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L’Eco di Roccasecca
Anno 20, n. 98                                            Dicembre 2015
Rocco Tanzilli
CESARE TANZILLI  (mio padre)  Cesare Tanzilli, un uomo che va ricordato per quello che ha lasciato nella zona di Roccasecca, Castrocielo e Pontecorvo con la sua musica. Credo di fare cosa gradita non solo ai parenti stretti, ma a tutti i miei compaesani, raccontando in breve la sua storia. Parlare della sua vita vuol dire muoversi negli anni che vanno dal 1906 al 1980 date della nascita e della morte. Da giovane fu studente ed era cosa rara a quei tempi avere in casa uno studente. Nato e cresciuto in campagna ,con sacrifici non indifferente ,prese il diploma di computista commerciale a Frosinone. Quando cercò di inserirsi nel mondo del lavoro trovò molte difficoltà non essendosi iscritto al partito fascista. Così la sua domanda alle Ferrovie dello stato non fu presa in considerazione, mentre quella all’arma dei Carabinieri per  frequentare il corso ufficiali fu scartata per carenza di torace. Non vedendo una via d’uscita, avendo tre fratelli in Francia, decise di raggiungerli e partì. Nel frattempo si sposò con Cesarina Mancini dalla quale ebbe due figli, prima Alberto nato in Francia, e poi il sottoscritto, Rocco, nato a Castrocielo. In Francia fece progressi nel lavoro, con posizione di responsabilità in una importante industria tessile di Lione. Iniziò a tarda età a studiare musica diventando in poco tempo un virtuoso violinista, grazie a quello che indubbiamente possiamo considerare un dono di naturale. Con il suo violino in compagnia di altri musicisti crearono un’orchestrina di successo. Tutto sembrava andar bene finché un bel giorno Mussolini dichiarò guerra alla Francia (precedentemente sull’Eco ho accennato questi eventi). Noi Italiani, nemici della Francia, non eravamo più ben visti e preferimmo aderire al rimpatrio in Italia. E così Cesare nel 1941 ritornò nella campagna di Castrocielo e precisamente a via Latina ai confini di Roccasecca.  Molto presto si sparsa la voce di Cesare con la sua musica e il suo violino. Tutti i vicini, i parenti e anche i fuori zona venivano ad ascoltare le sue dolci note. Nella zona quasi nessuno conosceva la musica o sapeva suonare qualche strumento e allora alcuni iniziarono a chiedere se fosse possibile studiare musica con lui. Fu l’inizio di apprendimenti di musica e strumenti musicali nella zona.. Alunni di Castrocielo, Roccasecca e Pontecorvo ,venivano da Cesare ad apprendere a suonare. Posso affermare che chi ha portato una ventata di musica nella zona, chi ne è stato il promotore è indubbiamente Cesare, mio padre e tutti ancora oggi lo ricordano con tanta ammirazione.  Chi lascia delle tracce in questo mondo non va dimenticato e Cesare con la sua musica va ricordato per quello che era.   Rocco Tanzilli.
nell’immagine: Cesare Tanzilli con il suo violino                         ritratto dal figlio Rocco