Cose da Eco Lorino, Bertani e la Dellisanti ritrovata   DALL’EVOCAZIONE DI LORINO ALLE ARGOMENTAZIONI DI BERTANI  Alle volte succede.  Magari passa del tempo, ma alla fine l’Eco di Roccasecca riesce a completare certi discorsi. Erano i primi mesi del 2002 quando pubblicammo un interessante articolo che nasceva fondamentalmente da un vago ricordo del buon Vincenzo, che accennava ad una canzone ascoltata a metà anni ’70, e procedeva con un intervento del professor Alessandro Bertani da Monfalcone, illustre conoscitore di varia umanità. L’articolo, pubblicato sull’Eco n. 38 si intitolava “Ci si chiede: dov’è finita Antonella Delli Santi?”. A chi volesse rileggerlo per intero suggeriamo di collegarsi al link relativo  http://www.ciociari.com/Eco38/delli_santi.htm  mentre in questa sede ci limitiamo ad uno stringato sunto, tanto per rinfrescare la memoria ai nostri lettori, prima di mettere sul piatto le novità acquisite. Torniamo dunque per un attimo all’inizio del 2002. Si parlava di Storia della musica in generale e c’erano stati alcuni scambi di mail tra me ed Alessandro Bertani; in uno dei miei messaggi avevo preso spunto da una citazione musicale del Lorino (del gennaio di quello stesso anno, ndr) per evocare quei cantanti persi nella memoria, o che erano stati legati ad una sola canzone. Scrivevo: “Era una fredda serata invernale ed eravamo seduti al Dickens Pub in località Piedimonte San Germano, addentando famelicamente robusti panini ben scaldati, innaffiati con birra a fiumi, discettando dei massimi sistemi filosofici, quando Vincenzo, chissà come e chissà perché, ricordava che nell'inverno del 1974 o giù di lì, era rimasto colpito da un brano di tale Antonella Delli Santi che faceva più o meno così:   "Finisce tutto, finisce la gioventù Addio Iron Butterfly Addio Leonard Cohen"   Un brano non esattamente epocale, in cui la giovane interprete esprimeva efficacemente, con pochi ma essenziali tratti, il rapporto apertissimo tra la musica leggera italiana, il rock d'autore e il significato stesso delle nostre povere e misere vite. Ovviamente la risposta di Alessandro Bertani non si faceva attendere. Stimolato da cotanta citazione, si affrettava a scrivere:  “Assolutamente indimenticabile e purtuttavia trascura-ta la Delli Santi. Vede, caro Professore, quanto è ingrata la vita ?!?!? Sensibilissima nella sua mestizia, Antonella Delli Santi dovrebbe essere ricompensata con cerimonie, monumenti ed il conferimento del "CD di marmo" in riparazione dell'ingiusto oblio comminatole dalla insipienza dei contemporanei. Vede carissimo Professore, la promozione sotto il patrocinio della Presidenza del Consiglio (anche Lui/Egli, mai dimenticato cantante pomicione di scuola lombarda. Berlusconi, ndr) di tesi di laurea sulla storia del rock degli incompresi e alcuni seminari internazionali organizzati e patrocinati da Claudio Della Porta (il solo che, in casi così delicati potrebbe fare qualche cosa di "giusto") sull'opera della Delli Santi, potrebbero restituire una briciola del dovuto ad Antonella. Un carissimo saluto Alessandro Bertani  L’articolo sulla Delli Santi si concludeva con questa profetica riflessione: Pensiamo che questo scambio di idee possa costituire la base per ulteriori commenti ed interventi sull’argomento, che ansiosi aspettiamo. Magari con qualche notizia più recente sulla Delli Santi …   Per qualche tempo abbiamo cercato sulle Enciclopedie della Musica e su internet altri commenti ed informazioni, ma non trovammo nulla, poi presi da altre urgenze lasciammo cadere l’argomento, fino allo scorso novembre quando il Direttore, scartabellando tra le “questioni in sospeso” ha ritrovato l’incartamento e si è messo di nuovo in moto, ottenendo questa volta notevoli risultati, che passiamo a raccontare.  LA DELLISANTI RITROVATA In realtà la ragazza si chiamava Anastasia e non Antonella. Evidentemente Vincenzo era stato talmente rapito dalla canzone che non aveva prestato molta attenzione all’insolito nome di battesimo della giovane cantante. Il cognome Dellisanti è giusto, anche se va scritto tutto attaccato. Fu una delle tante cantanti di “un solo disco”, inciso per la IT (distribuita dalla RCA) in occasione della manifestazione canora DISCO PER L’ESTATE del 1974. Il lato A era la canzone citata da Vincenzo, intitolata UN’IMMAGINE DI NOI, musica di Pietro Aloise ed Elisio Salvatelli, parole di Giancarlo Guardabassi (alcune fonti citano solo l’accoppiata Aloise/Salvatelli, ignorando il più noto Guardabassi). Sul lato B un brano con testo e musica di P. Aloise, LA PAROLA MAI, che qualcuno  su un forum ha definito “Una condanna della drasticità di cui siamo spesso succubi” .  E siamo giunti alla chicca finale, ovvero al testo completo della canzone ed alla fotografia della copertina originale del prezioso 45 giri. Scorrendo le parole si può facilmente verificare che la memoria di Vincenzo è veramente notevole!  UN' IMMAGINE DI NOISentendo gli Iron Butterflyi Doors, i Cream e i Pink Floydsognavamo noi, sognavamo noiSentendo Dylan e Joan BaezJoe Cocker, Stevens, Leonard Cohensognavamo noi, sognavamo noiE sulla musica undergroundinventavamo nelle noteun’immagine di noi chenon c’era e non c’è, no non c’era e non c’èE resta fermo sempre piùil mondo che non cambia maima cambiavo io, ma cambiavi tuE finiva l’undergrounde finivano gli eroiin cui credevamo noiJimi e Janis addio, muore un sogno con voiAddio agli Iron Butterflyai Doors, ai Cream, ai Pink FloydAddio addio, per sempre addioE finiva l’undergrounde finivano gli eroiin cui credevamo noiJimi e Janis addio, muore un sogno con voi Per chi volesse ascoltarla, ecco i link di youtube: http://www.youtube.com/watch?v=kBPLIxaZCDg https://www.youtube.com/watch?v=_MexjV4kLCI E con le liriche del brano della ritrovata Dellisanti vi salutiamo, lieti di aver messo la parola fine su quell’articolo iniziato quasi 13 anni fa e finalmente concluso. Buon ascolto.  Il Direttore
La mitica copertina del disco
Il Direttore
Il bel Lorino
Alessandro Bertani
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