ed atteggiamenti censurabili tra i tifosi di calcio.
All’improvviso si scopre che certi personaggi che vanno allo stadio “odiano” l’avversario e la
sua bandiera (ricordate il brano di Edoardo Bennato?), insultano tifosi e giocatori dell’altra
squadra, inneggiano a ideologie cancellate dalla storia e così via. Chi segue il calcio da tanto
tempo SA che soprattutto in Italia ci sono tendenze a vedere lo sport in generale, ed il calcio in
particolare, in termini che poco hanno a che spartire con concetti quali la LEALTA’ o il
RISPETTO. Non è mia intenzione fare pistolotti morali, mi sono solo divertito a fare una sorta
di “decalogo” di un certo tipo di tifoso.
1)
Più che inneggiare alla propria squadra si alzano cori contro l’avversario
2)
allo stesso modo si preparano magliette e striscioni CONTRO anziché soltanto a favore
dei propri colori
3)
se un giocatore dell’altra squadra cade a terra si grida DEVI MORIRE
4)
se un giocatore della propria squadra segna di mano, o in modo comunque
palesemente truffaldino non lo si condanna, anzi, si dice che è statoFURBO. Lo steso
dicasi per la figura del cascatore / simulatore: in Italia è FURBO, in Inghilterra viene
fischiato anche dai suoi tifosi (caso emblematico LIMPAR quando passò dalla
Cremonese all’Arsenal)
5)
se alla fine del primo tempo vinci 3 o 4 a 0, nel secondo devi frenare e non giocare più
per segnare altri gol, altrimenti stai UMILIANDO l’avversario che te la farà pagare alla
prima occasione, magari picchiando i tuoi giocatori migliori; del pubblico che intanto
osserva uno spettacolo penoso per il quale ha pagato il biglietto non te importa nulla;
ma quello stesso pubblico preferisce così!
6)
se chiedi ad un tifoso qual è il miglior derby vinto ti dice “quello su autorete al 90°” (vedi
Negro in Lazio-Roma) e non – come dice Riccardo – Milan-Inter 6-0 con doppietta
iniziale di COMANDINI.
7)
se la propria squadra perde di misura, il primo colpevole individuato è sempre
l’ARBITRO, sia singolarmente, sia come elemento pagato dagli avversari, e lo stesso
fallo viene considerato RIGORE se è a proprio favore e NIENTE se avviene nell’altra
area. Mi son sempre chiesto quali sarebbero i commenti dei tifosi se potessero seguire
una partita con maglie e volti “oscurati”, ossia senza sapere qual è la propria squadra!
Sai che divertimento alla fine, una volta svelata la vera identità delle squadre?
8)
se un giocatore è odioso, quando gioca con altri lo offendi tutte le volte che ti gioca
contro, ma appena arriva nella tua squadra diventa MITICO ed EROE. Ovviamente
vale anche l’opposto: anni passati ad esaltare un tale e poi, la prima volta che si
presenta da avversario lo insulti
9)
se un avversario si comporta in modo scorretto con gesti, parole o peggio è un
BASTARDO che va squalificato per 10 giornate, ma se lo fa un calciatore della tua
squadra è STATO PESANTAMENTE PROVOCATO E NON POTEVA AGIRE
DIVERSAMENTE PERCHE’ LUI HA LE PALLE
10)
i tifosi avversari sono sempre cattivi mentre la tua è la tifoseria migliore del mondo e se
qualche volta si comporta male è solo per reazione ai PROVOCATORI NEGRI
FASCISTI COMUNISTI NAZISTI FROCI che cantavano frasi irriguardose nei tuoi
confronti
11)
i BUU contro i giocatori di colore sono RAZZISTI se li fanno gli altri tifosi, ma se li
fanno i tuoi sono diretti ALL’AVVERSARIO IN SE’, A PRESCINDERE DAL COLORE
DELLA SUA PELLE
12)
FINALE: l’importante è sempre e comunque il RISULTATO. Meglio soffrire tutto l’anno,
non divertirsi mai, seguire vittorie striminzite o anche RUBATE, vincere 1-0 su autorete
o su rigore inventato, subendo gli attacchi avversari, che … giocare bene, divertendo il
pubblico (!?), giocare in maniera spregiudicata in cui il motto sia FARE UN GOL PIU’
DELL’ AVVERSARIO, anche con il RISCHIO di perdere. E allora morte a Zeman,
Galeone, Sacchi, Spalletti, Glerean, tutti folli e illusi che la gente vada allo stadio per
divertirsi e non per PORTARE A CASA i tre punti IN QUALUNQUE modo. W il Pallone!
RM