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Qualche giorno fa mi sono imbattuto in un vecchio filmato di Sanremo 1971, il brano di Sergio Endrigo, Una Storia, nell’interpretazione dei New Trolls. Non ricordavo minimamente questa curiosa accoppiata tra un cantautore molto tradizionale che già allora sembrava più vecchio di quello che era e un gruppo di “capelloni” con pantaloni stretti e svasati in basso, passati dal primo beat psichedelico a quel Progressive Italiano di cui rimarranno tra i migliori interpreti, soprattutto grazie all’album Concerto Grosso, proprio del 1971. La canzone, bella nella versione originale del cantautore di Pola, acquista un fascino particolare con il sound tipico dei New Trolls di allora, sia musicalmente che nell’impasto vocale. Inutile dire che la canzone, pur superando il primo turno, finì tredicesima su quattoridici, con soli 30 voti all’attivo, superando solo Il sorriso il paradiso di Sergio Menegale (!?) in coppia con I Wallace Collection. Neanche in finale era giunta un’altra bellissima canzone, Non dimenticarti di me, nella doppia interpretazione dei Nomadi e di Mal dei Primitives accompagnato per l’occasione anche da due esponenti della PFM! La vittoria arrise alla più tradizionale Il cuore è uno zingaro con i rassicuranti volti di Nicola Di Bari e di Nada con ben 357 voti, che si imposero sulla ancor più tranquilla e popolare Che sarà dei Ricchi e Poveri / Josè Feliciano. Una Storia, dunque, come quella che stiamo portando avanti insieme da oltre 20 anni con il nostro amato Eco di Roccasecca. Dal 1996 sono cambiate molte cose, alcuni collaboratori hanno smesso di scrivere, per le più svariate ragioni, altri si sono aggiunti, la pubblicazione è rimasta altamente aleatoria, confermandosi nella sua miglior tradizione di uscire non quando tutti se l’aspettano, ma “quando può”. Ce n’è voluto di tempo tra il numero 98 e questo 99, quasi 8 mesi, e la cosa ha fatto anche inquietare il Direttore, perché proprio sul rettilineo che porta al fatidico numero Cento, sembra che l’interesse si sia affievolito invece di avanzare velocemente. Arrivare di corsa al 100 sarebbe stato troppo banale? Consoliamoci così, continuiamo ad accettare l’Eco per quello che è e lasciamo al Direttore le sue paturnie, tanto a noi che ce ne importa? Come immagine di questa copertina abbiamo scelto la solida mucca scozzese, razza Highlander, per due motivi. Il primo è che la foto è opera del caro Roberto Matassa che ultimamente non può scrivere molto, ma che vogliamo omaggiare su questo 99, il secondo è che l’Eco sopravvive a tutto, proprio come un Highlander!     Il Direttore
L’Eco di Roccasecca
Anno 20, n. 99                                            Luggio 2016